Google aggiorna Chrome 143 mentre Mozilla e Brave avanzano nell’AI decentralizzata

di Redazione
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Google rilascia Chrome 143 su Android, iOS e desktop, introducendo aggiornamenti di sicurezza, stabilità e prestazioni, mentre Mozilla e Brave accelerano sulla tecnologia AI decentralizzata e sulla privacy verificabile. L’evoluzione dei tre principali attori del browser moderno mostra un settore in cui sicurezza, IA distribuita, trasparenza e controllo utente diventano elementi centrali. Chrome rafforza il proprio ecosistema con patch critiche e rollout progressivi che minimizzano i disagi. Mozilla ridefinisce il proprio ruolo nell’intelligenza artificiale con un approccio open e human-centered, costruito su agenti AI locali e comunità multilingue. Brave introduce una novità assoluta: ambienti di esecuzione fidati per l’assistente Leo, basati su TEE Nvidia e attestazioni crittografiche. La concorrenza tra browser non riguarda più solo la velocità di rendering, ma la capacità di integrarsi nella transizione verso un web più sicuro e orientato alla privacy.

Aggiornamenti Chrome su Android e iOS

Google distribuisce Chrome 143.0.7499.34 su Android con rollout iniziale a una percentuale ridotta di utenti. L’update introduce miglioramenti di stabilità e performance, disponibili tramite Google Play nei giorni successivi. I log Git mostrano una parte delle modifiche, mentre gli sviluppatori consultano Chromium Blog e Chromestatus per le feature legate alla milestone 143. La versione beta mantiene la stessa numerazione, confermando un ciclo ravvicinato tra build parziali. Su iOS arriva la versione 143.0.7499.38, con patch dedicate alla stabilità dell’app e ottimizzazioni su WebKit. Il rollout su App Store è immediato e riflette una sincronizzazione più ampia tra le build mobili. Sebbene le nuove funzionalità non siano elencate in dettaglio, la priorità resta la sicurezza, con patch di vulnerabilità e miglioramenti nei percorsi critici del browser. Gli utenti iOS ricevono aggiornamenti coerenti con quelli Android, con adattamenti alla sandbox Apple e alla gestione delle Web API.

Rilasci desktop e early stable

Google avvia il rollout early stable per Chrome desktop nelle versioni 143.0.7499.40 e 143.0.7499.41 su Windows e macOS. Questa fase coinvolge una piccola percentuale di utenti e serve a testare la stabilità del canale prima dell’espansione globale. Il changelog copre modifiche dalla build 142.0.7444.176 fino alle nuove release, indicando un ciclo di sviluppo intenso su più componenti del browser. Gli sviluppatori possono monitorare problemi e regressioni tramite i canali dedicati di Chromium. Le versioni dev e beta proseguono in parallelo, sperimentando feature non ancora abilitate nel ramo stabile. Google mantiene una trasparenza elevata con blog tecnici e risorse pubbliche, permettendo a ricercatori e aziende di valutare l’impatto delle modifiche su workflow e compatibilità.

Update ChromeOS e canale LTS

ChromeOS avanza con la beta 16463.25.0, che integra la versione browser 143.0.7499.33. Anche qui la comunicazione rimane orientata alla stabilità più che a feature visibili. Gli utenti possono segnalare problemi via canali ufficiali o community. Il canale LTS raggiunge 138.0.7204.298 con piattaforma 16295.83.0 e introduce patch critiche per una serie di CVE ad alta severità, tra cui 2025-13224 legato a V8. Ulteriori vulnerabilità corrette includono 2025-21700, 2025-21703, 2025-21702, 2025-21756, 2025-21971, 2025-37798, 2025-37756, 2025-37752, 2025-21836 e 2024-27397. Questi aggiornamenti rafforzano l’ambiente enterprise, dove ChromeOS è spesso impiegato in contesti didattici, industriali o amministrativi. Il ciclo LTS garantisce stabilità più lunga, mitigazioni avanzate e riduzione dei rischi, soprattutto per sistemi multiutente e infrastrutture critiche.

Strategia Mozilla per AI decentralizzata

Mozilla ripensa la propria strategia AI in modo radicale, richiamando il periodo in cui il web aperto sfidò il monopolio Microsoft. L’organizzazione punta su un’AI decentralizzata, etica e basata sulla scelta dell’utente, opponendosi alla concentrazione di potere delle piattaforme dominanti. Il Choice First Stack di Mozilla.ai offre agenti AI eseguibili localmente, favorendo autonomia e trasparenza. Llamafile abilita modelli AI offline, riducendo dipendenza da cloud e monitoraggio dei dati. Mozilla Data Collective, integrato con Common Voice, addestra AI multilingue basate su dataset comunitari. Firefox AI evolve in una finestra “opt-in” prevista per il 2026, garantendo che l’AI rimanga volontaria e non imposta. L’organizzazione adotta anche un modello double bottom line, unendo missione sociale e sostenibilità economica. Mozilla investe in startup AI responsabili tramite Mozilla.ai e Mozilla.vc, costruendo un ecosistema in cui agenti intelligenti e rispetto della privacy coesistono come principi fondamentali.

Brave integra TEE per privacy AI verificabile

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Brave introduce uno dei progressi più significativi nel settore browser: l’integrazione di Trusted Execution Environments (TEE) per l’assistente AI Leo. Il sistema, basato su tecnologie Nvidia e NEAR AI, fornisce enclavi hardware dedicate che garantiscono integrità, confidenzialità e verificabilità delle operazioni AI.

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Gli utenti ottengono attestazioni crittografiche che confermano:

– quale modello AI ha elaborato la richiesta
– l’identità del codice in esecuzione
– l’assenza di accessi indesiderati ai dati

Brave sottolinea che nessuna chat, contesto o IP viene salvato o usato per addestrare modelli. Il TEE consente un’elaborazione isolata e crittografata che passa da “trust me” a “trust but verify”. Leo in modalità Verifiably Private è disponibile nel canale Nightly, con un badge verde che certifica la validità della prova crittografica. Il browser non introduce overhead significativi e offre una tutela avanzata in scenari sensibili come conversazioni aziendali, ricerca privata e gestione criptovalute.