Nvidia guida la rivoluzione AI con OpenAI e Canada

di Maria Silvano
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Nvidia consolida la sua posizione di leader globale nell’innovazione tecnologica con un accordo da 91,7 miliardi di euro con OpenAI e un investimento strategico in Canada, superando Apple in valore di mercato. La compagnia californiana punta a dispiegare dieci gigawatt di sistemi AI, avviando un salto di scala senza precedenti. In parallelo, la collaborazione con il governo canadese e con TELUS porta alla nascita della prima fabbrica di AI sovrana a Rimouski, interamente alimentata da energia rinnovabile. Con una capitalizzazione di 3,98 trilioni di euro, Nvidia si colloca davanti a Microsoft e Apple, ridefinendo gli equilibri tecnologici globali. La piattaforma Vera Rubin, che entrerà in funzione dal 2026, segna l’avvio di una nuova era di supercalcolo, mentre il modello di leasing delle GPU riduce i costi per OpenAI e inaugura un’inedita forma di ingegneria finanziaria. Queste mosse consolidano l’ascesa di Nvidia come motore della rivoluzione dell’intelligenza artificiale.

Partnership decennale con OpenAI e salto di scala

La collaborazione tra Nvidia e OpenAI inizia nel 2016, quando Jensen Huang consegna il primo sistema DGX a San Francisco. Quel supercomputer aveva una potenza un miliardo di volte inferiore rispetto alle infrastrutture attuali. Da quel momento, la crescita è stata continua: dal lancio di ChatGPT nel 2022, fino ai 700 milioni di utenti settimanali raggiunti oggi. Secondo Sam Altman, solo Nvidia è in grado di scalare a questa velocità, creando fabbriche digitali composte da milioni di GPU. L’investimento da 91,7 miliardi di euro finanzia il dispiegamento progressivo dei dieci gigawatt, con il primo gigawatt attivo grazie alla piattaforma Vera Rubin nella seconda metà del 2026. Greg Brockman sottolinea che la nuova capacità consente di affrontare sfide cruciali come la ricerca sul cancro o l’istruzione gratuita. Huang parla del più grande progetto infrastrutturale AI della storia, un balzo nella frontiera intellettuale con la riduzione dei costi per unità di intelligenza.

Il leasing delle GPU come innovazione finanziaria

Per sostenere questa espansione, OpenAI sceglie il leasing delle GPU Nvidia invece degli acquisti diretti. Questa soluzione permette una riduzione dei costi hardware del 10-15% in cinque anni e trasferisce a Nvidia il rischio del deprezzamento tecnologico. La società californiana crea veicoli finanziari che usano i chip come collaterale, mentre OpenAI acquisisce la proprietà dei sistemi con pagamenti dilazionati. Diversamente dal noleggio dei cloud provider, questo modello consente la costruzione di data center personalizzati senza immobilizzare capitale. Alcuni osservatori lo interpretano come un modo per rafforzare la posizione dominante di Nvidia, altri lo vedono come un passo obbligato per supportare il dispiegamento dei dieci gigawatt pianificati. Il leasing diventa quindi un elemento strategico tanto quanto le stesse GPU.

Nvidia sorpassa Apple e diventa leader di mercato

Con una capitalizzazione di 3,98 trilioni di euro, Nvidia diventa la compagnia più preziosa degli Stati Uniti, superando Microsoft (3,48 trilioni) e Apple (3,47 trilioni). Alphabet resta più indietro a 2,81 trilioni. Dopo un rialzo del 4% dovuto all’annuncio con OpenAI, il titolo Nvidia ha subito un calo del 2,82%, chiudendo a 163,7 euro. Nell’ultimo anno, le azioni hanno guadagnato il 47%, contro il 55% di Alphabet, il 18,7% di Microsoft e il 12% di Apple. La crescita è sostenuta dal ruolo di Nvidia come bellwether dell’intelligenza artificiale, grazie a GPU progettate per elaborazioni parallele, molto più efficienti dei tradizionali processori sequenziali. La piattaforma Vera Rubin, successore dell’architettura Blackwell, diventa il cuore dei nuovi data center, rafforzando l’identità dell’azienda come pioniere del supercalcolo AI.

Canada e la sfida della sovranità digitale

Il Canada punta sulla sovranità AI con un progetto unico al mondo: la fabbrica di Rimouski, sviluppata da TELUS con il supporto di Nvidia e HPE, interamente alimentata da 99% di energia rinnovabile. Questa infrastruttura garantisce la residenza totale dei dati sul territorio nazionale e serve aziende come OpenText, Accenture e League, con applicazioni che spaziano dalla sanità alla finanza. Evan Solomon, ministro per AI e innovazione digitale, definisce l’intelligenza artificiale come la polizza assicurativa del futuro, sottolineando l’importanza di possedere strumenti e regole proprie. Kari Briski di Nvidia afferma che l’AI non può essere esternalizzata, ma deve riflettere i valori culturali locali. Durante l’evento All In Canada AI Ecosystem, figure di spicco come Yoshua Bengio hanno ribadito il ruolo del Paese come hub globale, con RBC Capital Markets che sfrutta i software Nvidia per sviluppare agenti AI destinati ai mercati finanziari. Il Canada si posiziona così tra i protagonisti della nuova geopolitica dell’intelligenza artificiale.

Un dominio tecnologico globale

Le mosse di Nvidia dimostrano come l’azienda stia guidando la trasformazione dell’economia digitale. L’accordo con OpenAI, il modello innovativo di leasing delle GPU e la nascita della fabbrica AI sovrana canadese rappresentano tre pilastri di una strategia che va oltre il semplice business. La piattaforma Vera Rubin definisce la prossima generazione di supercalcolo, mentre la crescita azionaria sancisce il sorpasso su Apple. Nvidia non solo fornisce l’infrastruttura tecnologica, ma plasma la dimensione economica e politica dell’AI, diventando un attore centrale della nuova rivoluzione industriale.