Bieta Technology: il fronte tecnologico che sostiene l’apparato cyber del MSS cinese

di Livio Varriale
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Un nuovo rapporto di Recorded Future svela come Bieta Technology, ufficialmente registrata come istituto di ricerca sulle comunicazioni e la sicurezza informatica, operi in realtà come fronte tecnico del Ministero della Sicurezza di Stato (MSS) della Repubblica Popolare Cinese. L’organizzazione, attiva sin dal 1983, svolge un ruolo cruciale nello sviluppo di strumenti per intelligence, controspionaggio e cyber operations, integrando tecnologie di steganografia, criptografia e simulazione militare. Attraverso la sua sussidiaria Beijing Sanxin Times Technology (CIII), Bieta commercializza prodotti di sicurezza, interferenza e forensics, consolidando un ecosistema operativo che unisce ricerca accademica, industria tecnologica e intelligence statale.

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Secondo Recorded Future, Bieta funge da struttura pubblica di copertura per il MSS, fornendo soluzioni tecnologiche e formazione a personale interno e partner industriali. L’istituto si concentra su aree sensibili come steganografia per comunicazioni covert, rilevamento di malware steganografici e analisi forense di rete. Importa regolarmente tecnologie occidentali — dagli Stati Uniti, dal Giappone e dall’Europa — per potenziare i propri laboratori di simulazione e test di penetrazione. Queste attività, pur formalmente accademiche, rafforzano la capacità della Cina di condurre operazioni di spionaggio digitale e difesa attiva. Bieta riceve fondi governativi diretti, collabora con l’Università delle Relazioni Internazionali (UIR) — istituzione nota per i legami con il MSS — e mantiene relazioni operative con CNITSEC, altro braccio tecnico del ministero. Le sue ricerche, presentate in conferenze internazionali IEEE, vengono spesso co-firmate da studiosi stranieri, creando un canale di trasferimento tecnologico e know-how che alimenta l’ecosistema di sicurezza cinese.

Struttura e organizzazione di Bieta Technology

Fondata negli anni ’80 e formalizzata entro il 1990, Bieta Technology ha sede a Pechino, a poca distanza dal quartier generale del MSS. È composta da laboratori dedicati alla comunicazione sicura, ai circuiti integrati e alla sicurezza multimediale, supportati da un centro di test per reti e componenti elettronici. La società controllata CIII (Beijing Sanxin Times Technology), creata nel 1994, agisce come braccio commerciale per la distribuzione di prodotti destinati a enti governativi, militari e forze di sicurezza.
Tra le sue principali attività figurano software di comunicazione sicura, sistemi di analisi wireless, strumenti per indagini forensi e dispositivi per l’interferenza dei segnali. Alcuni dei suoi prodotti includono valigette anti-registrazione, kit di rilevamento di cellulari attivi e sistemi di isolamento acustico e radiofrequenza per sedi governative. Questi dispositivi, formalmente destinati alla “protezione delle informazioni riservate”, trovano uso operativo nelle attività di controspionaggio e sorveglianza tecnica del MSS.

Legami diretti con il Ministero della Sicurezza di Stato

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Le connessioni con il Ministero della Sicurezza di Stato risultano inequivocabili. Quattro figure chiave di Bieta — Wu Shizhong, He Dequan, You Xingang e Zhou Linna — hanno ricoperto ruoli di rilievo all’interno di CNITSEC e dell’università subordinata al MSS.

  • Wu Shizhong ha diretto il bureau tecnologico del MSS e guidato CNITSEC tra il 2005 e il 2013.
  • He Dequan, ingegnere senior in Bieta dal 1983, ha ricevuto il premio ministeriale MSS nel 1989.
  • You Xingang, direttore generale di Bieta dal 2008 al 2023, ha collaborato direttamente con CNITSEC e cofirmato ricerche con università occidentali.
  • Zhou Linna, attiva in Bieta fino al 2017, insegna oggi presso la UIR, mantenendo il legame con la struttura ministeriale.

Queste biografie mostrano come Bieta e CNITSEC operino in simbiosi organizzativa, condividendo personale, risorse e obiettivi di ricerca, nel quadro di una rete più ampia che include università, aziende di stato e centri di simulazione militare.

Ricerche su steganografia e applicazioni operative

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Oltre il 45% delle pubblicazioni accademiche di Bieta riguarda la steganografia, tecnica che consente di nascondere messaggi o dati all’interno di file apparentemente innocui come immagini, audio o documenti. Questa disciplina è essenziale per le comunicazioni coperte (COVCOM) e per il command-and-control malware utilizzato da gruppi APT (Advanced Persistent Threat). Le ricerche di Bieta spaziano dal text hiding all’image embedding e includono studi sull’uso di GAN (Generative Adversarial Networks) per generare contenuti steganografici difficili da rilevare. Alcuni progetti sono condotti insieme a intern dell’Università delle Relazioni Internazionali, creando una pipeline di talenti per l’intelligence cinese.


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Note aggiuntive
Dispositivo di protezione delle informazioni del computer portatileDispositivo di protezione del segnale del computer desktop (mostrato a destra)media 1ef36d6df425599da0c068188f55623b97b18ecebQuesti dispositivi sono stati sviluppati da CIII o BIETA. Una versione precedente del dispositivo (mostrata a sinistra) è stata certificata dal CNITSEC nel 2001.Questi dispositivi proteggono dal furto e dalla fuga di informazioni interferendo con i segnali emessi da un computer portatile o desktop.
Kit di ispezione per la sicurezza ambientalemedia 186e0232794833169d57c7c0b42b71d42662d8e13Il kit comprende un rilevatore di immagini termiche a infrarossi, un sistema di analisi e allarme ambientale wireless, un rilevatore di contro-sorveglianza portatile e un rilevatore di telecamere per “l’esame di sicurezza di luoghi generalmente riservati”.
Strumento di ispezione a raggi X portatile 3Dmedia 12e346fb6640dce4e5391f991793124fa072b5bc5
Sistema di posizionamento dei telefoni cellulari per grandi eventimedia 1d326b8693ba671196c9bf3f2043502d69fe0abccUna soluzione di sicurezza per identificare, monitorare, posizionare e bloccare i telefoni cellulari all’interno di grandi spazi (ad esempio all’interno di una sala conferenze o di un edificio), inclusa la possibilità di catturare messaggi di testo e chiamate dai telefoni controllati.
Valigetta per interferenze di registrazionemedia 1df13135b3110a70546bda8e3aff9b63634d4c02b

I prodotti commerciali derivati, registrati dalla CIII, comprendono software di rilevamento e toolkit forensi utilizzati per indagini digitali e sicurezza delle comunicazioni governative. Recorded Future rileva come molti APT cinesi, inclusi APT1, APT15 e APT40, abbiano adottato tecniche di steganografia compatibili con tool sviluppati da Bieta, suggerendo una trasferenza diretta di competenze.

Importazioni e trasferimento tecnologico

Un capitolo rilevante del rapporto riguarda le importazioni di tecnologia occidentale da parte di Bieta e della sua sussidiaria. Le aziende hanno acquistato software come StegoHunt di WetStone Technologies, strumenti di simulazione QualNet ed EXata, e suite per il test di reti come IxChariot e BreakingPoint. Questi tool, destinati formalmente a ricerca e sviluppo, sono stati riutilizzati per scopi di simulazione militare e test di penetrazione da parte di entità collegate al MSS e all’Esercito Popolare di Liberazione (PLA). Bieta ha inoltre investito in macchinari di produzione elettronica provenienti da USA e Giappone, impiegati nei propri laboratori per circuiti e comunicazioni wireless. Questa integrazione di componenti esteri consente al MSS di modernizzare le capacità di cyber warfare e di addestramento tecnico con standard internazionali.

Ruolo strategico e impatti geopolitici

Bieta rappresenta oggi una cerniera tra ricerca civile e intelligence militare cinese, fungendo da catalizzatore per il trasferimento tecnologico e la diffusione di know-how cyber. L’organizzazione rafforza la rete industriale del MSS, insieme a istituzioni come CNITSEC, NSFocus e università subordinate.
La sua attività contribuisce alla modernizzazione dell’apparato di sicurezza nazionale cinese e amplia le capacità di sorveglianza e penetrazione informatica del Paese. Secondo Recorded Future, la struttura di Bieta potrebbe essere collegata agli ex 13° e 9° bureau del MSS, entrambi storicamente responsabili delle operazioni di cyber intelligence.

Implicazioni per governi e imprese estere

Le scoperte su Bieta evidenziano i rischi del trasferimento tecnologico verso entità collegate al MSS. Autorità occidentali di controllo export e imprese high-tech vengono invitate a rafforzare le misure di due diligence sui partner cinesi, specialmente in ambiti legati a sicurezza, comunicazioni o elaborazione dei dati. Le collaborazioni accademiche, le pubblicazioni condivise e la partecipazione a conferenze internazionali possono rappresentare vettori di fuga informativa non intenzionale.
Il rapporto suggerisce una maggiore vigilanza industriale e diplomatica, poiché Bieta agisce come nodo intermedio per la raccolta di tecnologie dual-use e la loro integrazione nei programmi di sicurezza nazionale.

Prospettive future

Con l’aumento delle tensioni geopolitiche e la crescente sorveglianza sulle esportazioni tecnologiche, Bieta e le sue affiliate potrebbero spostare parte delle attività verso canali accademici e joint venture di ricerca per eludere restrizioni. Recorded Future prevede che l’organizzazione continuerà a svolgere un ruolo centrale nell’ecosistema cyber del MSS, rafforzando la cooperazione tra imprese statali, università e laboratori di sicurezza. Le indagini in corso mostrano come la crescente integrazione tra settore privato e intelligence cinese rappresenti una sfida sistemica per le politiche di sicurezza occidentali e per la protezione delle tecnologie critiche.