Il calcolo quantistico segna un nuovo traguardo grazie al California Institute of Technology, che il 24 settembre 2025 ha annunciato la creazione di un array di 6100 qubit, stabilendo un record mondiale. L’impresa dimostra la capacità di integrare migliaia di unità quantistiche in un unico sistema, superando i limiti tecnici precedenti e aprendo prospettive per applicazioni in chimica, fisica e crittografia. L’immagine diffusa mostra migliaia di punti bianchi su sfondo nero, simbolo visivo della disposizione dei qubit all’interno della struttura circolare.
Cosa leggere
Il record del team Caltech
L’array di 6100 qubit rappresenta il più grande mai realizzato. I ricercatori del Caltech hanno sviluppato nuove tecniche di integrazione e calibrazione per mantenere la coerenza quantistica, investendo risorse significative e collaborando internamente per garantire la stabilità del sistema. Questo risultato consolida la posizione dell’istituto come leader globale nella ricerca quantistica, attirando l’attenzione della comunità scientifica internazionale.
Descrizione dell’array quantistico

La struttura si presenta come un cerchio nero punteggiato da migliaia di qubit attivi, rappresentati da punti bianchi. Questa configurazione circolare consente di ottimizzare le connessioni tra gli elementi e migliorare l’efficienza complessiva. I ricercatori hanno progettato l’array per massimizzare precisione e scalabilità, dimostrando che è possibile superare la soglia dei 6000 qubit e aprendo la strada ad architetture ancora più ampie.
Impatto sul calcolo quantistico
L’array sviluppato dal Caltech può accelerare simulazioni complesse, supportare algoritmi quantistici avanzati e contribuire alla ricerca di nuovi materiali. Le sue potenzialità includono progressi nella chimica quantistica, nella scienza dei materiali e nella crittografia post-quantum. L’impresa stabilisce un nuovo standard industriale e ispira altri centri di ricerca e startup a investire in sistemi di grande scala.
Contesto e prospettive future

Caltech ha alle spalle decenni di ricerca nel settore quantistico e questo record rappresenta il culmine di sviluppi progressivi. Gli studiosi intendono ora migliorare la coerenza dei qubit, ridurre gli errori e puntare a sistemi ancora più vasti. Le prospettive future includono l’integrazione con architetture ibride classico-quantistiche e l’applicazione a problemi scientifici e industriali finora irrisolvibili. Il record dei 6100 qubit non è solo un traguardo simbolico, ma un passo concreto verso la scalabilità del calcolo quantistico. Le sfide future riguarderanno la stabilità, la gestione degli errori e l’efficienza energetica, ma il risultato del Caltech segna una pietra miliare che ridefinisce i limiti della ricerca scientifica globale.