Apple prepara Siri con Gemini per il 2026: intelligenza potenziata e nuova linea di prodotti

di Redazione
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Apple si prepara a ridefinire la propria visione dell’intelligenza artificiale con una versione rinnovata di Siri con Google Gemini, in arrivo intorno a marzo 2026, affiancata da una nuova generazione di Apple TV, HomePod mini, e da una gamma di oltre 15 prodotti in uscita nel 2026. L’azienda di Cupertino punta a un ecosistema completamente integrato, dove AI, privacy e design convivono in equilibrio, consolidando il ruolo centrale di Apple Intelligence.

Siri rinnovata e integrazione con Gemini

La nuova Siri rappresenta uno dei progetti più ambiziosi nella storia recente di Apple. La società ha stretto un accordo con Google per utilizzare un modello personalizzato di Gemini, addestrato specificamente per lavorare sui server Private Cloud Compute di Apple. Questo approccio consente di mantenere l’intero flusso di elaborazione sotto controllo Apple, senza esporre dati a infrastrutture esterne. Il modello Gemini non introduce funzioni di Google all’interno di Siri: resta un motore invisibile, utilizzato esclusivamente per comprensione contestuale, ricerca semantica e risposte generative. Apple punta così a un Siri più intuitivo, capace di riconoscere il contesto delle domande, riassumere contenuti e cercare informazioni in rete con maggiore precisione, preservando la privacy come principio fondante. Il lancio ufficiale della nuova Siri è previsto per marzo 2026, mentre una preview pubblica di Apple Intelligence arriverà alla WWDC di giugno 2026. Gli aggiornamenti coinvolgeranno iOS 27, macOS 27 e watchOS 27, ampliando la presenza dell’AI in tutto l’ecosistema. Apple affronta intanto sfide regolatorie in Cina, dove il rollout di Apple Intelligence è rallentato da limitazioni sulla gestione dei dati. Per i mercati internazionali, tuttavia, la compagnia prevede un lancio simultaneo con nuovi dispositivi progettati per esaltare le funzioni vocali di Siri.

Nuovi Apple TV e HomePod mini imminenti

Le prossime settimane segneranno l’arrivo di nuove versioni di Apple TV e HomePod mini, i due dispositivi chiave per l’esperienza domestica di Siri. Un aggiornamento degli store Apple, previsto per l’11 novembre 2025, anticipa l’introduzione di questi modelli. La nuova Apple TV si concentrerà su prestazioni AI e integrazione con Apple Intelligence, offrendo miglioramenti nello streaming, nel gaming e nel controllo smart home. Il nuovo HomePod mini riceverà un importante upgrade audio e funzionale, con riconoscimento vocale più preciso, supporto a multiroom intelligente e compatibilità diretta con le nuove routine Siri. Entrambi i dispositivi serviranno da vetrina per la Siri potenziata da Gemini, integrando comandi vocali contestuali, traduzione in tempo reale e automazioni domestiche personalizzate. Apple intende posizionarli per la stagione natalizia 2025, con un focus su privacy, sostenibilità e interazione naturale.

Prodotti Apple previsti per il 2026

Il 2026 sarà un anno di rinnovamento totale per la linea Apple. L’azienda prepara almeno 15 nuovi prodotti, molti dei quali ruoteranno attorno all’espansione di Apple Intelligence. Nel primo trimestre è atteso l’iPhone 17e, con chip A18, seguito dall’iPad di dodicesima generazione e dall’iPad Air M4. Entro l’estate arriveranno MacBook Air e Pro con chip M5, mentre l’autunno porterà il debutto del MacBook Pro ridisegnato con M6 Pro e M6 Max, con touchscreen e display OLED.

Apple Intelligence
Apple Intelligence

Apple introdurrà anche un display smart home — con opzioni speaker base o montaggio a parete — e nuovi Apple Watch con funzioni di salute avanzata. Nel 2026 sarà inoltre svelato il primo iPhone foldable, affiancato da un Mac mini M5, un Mac Studio aggiornato e dall’iPad mini con display OLED. La roadmap include infine la preview dei primi smart glasses, sviluppati per interfacciarsi con Siri e Apple Intelligence in modalità mista AR/AI.

WhatsApp introduce backup crittografati con passkey

Parallelamente alle novità Apple, WhatsApp amplia la propria sicurezza introducendo backup chat crittografati con passkey, evoluzione del sistema end-to-end del 2021. La chiave privata resta conservata sul dispositivo e può essere sbloccata solo con Face ID, Touch ID o passcode, eliminando la necessità di password complesse. Su iOS, la chiave è sincronizzata tramite iCloud Keychain, mentre su Android passa da Google Drive. Meta garantisce che nessuna chiave venga mai memorizzata in chiaro, mantenendo protezione completa e portabilità tra dispositivi.

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Questa funzione, attualmente in rollout globale, migliora la privacy degli utenti e semplifica il ripristino dei backup, rafforzando l’impegno di WhatsApp nella protezione dei dati personali.

iOS 26.1 imminente con novità di design e usabilità

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Apple ha seminato le versioni Release Candidate di iOS 26.1, iPadOS 26.1 e macOS Tahoe 26.1, con rilascio pubblico previsto nei prossimi giorni. Tra le novità più apprezzate figura il toggle per regolare l’opacità del design Liquid Glass, che consente di personalizzare la trasparenza dell’interfaccia senza impatti significativi sulla batteria. Nella Clock app, debutta la nuova gesture slide to stop per disattivare allarmi: un ritorno nostalgico al gesto “slide to unlock” dell’iPhone del 2007, ora riproposto per ridurre tocchi accidentali.

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L’aggiornamento introduce inoltre miglioramenti di accessibilità, come l’opzione “Prefer Single-Touch Actions”, e ottimizzazioni per usabilità quotidiana e gesture intuitive. iOS 26.1 segna così il primo grande step evolutivo dopo iOS 26, consolidando l’esperienza visiva e funzionale di Apple Intelligence in attesa dell’integrazione completa con la nuova Siri.

Apple e il 2026 dell’intelligenza integrata

Con la combinazione di Siri potenziata da Gemini, nuovi dispositivi domestici intelligenti e un’attenzione rinnovata all’esperienza utente, Apple punta a recuperare il terreno AI rispetto ai concorrenti e a ridefinire il concetto stesso di assistente digitale. La strategia ruota intorno a un principio chiave: potenza AI senza sacrificare privacy e coerenza di design. Se l’alleanza con Google segna un’inedita apertura tecnologica, la filosofia resta tipicamente Apple: controllo totale, semplicità, e un’integrazione invisibile ma profonda tra hardware e software.