Digital Omnibus per l’AI Act semplifica l’attuazione delle regole armonizzate europee

di Redazione
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L’iniziativa Digital Omnibus introduce una revisione tecnica del quadro europeo dedicato all’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di semplificare l’applicazione delle regole contenute nell’AI Act e allinearli a un modello operativo più chiaro, scalabile e coerente con l’evoluzione dei sistemi ad alto rischio. Nel primo periodo il testo affronta la semplificazione delle procedure, il rafforzamento dei poteri dell’AI Office, l’integrazione dei requisiti per i sistemi ad alto rischio, l’istituzione di un sandbox europeo e la definizione di un nuovo meccanismo di attivazione delle norme basato sulla disponibilità di standard tecnici, evidenziando la necessità di una gestione armonizzata che faciliti implementazione, monitoraggio e conformità. L’iniziativa si inserisce nel programma europeo volto a creare un ecosistema regolatorio più rapido, uniforme e coerente, sostenendo l’adozione di AI affidabile attraverso strumenti digitali, guidance operative e una governance centralizzata in grado di ridurre oneri amministrativi per imprese, pubbliche amministrazioni e sviluppatori.

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Contesto generale e obiettivi della semplificazione

La proposta nasce all’interno del programma europeo dedicato alla costruzione di un’Europa digitale più semplice e veloce, con l’obiettivo di alleggerire gli oneri su imprese, cittadini e autorità, senza ridurre le tutele per salute, sicurezza e diritti fondamentali. L’AI Act, entrato in vigore nel 2024 e applicato in modo graduale fino al 2027, stabilisce un quadro armonizzato per garantire AI sicura, trasparente e affidabile in tutto il mercato europeo. Tuttavia, l’implementazione delle norme ad alto rischio richiede processi complessi legati a governance dei dati, documentazione tecnica, monitoraggio, trasparenza e supervisione umana. Le consultazioni pubbliche, gli esercizi di realtà operativa e il coinvolgimento di piccole e medie imprese mostrano la necessità di ridurre complessità, evitare duplicazioni e garantire un accesso più chiaro agli strumenti tecnici di conformità. Il Digital Omnibus risponde a queste esigenze introducendo meccanismi coordinati per accelerare l’applicazione delle regole e favorire un ambiente di innovazione controllata sotto supervisione regolatoria.

Nuove funzioni per l’AI Office

L’AI Office assume un ruolo potenziato all’interno del nuovo modello, con responsabilità dirette su sistemi basati su modelli di intelligenza artificiale di uso generale e su sistemi integrati nelle piattaforme online di grandi dimensioni o nei motori di ricerca molto estesi. Il rafforzamento dei poteri dell’AI Office consente un controllo più uniforme a livello europeo, riducendo la frammentazione tra Stati membri ed evitando duplicazioni di compiti tra autorità nazionali. Il Digital Omnibus introduce inoltre una cornice procedurale che permette alla Commissione di adottare atti di esecuzione per definire le procedure di enforcement, attivare poteri ispettivi, eseguire valutazioni di conformità e armonizzare le attività di sorveglianza del mercato. Questa centralizzazione delle competenze ha lo scopo di migliorare la coerenza e ridurre il rischio di applicazioni divergenti delle norme. Il rafforzamento della governance si accompagna all’introduzione di indicatori di performance che monitorano il numero di sistemi rientranti nel perimetro di supervisione dell’AI Office e il numero di fornitori che accedono ai nuovi strumenti regolatori, tra cui il sandbox europeo.

Il sandbox europeo e la sperimentazione ad alto livello

L’iniziativa stabilisce la creazione di un sandbox europeo dedicato allo sviluppo e alla sperimentazione di sistemi innovativi di intelligenza artificiale in un ambiente regolatorio controllato. Il sandbox, previsto operativo dal 2028, consente attività transfrontaliere con monitoraggio diretto e procedure condivise. Questo strumento intende ridurre i costi di conformità e accelerare l’ingresso sul mercato di soluzioni che richiedono validazioni complesse, pur mantenendo tutte le garanzie di sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali. Il sandbox rappresenta anche un modo per evitare duplicazioni procedurali tra gli Stati membri, centralizzando a livello europeo il percorso di test e valutazione dei sistemi più avanzati. La disponibilità di questo strumento mira a favorire innovazione e sperimentazione precoce, senza compromettere l’integrità del quadro regolatorio.

Revisione dei meccanismi di entrata in vigore delle norme ad alto rischio

Una delle modifiche più rilevanti del Digital Omnibus riguarda il modo in cui entrano in applicazione le norme relative ai sistemi ad alto rischio. L’AI Act prevede obblighi dettagliati che richiedono standard tecnici, specifiche comuni e linee guida. Tuttavia, il ritardo nella predisposizione di questi strumenti potrebbe ostacolare la conformità e aumentare costi e incertezze. Per evitare blocchi regolatori, il Digital Omnibus introduce un meccanismo dinamico che collega l’avvio degli obblighi alla disponibilità effettiva di standard, specifiche e guidance elaborate dalla Commissione. Solo dopo una decisione formale che conferma tale disponibilità, i fornitori devono applicare le regole, con un periodo di transizione adeguato. Il regime distingue due tipologie di sistemi ad alto rischio, offrendo una transizione più lunga a quelli classificati secondo l’articolo 6(1) e l’allegato I dell’AI Act. Questa modifica punta a rendere il sistema più realistico, garantendo che le imprese non debbano conformarsi a requisiti privi di strumenti tecnici necessari, ma fissando comunque una data limite oltre la quale l’applicazione è obbligatoria.

Integrazione degli obblighi nei settori specifici

Il Digital Omnibus chiarisce che le modifiche richieste per incorporare i requisiti dell’AI Act nelle normative settoriali elencate nella sezione B dell’allegato I si applicano immediatamente con l’entrata in vigore del pacchetto. Questa integrazione garantisce che gli obblighi delle normative esistenti non restino disallineati rispetto alle norme generali sulla sicurezza e sull’affidabilità dei sistemi ad alto rischio. La revisione degli articoli nella legislazione settoriale, come indicato nel nuovo allegato XIV, permette inoltre di classificare sistemi specifici secondo codici, categorie e tipologie necessari per la piattaforma NANDO, che gestisce gli organismi notificati e designati.

Semplificazioni per PMI e small mid-caps

La proposta estende ai small mid-caps alcuni privilegi già attribuiti alle piccole e medie imprese nell’AI Act. Le semplificazioni riguardano in particolare la documentazione tecnica, la gestione dei requisiti qualitativi e il trattamento sanzionatorio differenziato. L’obiettivo è ridurre l’impatto della complessità regolatoria su soggetti che hanno risorse inferiori ma che svolgono un ruolo centrale nell’ecosistema europeo dell’innovazione. Le imprese potranno beneficiare anche della rimozione dell’obbligo di predisporre un piano di monitoraggio post-mercato standardizzato, sostituito da un modello più flessibile e calibrato sulle effettive caratteristiche del sistema sviluppato.

Riduzione degli oneri amministrativi e stime di risparmio

L’analisi contenuta nei documenti di accompagnamento al Digital Omnibus prevede una riduzione significativa degli oneri amministrativi per imprese e autorità pubbliche. Le stime proiettano risparmi tra circa 297,2 e 433,2 milioni di euro, derivanti dalla semplificazione delle procedure, dalla riduzione di ridondanze e da una maggiore coerenza tra gli strumenti di compliance. Oltre ai benefici economici, la semplificazione del quadro normativo genera vantaggi qualitativi, migliorando la prevedibilità del sistema, la chiarezza delle responsabilità e la trasparenza operativa per tutti gli attori coinvolti.

Trattamento dei dati e bias detection

Il Digital Omnibus introduce la possibilità per fornitori e deployer di sistemi AI di trattare in modo eccezionale dati appartenenti a categorie particolari, esclusivamente per identificare e correggere bias. Questa modifica permette di allineare gli obblighi di trasparenza e non discriminazione del modello con gli obblighi previsti dalle norme sulla protezione dei dati, rendendo possibile un bilanciamento tra tutela dei diritti e necessità tecniche del sistema. Tale trattamento è ammesso solo per gli scopi indicati e con adeguate garanzie, mantenendo come obiettivo centrale la protezione delle persone coinvolte e la riduzione di distorsioni algoritmiche.

Semplificazioni nel percorso di notifica e valutazione di conformità

La proposta introduce una novità utile per gli organismi di valutazione della conformità, consentendo l’invio di un’unica domanda centralizzata e l’esecuzione di una procedura unica di valutazione, evitando duplicazioni e riduzioni di efficienza nei processi di designazione. Questo approccio contribuisce a uniformare il sistema europeo di conformità, riducendo tempi, costi e divergenze interpretative tra autorità nazionali.

Impatto su diritti fondamentali e valutazioni future

Il Digital Omnibus non modifica la sostanza dei requisiti dell’AI Act né l’elenco dei sistemi sottoposti a regolamento. La protezione dei diritti fondamentali, della non discriminazione, della protezione dei dati personali e della sicurezza rimane invariata. La proposta integra invece elementi procedurali che rendono l’AI Act più accessibile e coerente senza ridurre il livello di tutela. Il monitoraggio e la valutazione dell’applicazione delle nuove misure rientreranno nei compiti ordinari della Commissione, che seguirà l’efficacia, l’efficienza e la coerenza del quadro aggiornato nel tempo.