Apple verso bottoni solid-state iPhone 18 e design anniversario con ricavi record dai servizi

di Redazione
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Apple prepara una nuova fase evolutiva per la linea iPhone e il proprio ecosistema digitale, con innovazioni hardware, successi legali e risultati finanziari da record. L’azienda di Cupertino semplifica il bottone Camera Control sull’iPhone 18, lavora ai bottoni solid-state per l’iPhone del ventennale e registra ricavi senza precedenti nei servizi digitali, confermando la sua strategia di crescita oltre l’hardware.

Rumors sull’iPhone 18

Le anticipazioni sul nuovo iPhone 18 rivelano un approccio più pragmatico e orientato alla riduzione dei costi di produzione. Apple intende semplificare il bottone Camera Control, eliminando lo strato capacitivo e mantenendo solo sensori di pressione ad alta sensibilità, capaci di distinguere tocchi, pressioni prolungate e scorrimenti. Questa scelta, oltre a ridurre i costi di riparazione, preserva l’esperienza d’uso intuitiva e precisa che caratterizza i dispositivi Apple.

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Il nuovo sistema sfrutta ceramica piezoelettrica per fornire un feedback aptico localizzato, migliorando la risposta tattile e avvicinando l’utente alla sensazione di un bottone fisico. I prototipi attuali mostrano prestazioni affidabili, con Apple pronta al lancio entro settembre 2026. L’azienda prevede versioni Air, Pro e Pro Max, continuando a differenziare la gamma senza rinunciare alla coerenza del design.

Novità per l’iPhone del 20° anniversario

Nel 2027, per celebrare i vent’anni dal primo iPhone, Apple introdurrà una generazione completamente nuova con bottoni solid-state, eliminando ogni elemento meccanico. Il progetto, nome in codice Bongo, prevede la sostituzione dei tasti fisici con superfici sensibili che simulano la pressione attraverso micro-vibrazioni aptiche. L’obiettivo è creare un dispositivo monolitico e resistente, con cornici curve, struttura in vetro unico e display OLED COE senza bordi visibili.

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Il modello anniversario — che potrebbe chiamarsi iPhone 20 o iPhone XX — offrirà un design completamente borderless, un Face ID integrato sotto lo schermo, pannelli OLED più luminosi e sottili, e un chip A21 a 2 nanometri con modem Apple proprietario. Il sensore fotografico Fusion aggiornato garantirà una gamma dinamica di 20 stop, mentre il display adotterà uno strato di diffusione a forma di cratere per mantenere uniformità luminosa anche sulle curvature. Apple punta così a un dispositivo simbolo: un iPhone senza interruzioni, in grado di fondere estetica, efficienza e intelligenza artificiale on-device, segnando un nuovo standard per la decade successiva.

Vittoria legale per l’App Store

Sul fronte giudiziario, Apple ottiene una vittoria significativa nella causa antitrust avviata nel 2011 contro l’App Store. Il giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha decertificato l’azione collettiva, stabilendo che i querelanti non hanno dimostrato un danno economico collettivo e che i metodi utilizzati dall’esperto incaricato non erano scientificamente affidabili. Questa decisione riduce drasticamente i rischi legali per Apple, che continua a difendere il modello chiuso dell’App Store come garanzia di sicurezza e tutela per gli utenti. L’azienda dichiara soddisfazione per il verdetto e ribadisce l’impegno nel mantenere standard elevati di protezione, trasparenza e qualità. I ricorrenti potranno presentare cause individuali, ma la dimensione collettiva del procedimento è archiviata. La decisione consolida la posizione di Apple nel contesto regolatorio globale, soprattutto alla luce delle pressioni europee e statunitensi per una maggiore apertura delle piattaforme digitali.

Ricavi dei servizi a livelli record

Sul piano finanziario, Apple raggiunge risultati straordinari: la divisione Servizi supera i 91,7 miliardi di euro annui, con una crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Secondo le stime di mercato, il segmento potrebbe arrivare a 99,6 miliardi di euro entro la fine dell’anno fiscale e rappresentare fino al 30% dei ricavi totali entro il 2030. I servizi — tra cui App Store, iCloud, Apple Music, Apple Pay e Apple TV+ — generano ormai oltre la metà dei profitti operativi del gruppo. L’accordo con Google, che garantisce a Apple miliardi di euro per mantenere il motore di ricerca predefinito su Safari, continua a essere una delle fonti più redditizie. L’azienda amplia anche la presenza nei contenuti e nell’intrattenimento, con un investimento di oltre 640 milioni di euro per i diritti della Formula 1 negli Stati Uniti, integrando lo sport live nell’offerta Apple TV+. Parallelamente, rafforza il settore del gaming con nuovi titoli su Apple Arcade e amplia i servizi cloud in chiave AI, preparando un futuro in cui hardware e software si fondono in un ecosistema fluido e centralizzato. Il successo dei servizi compensa la stagnazione delle vendite hardware e garantisce margini elevati nonostante le sfide normative e le indagini antitrust in corso. Gli analisti prevedono che i ricavi complessivi del 2025 toccheranno i 380,5 miliardi di euro, confermando la solidità del modello Apple basato su integrazione verticale, innovazione incrementale e fidelizzazione degli utenti.