Sommario
Debian ha ufficialmente rilasciato la versione stabile 13 Trixie, introducendo il Linux kernel 6.12 LTS e il supporto per GNOME 48, segnando un passo importante nell’evoluzione della distribuzione sia per l’utenza enterprise che per quella individuale. Il nuovo kernel garantisce compatibilità con hardware di ultima generazione, migliora le prestazioni complessive e integra driver ottimizzati per GPU AMD, Intel e NVIDIA, insieme al supporto a tecnologie emergenti come Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4.
Novità principali Debian 13
Tra le principali innovazioni figura APT 3.0 come gestore pacchetti predefinito, più veloce e sicuro, insieme al supporto ufficiale per l’architettura RISC-V 64-bit, che apre scenari interessanti nel settore embedded e server. Debian introduce anche il passaggio a 64-bit time_t ABI, risolvendo il problema delle date oltre il 2038, e integra HTTP Boot per installazioni più rapide in rete. Migliorano la sicurezza e la stabilità grazie all’hardening contro attacchi ROP e COP/JOP su AMD64 e ARM64, mentre systemd aggiunge il comando run0 per l’escalation di privilegi usando la password utente.
Dal lato desktop, Debian 13 offre immagini live con ambienti aggiornati: KDE Plasma 6.3 per la produttività, GNOME 48 con nuove applicazioni come Console e Loupe, Xfce 4.20 per sistemi leggeri, Cinnamon 6.4, LXQt 2.1, MATE 1.26.1 e LXDE 13. Sul fronte software, cURL integra il supporto a HTTP/3 e il nuovo wcurl, mentre Hunspell utilizza dizionari binari BDIC per una correzione ortografica più efficiente. La distribuzione prosegue inoltre verso build riproducibili byte-for-byte, rafforzando la trasparenza e la verificabilità dei pacchetti.
Il rilascio, avvenuto il 10 agosto 2025, garantisce aggiornamenti di sicurezza e manutenzione fino a giugno 2030. Gli utenti possono scaricare le ISO ufficiali da cdimage.debian.org e seguire le guide di aggiornamento per una transizione sicura da Debian 12 Bookworm, che includono la conversione delle fonti APT al formato deb822, la rimozione di pacchetti obsoleti e l’attivazione del repository non-free-firmware. Debian consolida così la sua reputazione di distribuzione affidabile, sicura e versatile, capace di adattarsi tanto a server mission-critical quanto a postazioni desktop di uso quotidiano.
Attenzione agli ambienti virtuali
Purtroppo è più comune di quanto sembri, anche passando da Debian 12 “Bookworm” a Debian 13 “Trixie” (sempre stable) possono rompersi ambienti e VM. Non è tanto “colpa” della stable in sé, quanto del fatto che un upgrade di release tocca pacchetti di sistema critici e le VM/venv spesso dipendono da librerie native che cambiano ABI o posizione.
Ecco le cause più frequenti:
1. Cambio di versione di librerie di sistema
Molti software — soprattutto Python, PHP, Java, e programmi C/C++ — linkano librerie native (libssl
, libstdc++
, libc
, libz
ecc.).
Quando Debian aggiorna a una nuova major, queste librerie:
- cambiano versione (es.
libssl3
→libssl4
) - cambiano API/ABI
Se il programma o il virtualenv era stato creato con la vecchia versione, smette di funzionare.
2. Reset dei moduli del kernel
Se usi macchine virtuali con VirtualBox, VMware o KVM, il passaggio a un kernel nuovo spesso rompe:
- i moduli kernel (vboxdrv, vmmon, ecc.) che vanno ricompilati
- il supporto hardware accelerato (VT-x/AMD-V)
- la compatibilità con guest additions
3. Virtualenv Python non più compatibili
Il tuo caso con pandas
e transformers
è proprio questo:
- Un venv creato con Python 3.x di Debian 12 si lega a librerie del sistema operativo (header
.so
, pacchettidistutils
/setuptools
) - Dopo l’upgrade, Python è stato aggiornato (es. da 3.11 a 3.12)
- I binari
.so
compilati per la vecchia versione di Python non sono più caricabili → ambiente “rotto” finché non reinstalli i pacchetti
4. Pacchetti deprecati o rimossi
Alcuni pacchetti semplicemente non esistono più in Debian 13, o sono stati rinominati.
Ad esempio:
python3-distutils
in alcune release non è più installato di default- Alcuni meta-pacchetti di sviluppo sono stati sostituiti da altri
5. Configurazioni sovrascritte
Durante il apt full-upgrade
Debian ti chiede se sovrascrivere i file di configurazione. Se per sbaglio confermi, puoi perdere configurazioni fondamentali (ad esempio in /etc/network/interfaces
, /etc/fstab
, ecc.) e le VM non si avviano più correttamente.
Come prevenire la prossima volta:
- Prima di un major upgrade, spegni le VM e fai backup delle cartelle
.vbox
o.qcow2
. - Ricompila i moduli del kernel subito dopo l’upgrade (
sudo apt install --reinstall virtualbox-dkms
o simili). - Ricrea i virtualenv Python dopo un salto di versione.
- Tieni un
requirements.txt
per reinstallare velocemente le dipendenze. - Testa la procedura prima in una macchina di staging o snapshot.
Queste buone pratiche potrebbero essere utili per aiutarvi a prevenire diversi problemi che potrebbero richiedervi tempo, tanto, per ripristinare il sistema operativo nel suo funzionamento a regime come nella versione precedente. Matrice Digitale consiglia Debian come distro sicura ed affidabile e come valida alternativa a sistemi operativi Windows, soprattutto per coloro che vogliono conservare i vecchi pc o portatili e saranno costretti a cambiare macchine e dispositivi ancora validi con il passaggio obbligato a Windows 11.