Samsung distribuisce le patch di sicurezza di novembre 2025 per smartphone e tablet Galaxy, consolidando una strategia che unisce rafforzamento della sicurezza, sviluppo accelerato di One UI 8, investimenti record nell’industria dei semiconduttori e nuove funzionalità software. Nel primo periodo sono incluse le parole chiave principali: patch sicurezza, Galaxy S26, One UI 8, Samsung Wallet, investimenti Samsung, Galaxy Buds 4, AppCloud. Gli aggiornamenti correggono decine di vulnerabilità all’interno di Android e dell’interfaccia One UI, mentre leak autorevoli anticipano dettagli su Galaxy S26, sulle nuove Galaxy Buds 4 Pro e sulle strategie produttive per il 2026. Samsung investe oltre 275 miliardi di euro in ricerca, infrastrutture e produzione avanzata in Corea, mentre aumenta del 60 per cento i prezzi dei chip memoria a causa dello shortage globale generato dall’AI. Parallelamente, la controversa applicazione AppCloud, collegata all’ecosistema Unity/ironSource, solleva interrogativi sui rapporti fra privacy, advertising e bloatware. La combinazione di aggiornamenti software, innovazioni hardware e investimenti industriali definisce la traiettoria di crescita del gruppo in vista del ciclo Galaxy 2026.
Cosa leggere
Aggiornamenti di sicurezza per smartphone Galaxy
Samsung avvia il rollout della patch di novembre 2025 iniziando dalla Corea del Sud per i modelli di fascia alta e media. Il Galaxy S23 riceve il firmware S911NKSS6EYK3 per la variante base, S916NKSS6EYK3 per il Plus e S918NKSS6EYK3 per l’Ultra, una versione che corregge 25 vulnerabilità, migliora la stabilità e ottimizza servizi interni di Android. Gli utenti installano l’update da Impostazioni, con un processo rapido e senza impatto sull’interfaccia. La distribuzione procede lentamente a causa del lavoro dedicato allo sviluppo di One UI 8, che assorbe parte delle risorse di ingegneria software.

Il Galaxy S25 riceve in Corea il firmware S93xNKSS7BYK5 per tutte le varianti, incluso il modello Fan Edition. L’update pesa 531 MB e corregge 25 problemi di sicurezza, senza introdurre funzionalità nuove. Samsung conferma un rollout globale graduale, scelta che riduce il rischio di incompatibilità tra regioni basate su modem e chip differenti.

Il Galaxy S24 ottiene un aggiornamento dedicato con firmware CYK2, basato su One UI 8 con Android 16. L’update pesa 300 MB e risolve tre dozzine di vulnerabilità, incluse quelle relative al chip Exynos 2400. Samsung lavora parallelamente a One UI 8.5, atteso per metà 2026, segno di un ecosistema software che si espande verso funzioni più integrate con l’intelligenza artificiale.

Il Galaxy A54, distribuito negli Stati Uniti in versione sbloccata, riceve il firmware A546U1UESGEYK2 con correzioni su vulnerabilità Android e One UI. La versione carrier-locked richiede tempi maggiori. L’update, focalizzato esclusivamente sulla sicurezza, elimina bug legati a moduli di sistema e migliora la protezione del dispositivo da exploit comuni e attacchi mirati.
Update software per tablet Galaxy
Samsung aggiorna anche la gamma tablet. Il Galaxy Tab A11 riceve One UI 8, con il firmware X133DXU1BYK3 per la versione Wi-Fi e X135NKOU1BYK3 per quella cellulare. L’aggiornamento integra funzioni come i nuovi widget Brief 2×2, gli sfondi dinamici, la redesigned Now Bar, Quick Share rinnovato, Sticky Notes dentro Samsung Notes, il nuovo menu di Samsung Internet e miglioramenti al multitasking con ratio 90:10. Vengono introdotti anche Secure Folder basato su Private Space, Auracast Bluetooth LE e un’interfaccia meteo aggiornata.

Il tablet riceverà sette major update, consolidando la strategia longeva di supporto. Il Galaxy Tab S11 ottiene invece la patch di novembre tramite i firmware X730XXS3AYJ3 e X930XXS3AYJ3, che risolvono 25 vulnerabilità note. Anche qui i ritardi nel rollout derivano dal grande lavoro su One UI 8, considerato un aggiornamento strategico per il 2026.
Indiscrezioni su Galaxy S26
Leak affidabili anticipano dettagli sulla serie Galaxy S26, prevista per il 2026. I nuovi modelli risultano più leggeri: il base pesa 164 grammi, due in meno del S25; il Plus raggiunge i 191 grammi; l’Ultra scende a 214 grammi, quattro in meno. Tutti risultano più sottili e leggeri rispetto alla linea iPhone 17. Samsung ottimizza materiali, struttura interna e layout della batteria per migliorare ergonomia e dissipazione termica.

La configurazione memoria include 12 GB di RAM per S26 e S26 Plus, con opzioni da 256 o 512 GB, mentre l’Ultra offre 16 GB di RAM e fino a 1 TB per il mercato cinese. La memoria più veloce da 10,5 Gbps migliora l’elaborazione delle foto computazionali e riduce latenze nella pipeline della fotocamera. I leak alimentano attesa per la presentazione, che Samsung allineerà con l’ecosistema AI del 2026.
Leak su Galaxy Buds 4 Pro
Le nuove Galaxy Buds 4 Pro introducono innovazioni significative. Gli auricolari adottano steli appiattiti, eliminano l’iconico Blade Light e utilizzano un case ridisegnato in formato orizzontale con un tasto integrato per far squillare lo smartphone associato. Una fessura del case funge da speaker dedicato alla localizzazione tramite suono, migliorando la gestione quotidiana del prodotto.

La novità più discussa riguarda le gesture della testa: annuire per rispondere ai comandi AI, scuotere per rifiutare chiamate o silenziare allarmi, inclinare per controllare il playback. Le Buds 4 Pro integrano Adaptive Noise Control, 360 Audio e Quick Pairing avanzato. Queste funzioni superano drasticamente la generazione Buds 3 Pro e posizionano il prodotto come elemento chiave del lancio Galaxy 2026.
Investimenti Samsung in ricerca e produzione
Samsung annuncia investimenti pari a 275 miliardi di euro per i prossimi cinque anni, destinati alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione nazionale. Una parte significativa finanzia la costruzione di nuove linee chip a Pyeongtaek, dove il sito numero 5 utilizzerà nodi all’avanguardia per iniziare operazioni nel 2028. Samsung SDS costruisce un data center AI nella regione di Jeolla, mentre Samsung Display avvia la produzione di OLED 8.6 generazione in Chungcheong. Il piano industriale include l’acquisto di 15.000 GPU Nvidia, destinate a università, startup e imprese, consolidando il ruolo della Corea nel settore AI.
Aumento dei prezzi dei chip memoria
La corsa globale all’intelligenza artificiale produce un effetto immediato sul mercato della memoria. Samsung aumenta del 60 per cento i prezzi dei chip DDR5: il modulo da 32 GB passa da 137 a 219 euro, mentre formati da 16 GB e 128 GB crescono del 50 per cento. Lo shortage deriva dal panic buying delle aziende AI, che accumulano scorte per data center e infrastrutture cloud. L’impatto ricade su smartphone, laptop e dispositivi di consumo, mentre Samsung accelera la costruzione di una nuova linea produttiva per contenere la pressione sulla supply chain.
Integrazione Samsung Wallet con Agoda
Samsung espande Samsung Wallet integrando Agoda per utenti USA e Corea. La partnership permette sconti hotel fino all’8 per cento e gestisce prenotazioni direttamente nell’app. Dal 2026, Wallet inserirà automaticamente dettagli di hotel e voli, ampliando il servizio anche al Regno Unito. L’iniziativa usa protocolli sicuri e introduce controllo centralizzato per check-in e prenotazioni, semplificando la pianificazione dei viaggi e integrando funzioni sempre più vicine al concetto di ecosistema digitale completo.
Controversia su AppCloud
La preinstallazione dell’app AppCloud su dispositivi Galaxy delle serie A, M e F genera una controversia crescente approfondita nello speciale di Matrice Digitale. L’app funge da installer e motore di raccomandazione durante il setup, ma invia notifiche persistenti e promuove software di terze parti. La sua origine legata a ironSource, oggi acquisita da Unity, suscita preoccupazioni nelle regioni WANA, dove le attività israeliane sono soggette a restrizioni politiche e commerciali. La privacy policy risulta difficile da reperire e la rimozione dell’app richiede root, creando dubbi sulla trasparenza dei dati raccolti. Organizzazioni come SMEX segnalano rischi legati all’utilizzo di tecnologie derivate dal sistema pubblicitario InstallCore. La controversia cresce parallelamente alla tensione internazionale, e gli utenti chiedono un opt-out chiaro o la rimozione completa del bloatware.