Il panorama finanziario globale registra una settimana di intensa attività istituzionale nel settore degli asset digitali, con BlackRock, Strategy e altre società che ampliano la propria esposizione a Bitcoin ed Ethereum, mentre il governo statunitense vara nuove misure fiscali che favoriscono corporation e investitori crypto. Parallelamente, la Bank of England introduce limiti temporanei sulle stablecoin, e le principali piattaforme del settore come Coinbase e Bybit accelerano l’innovazione in compliance e tokenizzazione.
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Depositi istituzionali in Bitcoin e trend di mercato
BlackRock ha trasferito 1.271 Bitcoin, per un valore di 124 milioni di euro, su Coinbase Prime, consolidando la propria posizione come principale attore istituzionale nel mercato crypto. Il movimento si inserisce nella strategia di gestione attiva dei portafogli ETF spot Bitcoin, che l’asset manager utilizza per bilanciare esposizione e liquidità. L’operazione avviene nel contesto del recente accordo bipartisan che ha posto fine allo shutdown governativo USA durato 40 giorni, restituendo fiducia agli investitori e stabilità ai mercati finanziari. In parallelo, la società Strategy ha acquistato 487 Bitcoin per un valore di 46 milioni di euro, a un prezzo medio di 94.000 euro per unità. L’azienda adotta Bitcoin come riserva di tesoreria, seguendo un approccio simile a quello di grandi imprese statunitensi che utilizzano asset digitali per diversificare il capitale in periodi di volatilità economica. Secondo analisti del settore, questi movimenti indicano un rafforzamento della fiducia istituzionale in Bitcoin come asset di copertura, mentre Coinbase consolida il proprio ruolo di gateway principale per clienti istituzionali. La crescente partecipazione di attori come BlackRock e Strategy contribuisce a stabilizzare il mercato, riducendo la volatilità e favorendo l’afflusso di capitali corporate. Il sentiment positivo è alimentato anche dal clima politico statunitense, dove la fine dello shutdown e le misure fiscali pro-business sostengono un ottimismo diffuso sui mercati finanziari e crypto.
Bitdeer Technologies: risultati record e diversificazione AI
La società di infrastrutture blockchain Bitdeer Technologies ha riportato ricavi trimestrali pari a 156 milioni di euro, superando le previsioni degli analisti. Il profitto lordo è salito a 37 milioni di euro, con un adjusted EBITDA di 39 milioni, segnando un’inversione di tendenza rispetto alla perdita di 7,2 milioni di euro registrata l’anno precedente. Bitdeer consolida la propria strategia di integrazione tra mining e intelligenza artificiale, destinando parte delle risorse al segmento high-performance computing. L’azienda dispone ora di 226 milioni di euro in asset crypto e 180 milioni di euro in liquidità, confermando una posizione di cassa solida per sostenere l’espansione. La divisione AI cresce rapidamente, spinta dalla domanda di calcolo intensivo per modelli generativi e applicazioni aziendali. Gli analisti interpretano questa svolta come un segno di adattamento strutturale del settore mining, che evolve verso modelli di business ibridi capaci di sfruttare l’infrastruttura esistente per nuove frontiere tecnologiche.
BitMine e la concentrazione di Ethereum istituzionale
Il colosso BitMine detiene ora asset per 12 miliardi di euro, inclusi 3,5 milioni di ETH accumulati tramite desk OTC per minimizzare l’impatto sui prezzi spot. La società controlla così circa il 2,9% dell’intera fornitura di Ethereum, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere il 5% entro il 2026. La strategia di accumulazione continua di BitMine riflette una tendenza emergente: la trasformazione di Ethereum in un asset macroeconomico, paragonabile ai Treasury bond per stabilità e rendimento staking. La società, sostenuta da investitori istituzionali, costruisce una tesoreria digitale a lungo termine, mirando a bilanciare liquidità e valore intrinseco dell’ecosistema Ethereum. Gli acquisti regolari via OTC evitano perturbazioni sui mercati spot e segnalano una fiducia strutturale nelle prospettive di Ethereum come infrastruttura centrale per tokenizzazione e finanza decentralizzata.
Coinbase lancia la piattaforma per token offering pre-listing
Coinbase ha annunciato una piattaforma innovativa per vendite di token digitali pre-listing, con l’obiettivo di democratizzare l’accesso agli investimenti early-stage. Il primo progetto, Monad, avvierà la vendita dei propri token entro una settimana, utilizzando un algoritmo di allocazione equa che distribuisce le quote in base alla domanda. La piattaforma sfrutta la recente acquisizione di Echo, una soluzione on-chain che consente a startup e community di raccogliere capitali in modo trasparente e regolamentato. Coinbase prevede di ospitare una vendita al mese, aprendo progressivamente a tokenized securities e real-world assets (RWA). Il progetto rappresenta un’evoluzione significativa per l’exchange, che punta a diversificare i canali di investimento e rafforzare la propria posizione come infrastruttura primaria del mercato crypto regolamentato.
Record dell’oro e correlazione con le crypto
Il prezzo dell’oro ha superato i 3.763 euro l’oncia, segnando il massimo dal 27 ottobre. L’aumento riflette il ritorno degli investitori verso asset difensivi in risposta all’incertezza economica e al crescente debito pubblico globale. Questo trend si riflette anche nel mercato crypto, dove Bitcoin mostra un comportamento sempre più simile a un bene rifugio digitale, beneficiando degli stessi fattori macroeconomici che tradizionalmente spingono l’oro.
Espansione di Bybit e compliance globale
L’exchange Bybit valuta l’acquisizione della coreana Korbit, una delle principali piattaforme del paese, per espandersi nel mercato asiatico. L’operazione avverrebbe dopo il via libera della Financial Intelligence Unit (FIU) a Binance per l’acquisizione di GOPAX, aprendo di fatto il mercato a investitori stranieri. Contestualmente, Bybit ha stretto una partnership con Taxbit per automatizzare la reportistica fiscale in 70 giurisdizioni secondo gli standard CARF e DAC8 UE. La soluzione semplifica la gestione fiscale per gli utenti e rafforza la reputazione dell’exchange come attore compliant a livello globale.
Limiti della Bank of England sulle stablecoin
La Bank of England ha proposto un limite temporaneo di 23.800 euro per individuo sulle holdings in stablecoin, misura volta a garantire la stabilità finanziaria durante la transizione verso un quadro regolatorio pienamente operativo. Il tetto riguarda le stablecoin utilizzate per pagamenti sistemici e resterà in vigore fino all’introduzione della nuova regolamentazione del settore fintech. Le reazioni dell’industria sono state contrastanti: alcune aziende considerano il limite una misura di cautela necessaria, altre la interpretano come un ostacolo alla competitività britannica nel mercato delle valute digitali. La BoE sottolinea tuttavia che si tratta di una misura “transitoria”, coordinata con le autorità statunitensi per evitare squilibri globali.
Sgravi fiscali USA per corporation e giganti crypto
Il Tesoro USA e l’Internal Revenue Service (IRS) hanno approvato un’estensione degli sgravi fiscali per corporation e investitori ultrawealthy, inclusi i soggetti con grandi esposizioni crypto. Le nuove misure riducono gli effetti della corporate minimum tax introdotta nel 2022 e ampliano i tagli fiscali da 3,7 miliardi di euro già varati dall’amministrazione Trump. Le agevolazioni favoriscono private equity, fondi crypto e multinazionali tecnologiche, riducendo la pressione fiscale effettiva e incentivando il reinvestimento dei capitali in infrastrutture digitali. Tuttavia, diversi analisti sollevano dubbi sulla sostenibilità fiscale a lungo termine e sulla compatibilità delle misure con la legge originaria, che mirava a garantire equità tributaria. Il provvedimento conferma un trend politico favorevole agli investimenti in tecnologie emergenti, ma rischia di alimentare le critiche sul crescente divario tra tassazione dei cittadini e agevolazioni per i grandi conglomerati finanziari e crypto.