Apple accelera i lavori sul suo primo iPhone pieghevole e sugli occhiali smart con funzioni ibride tra realtà aumentata e wearable quotidiano, mentre aggiorna la linea AirPods con il nuovo chip H3 per un audio di qualità superiore. La strategia conferma la volontà di Cupertino di espandere il proprio ecosistema oltre i confini tradizionali, unendo design, AI e integrazione hardware-software in prodotti destinati a ridefinire il mercato.
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L’iPhone foldable più economico del previsto
Il progetto del primo iPhone pieghevole entra in una fase di maturazione decisiva, con Apple concentrata sull’ottimizzazione della cerniera flessibile, vero cuore meccanico del dispositivo. Grazie a una collaborazione tra Foxconn e Shin Zu Shing, i costi di produzione della cerniera sono scesi a una media compresa tra 64 e 73 euro, ben al di sotto delle stime iniziali che oscillavano tra 92 e 110 euro. La scelta dei materiali bilancia resistenza e leggerezza: acciaio inossidabile e Liquid Metal per i punti di stress, alluminio e titanio per le cornici esterne, in linea con la filosofia costruttiva dell’attuale iPhone Air. Il design sottile, privo di elementi sporgenti, dovrebbe mantenere la tipica estetica Apple, puntando su durabilità, ergonomia e fluidità visiva.

La produzione inizia nel 2026 con Foxconn in prima linea per il 65% degli ordini, mentre Amphenol coprirà il resto. A partire dal 2027 entrerà anche Luxshare-ICT, una mossa che aumenterà la competizione interna e ridurrà ulteriormente i costi. Il lancio è previsto per l’autunno 2026, insieme a iPhone Air 2, iPhone 18 Pro e Pro Max, con un prezzo più aggressivo rispetto ai foldable rivali di Samsung e Huawei. Il dispositivo mira a un pubblico ampio, con un posizionamento accessibile ma premium, pensato per chi cerca la flessibilità di uno schermo pieghevole senza rinunciare alla qualità Apple. Secondo indiscrezioni, l’interfaccia sarà influenzata da visionOS, con funzioni multitasking e passaggio fluido tra modalità smartphone e tablet.
Gli occhiali smart: due modalità operative e visione ibrida
Parallelamente, Apple sviluppa i suoi occhiali smart, concepiti come un ponte tra l’esperienza del Vision Pro e quella dei dispositivi mobili. Il design minimalista ricorda normali occhiali da vista, ma integra altoparlanti invisibili, fotocamere miniaturizzate e microfoni direzionali per l’interazione vocale. Il dispositivo opererà in due modalità distinte. Collegato a un Mac, attiverà una versione completa di visionOS, consentendo interazioni avanzate con finestre, documenti e app immersive. Connesso a un iPhone, invece, passerà a una modalità leggera, ottimizzata per mobilità e durata della batteria. Questa dualità offrirà un equilibrio tra produttività e uso quotidiano, un approccio ibrido che nessun competitor ha ancora pienamente realizzato. La prima generazione, prevista tra fine 2026 e 2027, non includerà display integrati nelle lenti, ma punterà su AI contestuale e funzioni salute, come il monitoraggio posturale e la registrazione di parametri visivi. La seconda generazione, attesa entro il 2028, introdurrà display in-lens per esperienze AR più complete, posizionandosi in diretta concorrenza con i Meta Ray-Ban. Apple concentra gli sforzi sull’integrazione con l’ecosistema: gli occhiali comunicheranno con Vision Pro, iPhone e Apple Watch, sincronizzando notifiche, musica e attività fitness. I dati resteranno elaborati in locale, preservando la privacy — un punto su cui l’azienda intende differenziarsi dai rivali del settore.
AirPods con chip H3 e nuova architettura audio
Sul fronte audio, Apple prepara il rinnovamento della sua linea AirPods con l’introduzione del chip H3, progettato per migliorare la qualità sonora e ridurre la latenza nelle chiamate e nel gaming mobile. La prima implementazione avverrà sui nuovi AirPods Pro, attesi nel 2026, con sensori a infrarossi miniaturizzati in grado di riconoscere gesture e movimenti della testa. Le gesture in aria permetteranno di cambiare brano o rispondere a una chiamata senza toccare l’auricolare, mentre l’integrazione con Vision Pro aprirà scenari di controllo gestuale esteso tra dispositivi. Due versioni di AirPods 5 offriranno scelte di prezzo diverse, ma senza funzioni di monitoraggio cardiaco, riservate ai modelli più avanzati.

Il 2027 vedrà l’arrivo di una versione leggera degli AirPods Max, con scocca in materiali compositi per ridurre il peso, mantenendo però l’audio ad alta fedeltà e la cancellazione attiva del rumore. L’intera linea sarà compatibile con i nuovi codec Apple Lossless Wireless, pensati per sfruttare al massimo la banda ultrarapida del Bluetooth 6E. Il chip H3 segna un’evoluzione chiave per l’audio Apple: latenza minima, maggiore stabilità di connessione e intelligenza adattiva, capace di regolare automaticamente il bilanciamento del suono in base all’ambiente.
Dal pieghevole alla realtà aumentata
Le tre linee di prodotto — iPhone pieghevole, occhiali smart e AirPods H3 — rappresentano una traiettoria coerente nella visione di Apple verso un ecosistema indossabile interconnesso, dove ogni dispositivo dialoga con l’altro per creare un’esperienza immersiva. L’iPhone pieghevole introduce un nuovo linguaggio di design e produttività mobile, gli occhiali espandono la realtà aumentata nella vita quotidiana, e gli AirPods diventano un’interfaccia sensoriale evoluta. Tutti e tre convergono su un punto: l’intelligenza contestuale, cioè la capacità dei dispositivi di adattarsi in tempo reale al comportamento dell’utente. Con questi sviluppi, Apple punta a consolidare la propria posizione in un mercato sempre più competitivo, dove la fusione tra wearable, AI e realtà aumentata segnerà la prossima rivoluzione tecnologica.