Microsoft aggiorna l’ecosistema Edge e Windows introducendo la Web Install API, ampliando le capacità di Edge for Business con funzioni AI enterprise, testando il preload di File Explorer e gestendo un bug critico di Windows 11 24H2, mentre procede al ritiro definitivo di WINS. Queste evoluzioni definiscono una fase complessa per browser, sistemi operativi e sicurezza aziendale. La Web Install API offre installazioni web app direttamente dai siti, Edge for Business integra workflow agentici con controlli avanzati, Windows 11 accelera l’apertura di File Explorer ma subisce crash della shell, e la rimozione di WINS impone una migrazione urgente verso DNS per eliminare dipendenze legacy. L’intero quadro riflette una trasformazione del modello operativo di Microsoft, che sposta sempre più funzioni dentro il browser e rafforza la modernizzazione dell’infrastruttura Windows.
Cosa leggere
Novità Edge e Web Install API
La Web Install API introduce una modalità di installazione che permette ai siti di avviare l’aggiunta delle proprie applicazioni tramite navigator.install(), creando esperienze simili agli app store. Sviluppatori e aziende possono integrare direttamente l’installazione dal web, sfruttando metatag o header HTTP con token generati attraverso l’origin trial disponibile da Edge 143 a 148. Il browser gestisce il processo nativamente, migliorando l’adozione delle web app e riducendo la frizione rispetto ai passaggi manuali. La possibilità di abilitare la funzione via edge://flags consente test locali immediati. L’API si integra in modo asincrono nei flussi web, offrendo un percorso verso una standardizzazione più ampia del modello applicativo.
Edge for Business: AI integrata e gestione sicura
Edge for Business si posiziona come primo browser AI enterprise, combinando Microsoft 365 Copilot, gestione policy unificata e controlli avanzati su dati sensibili. La nuova Copilot Mode abilita funzioni AI nel browser, mentre l’Agent Mode automatizza workflow multi-step su siti approvati rispettando restrizioni e DLP. Il motore di multi-tab reasoning analizza fino a trenta schede simultaneamente, includendo pagine web, PDF e file Microsoft, offrendo risposte contestuali senza cambiare applicazione.

La pagina di avvio unificata mostra chat, ricerca e calendario in un’unica interfaccia. Il browser estende la sicurezza con watermarking sui file sensibili, Protected Clipboard con restrizioni di copia, download obbligatori in OneDrive for Business e gestione contractor basata sulle policy Intune. Tutto converge verso un modello in cui il browser diventa piattaforma primaria per dati, AI e sicurezza.
Preload di File Explorer su Windows 11

Windows 11 introduce il preload di File Explorer per ridurre i tempi di apertura, caricando l’applicazione in background dopo il login. Il sistema utilizza un meccanismo di scheduled preload simile allo Startup Boost di Office, avviando processi e sospendendoli se inutilizzati. Gli utenti percepiscono una maggiore rapidità nell’apertura di File Explorer, senza modifiche funzionali all’interfaccia. La funzione resta disattivabile dalle opzioni cartella, garantendo controllo agli amministratori. Contestualmente, Microsoft riorganizza il menu contestuale raggruppando azioni simili e semplificando l’accesso a comandi come Open folder location e Send to My Phone, migliorando la coerenza e riducendo il disordine visivo.
Ritiro di WINS e migrazioni DNS
Il ritiro definitivo di WINS dopo Windows Server 2025 rappresenta la fine di un componente storico dell’infrastruttura Windows. Dal novembre 2034 il servizio non sarà più disponibile, segnando la dismissione completa delle logiche di risoluzione basate su NetBIOS. Microsoft raccomanda di completare la migrazione verso DNS, più scalabile e protetto tramite DNSSEC. L’eliminazione del ruolo server, delle API e della console WINS richiede una revisione di tutte le dipendenze legacy. Gli amministratori devono verificare configurazioni basate su NetBIOS, eliminare host file statici e impostare conditional forwarders, split-brain DNS e suffix di ricerca coerenti, evitando interruzioni operative. Gli audit sulle dipendenze NetBIOS diventano prioritari poiché l’infrastruttura Windows moderna poggia sempre di più su DNS come unico sistema di naming affidabile.
Bug critico in Windows 11 24H2
Microsoft conferma un bug critico che interessa Windows 11 24H2 e provoca crash della shell, in particolare nelle configurazioni VDI non persistenti. Il problema deriva dal mancato caricamento dei pacchetti XAML necessari all’inizializzazione dell’interfaccia, causando errori del menu Start, crash di ShellHost.exe, taskbar non caricata e impossibilità di aprire Impostazioni. La registrazione manuale dei pacchetti tramite PowerShell e l’esecuzione di script di logon anticipati permettono di mitigare temporaneamente il problema. La correzione definitiva è in lavorazione, ma le organizzazioni devono affrontare impatti significativi sui processi di provisioning e stabilità operativa, evidenziando la fragilità dei tempi di inizializzazione nella build 24H2.

