Thunderbird 140.0 e Libreboot 25.06: aggiornamenti

di Redazione
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Le nuove versioni di Thunderbird 140.0 e Libreboot 25.06 segnano un passo decisivo nell’evoluzione dei software open source dedicati a utenti avanzati e professionisti dell’IT, con importanti miglioramenti orientati a stabilità, sicurezza e automazione delle attività quotidiane. Questi progetti continuano a distinguersi per la loro attenzione alle esigenze di una community che richiede flessibilità, trasparenza e controllo sulle proprie piattaforme.

Thunderbird 140.0: nuove funzioni e bugfix per la gestione avanzata della posta elettronica

Il client di posta open source Thunderbird introduce nella versione 140.0 alcune novità destinate a ottimizzare la gestione delle comunicazioni e la produttività quotidiana. Le notifiche di posta ora permettono di segnare i messaggi come spam o importanti direttamente dal pop-up, riducendo i tempi di gestione delle caselle più trafficate. L’Account Hub è attivato di default per la configurazione di un secondo account, semplificando la migrazione e la gestione multiutente.

Numerosi bug sono stati risolti: tra i più rilevanti, le anomalie nel salvataggio e applicazione dei template, la sincronizzazione degli archivi IMAP, la selezione e copia dei contenuti List-ID e diversi crash segnalati durante l’uso intensivo, come la copia di cartelle locali su server IMAP e la navigazione tra le cartelle tramite tastiera. Migliorata anche la gestione degli alert di sistema su macOS e il funzionamento delle notifiche email, oltre alla stabilità della visualizzazione in modalità scura e alla gestione degli allegati nelle funzioni di salvataggio e risposta.

La ricerca globale dei messaggi ora indicizza anche i messaggi privi di autore o con più autori, mentre le opzioni di archiviazione sono finalmente indipendenti tra le varie identità configurate. Corretto il malfunzionamento dei feed RSS e delle sottoscrizioni multiple ai calendari di rete. L’interfaccia utente è stata ulteriormente affinata, con una revisione delle icone, dei menù densità/font, della gestione delle estensioni e delle notifiche di errore nei login IMAP.

Thunderbird mantiene la compatibilità con Windows 10 e successivi, macOS 10.15+, e Linux GTK+ 3.14+. Rimane aperta una segnalazione: le password non vengono ricordate nelle configurazioni 32-bit MAPI in assenza di una finestra di composizione.

Libreboot 25.06: sicurezza del boot e automazione nella gestione firmware

Libreboot 25.06 “Luminous Lemon” rappresenta la nuova release stabile del BIOS/UEFI open source dedicato a x86 e ARM, con l’obiettivo di facilitare il controllo completo sull’inizializzazione hardware e sull’avvio dei sistemi Linux e BSD. La release integra e supera quanto introdotto dalla versione 25.04, ora considerata una release candidate rispetto al nuovo ciclo di sviluppo.

Tra le novità più importanti emerge l’aggiunta del supporto a nuovi mainboard come Acer Q45T-AM e Dell Precision T1700 (SFF e MT), ampliando la compatibilità del progetto nelle infrastrutture desktop professionali. Sono state aggiornate le revisioni dei payload GRUB, SeaBIOS, Untitled, flashprog, U-Boot e uefitool, incorporando centinaia di fix upstream. Il payload GRUB, in particolare, riceve 73 patch di sicurezza critiche, con miglioramenti nelle funzionalità di avvio criptato e rimozione delle chiavi LUKS dalla memoria.

Sul fronte della sicurezza operativa, Libreboot disabilita di default l’HyperThreading su ThinkPad T480 e OptiPlex 3050 micro per ridurre il rischio di exploit basati sull’esecuzione speculativa. Il build system lbmk è stato ampiamente rivisto, con caching più efficace dei repository, miglior gestione degli errori, verifica dei checksum, maggiore affidabilità nell’inserimento dei file vendor, e ottimizzazione della randomizzazione MAC per la privacy di rete.

Tra i cambiamenti tecnici più rilevanti figurano la gestione semplificata dei file di configurazione, l’ottimizzazione della procedura di flashing grazie a immagini ROM protette e la possibilità di inserire patch personalizzate a runtime. Migliorata anche la compatibilità con distribuzioni GNU/Linux recenti tramite aggiornamenti delle dipendenze per Debian, Fedora e Arch.

La release dedica particolare attenzione alla prevenzione dei brick durante l’installazione, con procedure di padding delle ROM e controlli più stringenti sui file temporanei, oltre a una robusta documentazione per la preparazione e il flashing. Il focus sul build system ha portato a una significativa riduzione del codice e a una maggiore auditabilità, garantendo una base più solida per il ciclo di sviluppo futuro.

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