Apple inaugura una nuova fase per la propria linea di prodotti professionali e immersivi, introducendo il chip M5 su Vision Pro, MacBook Pro e iPad Pro. L’azienda di Cupertino punta a rafforzare la sinergia tra hardware e intelligenza artificiale, migliorando prestazioni, efficienza energetica e capacità neurali su tutta la gamma. Contestualmente, Apple prepara una serie di aggiornamenti software, tra cui iOS 26, che introduce funzioni basate su Apple Intelligence, sicurezza avanzata e nuove modalità di interazione con Siri.
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Vision Pro con chip M5 e nuovo Developer Strap
Il nuovo Vision Pro M5 rappresenta la più importante evoluzione dell’headset dalla sua introduzione nel 2024. Apple integra il chip M5 con CPU e GPU a 10 core, un Neural Engine a 16 core e RAM unificata da 16 GB, offrendo prestazioni superiori e un consumo energetico ottimizzato. Il visore mantiene il prezzo di 3.209 euro ma introduce migliorie sostanziali sul piano del comfort e dell’esperienza visiva, grazie alla nuova Dual Knit Band, progettata per una maggiore traspirabilità e stabilità durante sessioni prolungate.

Il pannello supporta una frequenza di 120 Hz, che riduce il motion blur e rende l’esperienza visiva più fluida sia in applicazioni immersive che in contesti professionali. Apple ha aggiornato anche il Developer Strap, disponibile dal 22 ottobre 2025, un accessorio opzionale dedicato agli sviluppatori per diagnosticare e testare applicazioni in ambiente AR/VR. Il nuovo strap, venduto a 274 euro, supporta la connessione USB-C e potrebbe integrare un’interfaccia Thunderbolt per garantire velocità di trasferimento superiori a quelle della versione originale, limitata a 480 Mbps. Vision Pro M5 offre maggiore autonomia rispetto al modello con chip M2 e amplia le potenzialità di sviluppo per l’ecosistema VisionOS, consolidando la posizione di Apple nel mercato dei visori professionali e delle piattaforme immersive.
iPad Pro M5: prestazioni AI e connettività di nuova generazione
Apple rinnova anche il iPad Pro con il chip M5, segnando un salto prestazionale notevole. La CPU a 10 core con quattro performance core e la nuova GPU con acceleratore neurale portano un incremento del 350% nelle prestazioni AI rispetto alla generazione precedente. Il dispositivo introduce ray-tracing di terza generazione, supporto a display esterni fino a 120 Hz con Adaptive Sync, e nuove soluzioni per la connettività: il chip C1X garantisce velocità cellulare superiore del 50%, mentre il modulo N1 aggiunge compatibilità con Wi-Fi 7 e Bluetooth 6.

Apple ha potenziato il sistema di archiviazione con SSD due volte più veloci, disponibile fino a 4 TB, e una RAM di base da 12 GB, espandibile a 16 GB sui modelli con storage superiore. Migliorata anche la gestione energetica: la ricarica rapida raggiunge il 50% in 30 minuti per la versione da 11 pollici e in 35 minuti per quella da 13. L’iPad Pro M5 introduce inoltre una luminosità minima di 1 nit, pensata per l’uso in ambienti professionali con controllo totale dell’illuminazione. Con queste specifiche, Apple consolida l’iPad Pro come strumento centrale per la creazione di contenuti, l’analisi dati e lo sviluppo di applicazioni AI.
MacBook Pro M5: benchmark da record e sostenibilità
Il nuovo MacBook Pro da 14 pollici con chip M5 segna un’evoluzione significativa nelle performance: secondo i test Geekbench 6, raggiunge 4263 punti in single-core e 17.862 in multi-core, superando del 20% le prestazioni del chip M4. Il dispositivo offre RAM unificata fino a 32 GB e opzioni di archiviazione fino a 4 TB, con SSD più rapidi e maggiore efficienza termica. Apple ha inoltre deciso di escludere il caricabatterie da 70 W nei mercati europei e nel Regno Unito per ridurre i rifiuti elettronici, includendo nella confezione soltanto il cavo MagSafe 3. La mossa si inserisce nella strategia di sostenibilità ambientale dell’azienda, che prevede una progressiva riduzione degli accessori fisici e l’uso di materiali riciclati.

Il MacBook Pro M5 mantiene il design precedente ma migliora l’autonomia e la dissipazione termica, garantendo prestazioni di picco costanti anche durante rendering o compilazioni prolungate. Apple prevede inoltre l’introduzione delle versioni M5 Pro e M5 Max all’inizio del 2026, ampliando ulteriormente la gamma per professionisti del video editing e dello sviluppo software.
iOS 26: intelligenza, identità digitale e connettività evoluta
Parallelamente al rinnovamento hardware, Apple prepara il rollout di iOS 26, che introduce novità mirate a sicurezza, intelligenza e integrazione. La versione iOS 26.0.2, in arrivo entro fine ottobre, corregge bug e vulnerabilità segnalate dopo il lancio della release principale. L’aggiornamento iOS 26.1 attiverà Apple Intelligence, espandendo la funzione Live Translation su AirPods con supporto a nuove lingue e contesti, oltre a integrare miglioramenti per app come Music, Calendar e Notes. In arrivo anche iOS 26.2, che abiliterà il passaporto digitale su Wallet per l’identificazione negli aeroporti statunitensi, insieme al supporto RCS con crittografia end-to-end per messaggi più sicuri e interoperabili. La versione iOS 26.3 introdurrà Siri personalizzata, capace di comprendere il contesto delle app in uso e adattarsi alle abitudini dell’utente, mentre iOS 26.4 porterà nuove emoji Unicode 17.0 e un sistema di meteo satellitare in grado di fornire previsioni offline. Queste funzioni completano un ciclo di aggiornamenti che porterà l’intero ecosistema Apple verso una esperienza integrata di intelligenza contestuale e privacy avanzata.
Una nuova generazione di potenza e intelligenza
Con l’introduzione del chip M5 e gli aggiornamenti a Vision Pro, MacBook Pro e iPad Pro, Apple conferma la volontà di mantenere il proprio vantaggio competitivo nel mercato premium, integrando AI, potenza di calcolo e sostenibilità in un unico sistema coerente. Il 2025 segna quindi un punto di svolta: hardware più efficiente, software più intelligente e un ecosistema sempre più interconnesso, pronto a guidare la prossima evoluzione della computazione immersiva e neurale.