Apple estende il programma di riparazioni self-service alla gamma iPhone 17, introducendo nuovi componenti e strumenti disponibili in Europa e Nord America, mentre emergono critiche sulla riparabilità dell’iPad Pro M5 e segnalazioni di rumori statici negli AirPods Pro 3. Parallelamente, l’azienda aggiorna le regole per sviluppatori App Store, prepara un nuovo ciclo di rilascio per iPhone 18 Pro e affronta una causa legale legata agli AirPods di prima generazione. Le iniziative riflettono l’intento di Apple di bilanciare autonomia degli utenti, sostenibilità e controllo tecnico, pur mantenendo un approccio chiuso alla progettazione hardware.
Cosa leggere
Programma self-service per la serie iPhone 17
Il programma di riparazioni self-service lanciato nel 2022 si estende ora a iPhone 17, iPhone 17 Pro, iPhone 17 Pro Max e iPhone Air, rendendo disponibili parti originali e tool ufficiali per display, batteria, fotocamere, enclosure, altoparlanti e logic board. Gli utenti possono noleggiare il toolkit per sette giorni a 45 euro negli Stati Uniti e ordinare i componenti direttamente tramite il portale Apple Self Service Repair, attivo anche in Italia, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Irlanda, Belgio, UK, Canada e Svizzera. Apple integra un sistema di diagnostica software per individuare i problemi prima dell’acquisto delle parti e garantisce compatibilità piena con l’hardware. L’obiettivo dichiarato è ridurre i costi delle riparazioni ufficiali, migliorare la trasparenza tecnica e promuovere la sostenibilità tramite la riciclabilità dei componenti sostituiti. Nonostante l’apertura, il programma resta riservato a utenti con esperienza elettronica avanzata, e le riparazioni non certificate continuano a invalidare la garanzia se eseguite in modo improprio.
Il paradosso dell’iPad Pro M5
Il nuovo iPad Pro M5 evidenzia un contrasto tra espansione del programma self-service e complessità strutturale interna. Il teardown di iFixit rivela che, nonostante l’inclusione di manuali e parti sostitutive, il tablet mantiene un design quasi identico alla generazione precedente, con numerosi componenti saldati e incollati che ostacolano la riparazione indipendente. Il dispositivo ottiene un punteggio di riparabilità di 5/10, un miglioramento marginale rispetto al passato, ma ancora lontano dagli standard promossi da movimenti “Right to Repair”. iFixit parla di un “paradosso Apple”: l’azienda offre gli strumenti, ma continua a produrre hardware estremamente difficile da smontare.
L’inclusione del chip M5 garantisce prestazioni superiori senza ridisegno interno, e Apple promette di estendere la disponibilità di parti e tool dedicati nei prossimi mesi. Tuttavia, la struttura compatta e le saldature pervasive confermano una filosofia di design più orientata alla longevità controllata che alla reale riparabilità.
Rumori statici negli AirPods Pro 3
Diversi utenti segnalano rumori statici o sibili negli AirPods Pro 3, percepibili soprattutto con cancellazione attiva del rumore (ANC) o modalità Transparency abilitate. I disturbi, descritti come un rumore bianco costante, si manifestano in ambienti silenziosi e spesso su un solo auricolare.
Il problema sembra legato a loop di feedback nel sistema ANC o a una scorretta tenuta dei tips auricolari. La sostituzione dei gommini, la disattivazione temporanea dell’ANC e il riavvio dell’auricolare riducono il fenomeno, ma non lo eliminano completamente. Apple sta indagando sul caso e invita gli utenti a recarsi negli Apple Store per la sostituzione delle unità difettose. Gli AirPods Pro 2 risultano immuni al problema, suggerendo una possibile anomalia hardware nella nuova generazione.
Sviluppi legali sugli AirPods Pro di prima generazione

La class action intentata nel 2024 contro Apple per presunti crepitii e difetti di fabbricazione degli AirPods Pro di prima generazione subisce una dismissione parziale. Il giudice accoglie la richiesta di Apple di archiviazione per le accuse di frode statale, pubblicità ingannevole e violazione di garanzie, ma consente di procedere sulle rivendicazioni per frode da omissione. Secondo la corte, i querelanti dovranno dimostrare che Apple fosse a conoscenza dei difetti anche dopo l’avvio del programma di sostituzione del 2020. L’azienda sostiene di aver agito in buona fede, limitando la comunicazione ai soli rischi di sicurezza, ma il tribunale ritiene la questione ancora aperta. Il caso rimane significativo per la discussione sulla responsabilità post-riparazione e sulla trasparenza dei programmi di richiamo.
Rumors sui prossimi AirPods Pro con chip H3

Le prime anticipazioni sui futuri AirPods Pro parlano di un nuovo chip H3, progettato per migliorare qualità audio e latenza. La novità più attesa riguarda l’introduzione di fotocamere IR che abiliteranno gesture aeree e interazioni visive intelligenti, migliorando l’integrazione con Apple Vision Pro.
Il design rimarrebbe sostanzialmente invariato, mentre il nome del modello — tra AirPods Pro 4 o AirPods Pro 3 (2026) — resta oggetto di speculazione. L’integrazione di AI e sensori IR segna un’evoluzione verso auricolari intelligenti multimodali, in linea con la strategia Apple di espandere la computazione contestuale oltre gli schermi tradizionali.
iPhone 18 Pro e ciclo di rilascio in due fasi
Apple adotta un nuovo ciclo di rilascio in due fasi a partire dal 2026: iPhone 18 Pro, Pro Max e Fold arriveranno a settembre, mentre iPhone 18 e 18e saranno lanciati nella primavera 2027.
Il design resterà simile all’attuale 17 Pro, con fotocamere posteriori disposte in plateau triangolare e display da 6,3 e 6,9 pollici. I rumor indicano un chip A20 Pro a 3 nm TSMC con ottimizzazioni AI, modem C2 per 5G satellitare e un nuovo sensore stacked da 48 MP prodotto da Samsung.
L’obiettivo è migliorare prestazioni fotografiche e autonomia senza rivoluzioni estetiche, preparando il terreno per un Face ID sotto schermo e funzionalità AI integrate nel sistema operativo.
Aggiornamenti App Store per sviluppatori
Apple annuncia una serie di miglioramenti per gli sviluppatori App Store, tra cui le submission parallele, che consentono l’invio simultaneo di più versioni in revisione. Gli sviluppatori potranno ora gestire eventi in-app, fix e varianti di versione senza attendere l’approvazione sequenziale.
Il numero di pagine personalizzate App Store sale a 70, migliorando la visibilità dei prodotti, mentre i codici offerta si estendono a tutti i tipi di acquisto in-app, inclusi abbonamenti e contenuti consumabili. I promo code tradizionali verranno dismessi dal marzo 2026, ma quelli esistenti resteranno validi.
Apple punta così a semplificare i processi di pubblicazione e promozione, offrendo più flessibilità ai team di sviluppo e una migliore ottimizzazione della scoperta tramite parole chiave.
