Firefox con risultati diretti nella barra di ricerca e Brave ottiene certificazione SOC 2 per API

di Redazione
0 commenti

Mozilla e Brave consolidano il proprio impegno per un web più indipendente, privato e verificabile. Durante l’autunno 2025, entrambe le aziende hanno presentato innovazioni che ridefiniscono il rapporto tra utente, browser e motori di ricerca: Firefox introduce suggerimenti di ricerca diretti nella barra degli indirizzi, mentre Brave ottiene la prestigiosa attestazione SOC 2 Type II per la sua API di ricerca. Due mosse distinte ma complementari, unite da un principio comune: garantire sicurezza, trasparenza e controllo degli utenti sui propri dati.

Evoluzione dei suggerimenti di ricerca in Firefox

Mozilla sta sperimentando una funzione che mostra risultati immediati nella barra degli indirizzi durante la digitazione, eliminando la necessità di passare per la pagina dei risultati. Il progetto, testato inizialmente negli Stati Uniti, permette di ricevere risposte contestuali in tempo reale, come lo stato di un volo, l’orario di un negozio o il sito più pertinente, senza mai lasciare l’interfaccia del browser.

image 853
Firefox con risultati diretti nella barra di ricerca e Brave ottiene certificazione SOC 2 per API 10

Ad esempio, digitando “AC 8170”, Firefox visualizza direttamente lo stato del volo Air Canada, con partenza, arrivo e aggiornamenti in tempo reale. Oppure, scrivendo “MDN”, la barra propone Mozilla Developer Network con link diretti e sottotitoli utili. Per ricerche locali come “bike repair Boston”, vengono mostrati i negozi più vicini, con indirizzo e valutazioni.

image 854
Firefox con risultati diretti nella barra di ricerca e Brave ottiene certificazione SOC 2 per API 11

Questa evoluzione dei suggerimenti intelligenti riflette la visione di Mozilla: rendere Firefox indipendente dai motori di ricerca centralizzati, restituendo all’utente controllo e rapidità. I risultati diretti vengono forniti solo quando l’algoritmo raggiunge un alto livello di confidenza e sono sempre filtrati da un’infrastruttura che tutela la privacy.

Tecnologia Oblivious HTTP e privacy avanzata

Per proteggere la riservatezza delle query, Firefox utilizza il protocollo Oblivious HTTP, sviluppato da Mozilla in collaborazione con Fastly. Il sistema crittografa le richieste in modo che nessun soggetto possa collegare l’identità dell’utente al contenuto della ricerca.

image 855
Firefox con risultati diretti nella barra di ricerca e Brave ottiene certificazione SOC 2 per API 12

Il flusso funziona così: Firefox invia una richiesta cifrata al relay Fastly, che conosce solo l’indirizzo IP ma non il testo della query; Mozilla, invece, riceve la richiesta decrittata ma senza sapere da chi proviene. Questa separazione strutturale impedisce la profilazione, anche accidentale, degli utenti.

image 856
Firefox con risultati diretti nella barra di ricerca e Brave ottiene certificazione SOC 2 per API 13

Mozilla applica inoltre politiche rigorose: i risultati sponsorizzati vengono mostrati solo se pertinenti e anonimi, senza tracciamento o dati condivisi con terze parti. In questo modo la funzione, pur supportata da sponsor, mantiene una totale indipendenza commerciale e tecnica.

Significato della certificazione SOC 2 Type II per Brave

Parallelamente, Brave ha completato con successo un audit indipendente SOC 2 Type II per la sua Search API, che fornisce dati di ricerca a sviluppatori e partner AI basandosi su un indice completamente indipendente. La certificazione, rilasciata dopo tre mesi di osservazione da Prescient Security, attesta la conformità ai cinque principi del Trust Services Criteria: sicurezza, disponibilità, integrità, confidenzialità e privacy. L’audit ha verificato le pratiche operative reali di Brave — gestione degli accessi, risposta agli incidenti, monitoraggio delle infrastrutture e valutazione dei rischi — senza richiedere modifiche ai processi esistenti. In preparazione, la società ha sottoposto la rete e la piattaforma a test di penetrazione esterni condotti da Secure Network, che hanno individuato un’unica vulnerabilità minore, immediatamente risolta. Per Brave, questa attestazione rappresenta una conferma formale della trasparenza e della robustezza dei propri controlli interni, fornendo alle aziende clienti e agli sviluppatori una base verificata per l’integrazione della sua API nei flussi produttivi. Il report finale, disponibile nel Trust Center Brave sotto NDA, certifica che il motore rispetta i più alti standard di gestione dei dati e di continuità del servizio.

Implicazioni per privacy, sicurezza e indipendenza del web

Le mosse di Mozilla e Brave, pur diverse, convergono verso la stessa direzione strategica: ridurre la dipendenza dagli intermediari e rafforzare l’autonomia del web aperto. Firefox innova l’esperienza utente, consentendo un accesso immediato e protetto alle informazioni, mentre Brave consolida la fiducia delle aziende con un sistema di auditing riconosciuto a livello internazionale. Entrambe adottano un approccio di privacy-by-design: Mozilla evita di collegare indirizzi IP e query, Brave si sottopone a verifiche periodiche dei propri controlli. Entrambe rifiutano la profilazione commerciale come modello di business e si impegnano in una trasparenza documentata. Le implicazioni sono ampie: gli utenti beneficiano di navigazione più veloce, sicura e anonima, gli sviluppatori di API affidabili per applicazioni basate su dati web, e l’ecosistema open web vede riaffermato il valore dell’indipendenza tecnica e della verifica pubblica.

Progressi in indipendenza e compliance

Firefox rappresenta l’esempio di innovazione orientata all’utente, in cui la privacy non è un ostacolo ma un pilastro funzionale. Brave, con la certificazione SOC 2, diventa uno dei pochi motori di ricerca indipendenti al mondo a offrire garanzie di conformità enterprise, semplificando la due diligence per partner AI e aziende data-driven. Queste evoluzioni segnano un punto di convergenza tra usabilità, sicurezza e compliance, mostrando che un web più privato può anche essere più veloce e più efficiente. Mozilla e Brave, pur seguendo percorsi diversi, contribuiscono entrambe a livellare il campo per i siti e i servizi indipendenti, dimostrando che la libertà digitale passa dalla trasparenza tecnologica e dalla responsabilità verificabile.