Apple prepara una profonda trasformazione della propria lineup hardware per il triennio 2025-2027, ridisegnando il ciclo di rilascio dei prodotti, diversificando la produzione e introducendo una nuova generazione di chip a 2 nanometri. Tra le principali novità spiccano il foldable di seconda generazione, il debutto dei chip A20 e A20 Pro, la ristrutturazione industriale con spostamento delle catene produttive in Vietnam e la realizzazione di un MacBook economico pensato per contrastare il dominio Chromebook.
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Vision Pro e il nuovo Developer Strap
Apple aggiorna Vision Pro con l’introduzione del Developer Strap di seconda generazione, un accessorio che migliora radicalmente la velocità di trasferimento dati portandola a 20 Gbps via USB-C, contro i soli 480 Mbps del modello precedente.

Il nuovo strap mantiene il design originale e la stessa esperienza audio, ma è destinato esclusivamente agli sviluppatori registrati nell’Apple Developer Program, con un prezzo di 299 euro e disponibilità immediata nei Paesi in cui Vision Pro è già in commercio. La versione aggiornata di Vision Pro, dotata di chip M5 e Dual Knit Headband, segna anche un cambio geografico cruciale nella produzione: dopo la prima generazione prodotta in Cina da Luxshare, l’assemblaggio viene ora trasferito in Vietnam, dove Apple sta consolidando una rete industriale autonoma che comprende dispositivi smart home, display, telecamere indoor e robot tabletop. L’azienda punta così a ridurre la dipendenza dalla Cina, ottimizzando costi e resilienza geopolitica.
Taglio alla produzione di iPhone Air
Le vendite deboli spingono Apple a ridurre drasticamente la produzione di iPhone Air, con forniture destinate a calare dell’80% entro il primo trimestre 2026. Secondo Ming-Chi Kuo e Mizuho Securities, la domanda è stata inferiore alle aspettative: l’interesse iniziale si è esaurito rapidamente e i modelli iPhone 17 e 17 Pro hanno assorbito la fascia premium. Le motivazioni principali risiedono nel form factor ultrasottile da 5,6 mm, che ha imposto compromessi sulle prestazioni e sulla capacità batteria, spingendo i consumatori a preferire modelli più equilibrati.

La decisione ricorda i precedenti insuccessi di iPhone mini e iPhone Plus, e conferma la volontà di Apple di ricalibrare la gamma per mantenere la redditività senza saturare il mercato. Il segmento foldable diventa quindi il nuovo vettore di crescita: il primo iPhone pieghevole arriverà nel 2026, con proiezioni di mercato che indicano un aumento del 68% delle vendite foldable negli USA entro il 2025, trainato da Samsung ma con Apple pronta a conquistare la seconda posizione già nel 2026.
Rivoluzione produttiva e spostamento in Vietnam

Il trasferimento della produzione di Vision Pro M5 in Vietnam rappresenta solo una parte di un piano più ampio. Apple ha avviato un riequilibrio globale delle supply chain, distribuendo la manifattura dei propri dispositivi: iPhone 17 per il mercato USA vengono prodotti in India, mentre AirPods, iPad, Apple Watch e HomePods sono già assemblati in Vietnam, e i Mac in Thailandia e Malesia. In parallelo, Apple ha inaugurato a Houston la fabbrica destinata alla produzione dei server AI per il Private Cloud Compute, contribuendo a rafforzare l’innovazione industriale statunitense. L’investimento complessivo da 600 miliardi di euro copre silicio, R&D e infrastrutture, con l’obiettivo di consolidare la sovranità produttiva e l’efficienza della catena logistica.
Piani di naming e ciclo biannuale degli iPhone
Per la prima volta nella sua storia, Apple prevede di saltare il nome iPhone 19 e passare direttamente a iPhone 20 nel 2027, celebrando così il ventesimo anniversario del dispositivo che ha ridefinito la telefonia mobile. Secondo Omdia e ETNews, la compagnia adotterà un ciclo di lanci biannuale per stabilizzare le vendite: nel primo semestre del 2027 arriveranno iPhone 18e e iPhone 18, mentre nella seconda metà dell’anno saranno presentati iPhone Air 2, iPhone 20 Pro, iPhone 20 Pro Max e il foldable di seconda generazione. Questa strategia mira a distribuire le vendite su tutto l’anno, evitando la concentrazione nel quarto trimestre e compensando eventuali cali stagionali. La mossa ricorda il passaggio da iPhone 8 a iPhone X nel 2017, quando Apple saltò il numero 9 per segnare un cambio di era tecnologica.
Chip A20 e A20 Pro: il balzo ai 2 nanometri

Sul fronte tecnico, Apple sta completando lo sviluppo dei chip A20 e A20 Pro prodotti da TSMC con processo a 2 nanometri, capaci di offrire un miglioramento del 40% nelle prestazioni complessive e un significativo incremento dell’efficienza energetica. L’A20 sarà destinato ai modelli standard di iPhone 18, mentre l’A20 Pro alimenterà le varianti Pro, Pro Max e il foldable. Una delle principali innovazioni risiede nell’integrazione della RAM direttamente sul wafer, una soluzione che riduce l’ingombro e ottimizza la dissipazione termica. Questi chip rappresentano il punto di convergenza tra l’architettura mobile e la potenza dei processori M-series, pur mantenendo un’identità distinta: per i MacBook economici in arrivo, Apple utilizzerà infatti un A18 Pro derivato da iPhone 16 Pro, invece dei più costosi chip M.
MacBook economico per competere con i Chromebook
L’arrivo di un MacBook da 13 pollici entry-level, previsto tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, segna l’ingresso di Apple in una fascia di prezzo compresa tra 599 e 699 euro, con l’obiettivo di contrastare il mercato educativo dominato dai Chromebook. Il dispositivo, alimentato dal chip A18 Pro, offrirà prestazioni simili a un M1 in CPU multi-core ma superiori nella grafica, con un design ultrasottile e colori vivaci. Sarà il primo portatile Apple a rinunciare al supporto Thunderbolt in favore di porte USB-C standard, scelta che riduce i costi e semplifica la produzione. Con 8 GB di RAM e architettura unificata, il nuovo MacBook promette efficienza energetica elevata e un prezzo competitivo, posizionandosi come il successore spirituale dei MacBook Air M1 nelle vendite di massa.
Impatto del pieghevole sul mercato USA
L’introduzione dell’iPhone foldable nel 2026 rappresenta la scommessa più audace della casa di Cupertino. Secondo Counterpoint Research, il segmento foldable crescerà del 68% nel 2025 e di un ulteriore 51% nel 2026, spinto dal successo dei modelli Samsung Fan Edition e TriFold. Apple punta a sfruttare la fedeltà del proprio ecosistema per ottenere rapidamente quote di mercato, diventando seconda solo a Samsung negli Stati Uniti entro la fine del 2026 e superando Motorola. L’obiettivo è presidiare il segmento premium con un prodotto capace di unire design, potenza e continuità d’uso tra iOS e macOS. Con la nuova strategia industriale, Apple si prepara a ridisegnare la propria architettura di prodotto e produzione. Dalla manifattura vietnamita ai chip a 2 nm, dal MacBook economico al foldable, ogni scelta riflette una visione mirata a diversificare, ottimizzare e anticipare i trend del mercato globale. L’azienda non si limita più a inseguire l’innovazione: ne ridefinisce i tempi e la distribuzione, bilanciando tecnologia, sostenibilità e resilienza produttiva in un ecosistema sempre più interconnesso.