Google AI ridefinisce il concetto di creatività digitale con l’introduzione di vibe coding in Google AI Studio e una nuova ondata di tool ispirati ad Halloween basati sui modelli Gemini Nano, Banana e Veo. L’azienda trasforma la programmazione in un processo intuitivo e conversazionale, in cui un semplice prompt diventa un’app AI multimodale pienamente funzionante. Parallelamente, le nuove funzioni creative offrono agli utenti la possibilità di generare immagini, video e visual interattivi a tema spooky, portando l’AI generativa direttamente nel mondo del design e dell’intrattenimento.
Cosa leggere
Vibe coding rivoluziona Google AI Studio

La novità più significativa è il vibe coding, una modalità che consente di passare da idea a prototipo funzionante in pochi minuti, eliminando la necessità di API manuali o complessi SDK. In Google AI Studio, basta descrivere l’app desiderata — ad esempio uno specchio magico che trasforma selfie in creature fantastiche — e il sistema collega automaticamente modelli, API e risorse necessarie. Il risultato è un ambiente di sviluppo “effortless”, dove Gemini comprende il contesto e gestisce connessioni e logica di back-end senza richiedere interventi tecnici.

Il flusso creativo viene accompagnato da elementi interattivi: il pulsante “I’m Feeling Lucky” genera idee e prototipi casuali per ispirare gli utenti, mentre la nuova galleria di app mostra esempi visuali pronti da remixare. Ogni progetto è accompagnato da codice di partenza, anteprime in tempo reale e un’interfaccia di annotazione visiva che consente di modificare elementi con un linguaggio naturale — come “rendi questo pulsante blu” o “anima questa immagine da sinistra”. Questa modalità di dialogo visivo mantiene il flusso creativo senza interrompere la concentrazione.

Gemini AI Studio integra inoltre la possibilità di usare chiavi API personali per proseguire il lavoro quando le quote gratuite si esauriscono, garantendo continuità. Tutto ciò consente a designer, creativi e sviluppatori di costruire app AI multimodali in pochi minuti, da strumenti di editing immagini a generatori di video da script con Veo, fino ad assistenti di scrittura che verificano le fonti tramite Google Search.
Strumenti AI per immagini spooky di Halloween
In vista di Halloween, Google trasforma Gemini Nano e Banana in strumenti di creazione visiva spettacolari. Gli utenti possono chiedere di trasformare selfie in ritratti ghostly, creare poster di film horror con sé stessi o generare inviti digitali creepy. Il prompt “Transforma questa persona in semi-skeletal spectral translucent Victorian ghost, ultra-realistic black and white Daguerreotype” produce risultati da fotografia d’epoca, mentre un comando più cinematografico come “crea un poster horror Y2K con un fantasma dietro di me in camera da letto” genera un’immagine in stile film vintage.

Le capacità di Nano Banana si estendono alla creazione di storie illustrate grazie a Gemini Storybook, che costruisce narrazioni a partire dalle immagini prodotte. Ad esempio, partendo da un prompt come “trasforma il mio gatto Sunny in un mago cartoon”, l’utente ottiene un’immagine che può poi diventare protagonista di un racconto visivo generato automaticamente. In Google Photos, la funzione Remix introduce la nuova opzione Halloween Remix, con stili grafici Claymation, Pixel Art e Ukiyo-e, perfetti per trasformare fotografie ordinarie in opere a tema autunnale. Gli utenti Android negli Stati Uniti possono richiedere direttamente modifiche “festive o spooky” toccando Help me edit nell’editor fotografico. Mixboard AI, esperimento di Google Labs, consente invece di visualizzare idee per costumi di Halloween, generando collage di outfit originali per persone e animali domestici. Un prompt come “Dress my dog in different costumes for Halloween” restituisce un mosaico di immagini di un cane in dieci travestimenti diversi, dal leone al supereroe.
Creazione video con Veo 3.1
La versione aggiornata Veo 3.1, modello di generazione video di ultima generazione, migliora l’aderenza ai prompt e introduce audio realistico, maggiore controllo narrativo e qualità visiva superiore. Gli utenti possono partire da un’immagine o da un prompt testuale per creare mini animazioni spooky o greeting autunnali. Un esempio di prompt: “Crea un video di due cani che fanno trick-or-treating in un quartiere pieno di zucche e foglie cadenti, con la scritta ‘Happy Halloween!’ alla fine”. Il risultato è un breve filmato illustrato, in stile disegnato, perfetto per essere condiviso su social o riprodotto durante le feste. Gemini Canvas, invece, permette di trasformare immagini in app interattive: un utente può richiedere “crea un’app che trasforma il mio selfie in un jack-o’-lantern e mi fornisce il design da intagliare”, ottenendo un template grafico per la propria zucca di Halloween.
Un nuovo paradigma creativo
Con vibe coding, Google segna un cambio di paradigma nella creazione di app e contenuti AI: dall’ideazione all’iterazione, ogni fase diventa più fluida, visiva e accessibile. Gli aggiornamenti uniscono le capacità di Gemini, Veo, Nano e Banana in un ecosistema coerente che abbassa drasticamente le barriere tra immaginazione e realizzazione. Halloween diventa così un terreno di sperimentazione per queste tecnologie, offrendo un assaggio di come l’AI possa amplificare la creatività quotidiana, unendo interfacce intuitive, automazione intelligente e personalizzazione artistica.