Un grave guasto ai server AWS ha provocato interruzioni diffuse in tutto il mondo, bloccando servizi chiave come Amazon.com, Prime Video, Perplexity AI, Fortnite, Canva, Udemy e Coursera, con ripercussioni estese anche su piattaforme finanziarie, educative e di intrattenimento. L’incidente, localizzato nella regione US-EAST-1, ha causato errori elevati e latenze anomale, evidenziando ancora una volta la dipendenza globale dalle infrastrutture cloud e la fragilità dei servizi digitali centralizzati. AWS ha confermato il problema tramite la Health Dashboard ufficiale, segnalando malfunzionamenti multipli che hanno reso impossibile la creazione di nuovi casi di supporto e compromesso l’operatività di API fondamentali. L’azienda ha parlato di una “situazione in evoluzione” e ha attivato squadre di emergenza per identificare la causa principale e ripristinare i servizi.
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Impatto globale e servizi colpiti
Il blackout, iniziato nella tarda mattinata del 20 ottobre 2025, ha colpito milioni di utenti in Stati Uniti ed Europa, paralizzando temporaneamente alcuni dei servizi digitali più utilizzati al mondo. Amazon.com ha registrato interruzioni nella connettività e negli acquisti online, mentre Prime Video ha subito un blocco totale dello streaming. Perplexity AI, la piattaforma di ricerca conversazionale, è rimasta offline per diverse ore, confermando su X che “il downtime è dovuto a un’interruzione AWS su larga scala”.
Il popolare videogioco Fortnite ha riportato problemi di login globali, impedendo l’accesso agli account ma senza influenzare il gameplay per gli utenti già connessi. Epic Games ha aggiornato costantemente la situazione via social, raccogliendo migliaia di segnalazioni da giocatori che chiedevano compensazioni in V-Bucks. Anche Canva ha subito un malfunzionamento importante: numerosi utenti hanno segnalato errori durante l’editing e il caricamento dei progetti, con un messaggio di errore persistente che impediva l’accesso ai file salvati. L’azienda australiana ha confermato il problema, comunicando che “i team tecnici stanno lavorando per un ripristino completo”. Il sito DownDetector ha registrato picchi di segnalazioni senza precedenti, con oltre 15 servizi principali impattati contemporaneamente. Oltre alle piattaforme già citate, risultano colpite Snapchat, Venmo, Hulu, Disney+, Reddit, Substack, Goodreads, McDonald’s app, Crunchyroll, Coinbase, Robinhood, New York Times, Life360 e Duolingo, a testimonianza dell’effetto a catena che un singolo guasto AWS può produrre sull’intero ecosistema digitale.
La risposta di AWS e la gestione dell’incidente
AWS ha riconosciuto la gravità dell’evento in una nota ufficiale, specificando che il problema riguarda la regione US-EAST-1, una delle più trafficate e cruciali per i servizi globali. La compagnia ha dichiarato di aver riscontrato “aumenti di errori e latenze in più servizi interni e pubblici”, assicurando che “le squadre di ingegneria sono impegnate nella mitigazione attiva e nell’identificazione della root cause”. Sebbene AWS non abbia fornito una timeline precisa per il ripristino completo, la Health Dashboard ha mostrato aggiornamenti in tempo reale, confermando che l’azienda ha isolato parzialmente il problema e avviato un piano di ridondanza emergenziale per deviare parte del traffico verso regioni alternative. Fonti interne indicano che le difficoltà potrebbero essere legate a una anomalia nei sistemi di rete interregionale o a un malfunzionamento del servizio di bilanciamento interno (Elastic Load Balancing), componenti centrali dell’infrastruttura AWS. Tuttavia, l’azienda ha escluso qualsiasi ipotesi di attacco informatico o violazione di sicurezza, concentrando l’indagine su problemi infrastrutturali e configurazioni errate.
Aggiornamenti e comunicazioni dalle aziende coinvolte

Le aziende colpite hanno reagito rapidamente, pubblicando aggiornamenti costanti per ridurre la disinformazione e rassicurare gli utenti.
- Epic Games ha confermato che il problema di login su Fortnite è “interamente dovuto al guasto AWS” e che il gameplay “rimane pienamente operativo” per chi è già connesso ai server.
- Perplexity AI ha dichiarato che il proprio team “sta lavorando a stretto contatto con AWS per risolvere il problema e ripristinare la piena funzionalità dei servizi”.
- Canva ha segnalato di aver ristabilito progressivamente l’accesso agli strumenti di editing e che “nessun dato utente è stato compromesso”.
- Udemy e Coursera hanno riportato difficoltà di accesso ai corsi e alle lezioni in streaming, mentre Coinbase e Robinhood hanno momentaneamente sospeso alcune transazioni per evitare errori di sincronizzazione nei registri blockchain e di mercato.
DownDetector ha segnalato che la maggior parte dei servizi ha iniziato a riprendersi dopo circa tre ore dall’inizio del blackout, ma diversi utenti continuano a sperimentare lentezze e disconnessioni intermittenti.
Una crisi che riaccende il dibattito sul cloud centralizzato
Questo nuovo incidente si aggiunge a una lunga lista di interruzioni globali AWS, che negli ultimi anni hanno sollevato interrogativi sulla resilienza del cloud computing centralizzato. Con oltre il 30% del mercato mondiale dei servizi cloud e una presenza dominante nei settori pubblico e privato, Amazon Web Services rappresenta il cuore pulsante dell’economia digitale globale. Un singolo guasto in una regione come US-EAST-1, spesso utilizzata come nodo principale per servizi consumer e API di terze parti, può innescare effetti a catena su scala planetaria, bloccando piattaforme di streaming, comunicazione e pagamento. Gli analisti evidenziano come tali eventi, anche se rari, abbiano impatti economici e reputazionali enormi. Secondo stime preliminari, l’interruzione del 20 ottobre potrebbe essere costata oltre 70 milioni di euro in perdite dirette e produttività per le aziende coinvolte.
Lezioni e prospettive future
AWS ha annunciato che al termine dell’indagine pubblicherà un rapporto dettagliato sulla root cause, con l’obiettivo di implementare soluzioni infrastrutturali preventive e migliorare la capacità di failover tra regioni. L’incidente rafforza la consapevolezza della necessità di strategie multi-cloud e di ridondanze geografiche distribuite, soprattutto per servizi critici che non possono permettersi downtime prolungati. In un’economia sempre più interconnessa, il guasto di oggi rappresenta un monito per l’intero settore: la centralizzazione del cloud è una forza, ma anche una vulnerabilità.