LineageOS espande il proprio roster di dispositivi supportati aggiungendo Google Pixel 9a e OnePlus 13, offrendo agli utenti la possibilità di installare ROM custom basate su Android con pieno controllo dell’esperienza utente. La versione LineageOS 23.0, fondata su Android 16 per Pixel 9a e Android 15 per OnePlus 13, garantisce prestazioni ottimizzate, aggiornamenti di sicurezza costanti e una maggiore libertà rispetto ai firmware stock. Questa doppia integrazione arriva in un momento in cui la community open-source cerca di contrastare la frammentazione e l’obsolescenza programmata nel panorama mobile, prolungando la vita utile di flagship e mid-range recenti.
Cosa leggere
Supporto ufficiale per Pixel 9a
Il Pixel 9a, identificato dal codename tegu, entra ufficialmente nel supporto LineageOS con la build 23.0 basata su Android 16 (giugno 2025). Gli utenti possono scaricare la ROM dal portale ufficiale del progetto e seguire le istruzioni dettagliate sul wiki LineageOS per lo sblocco del bootloader e l’installazione tramite recovery.

Il supporto arriva quasi sei mesi dopo il lancio commerciale del dispositivo, a causa del ritardo nel rilascio dei sorgenti kernel da parte di Google, che ha posticipato l’integrazione delle patch QPR1 e QPR2. Nonostante l’assenza di feature come Material 3 Expressive, la ROM offre un’interfaccia snella e pulita, con temi, gesture avanzate e strumenti di privacy nativi.

Gli sviluppatori confermano la compatibilità con l’hardware Tensor G3 del Pixel 9a e l’ottimizzazione per un uso quotidiano stabile. L’aggiornamento OTA settimanale assicura patch rapide e supporto costante, rendendo LineageOS una delle scelte più solide per chi desidera un Android puro ma personalizzabile.
Supporto ufficiale per OnePlus 13
Anche il nuovo OnePlus 13 (codename dodge) ottiene il supporto ufficiale con LineageOS 23.0, questa volta basata su Android 15. L’obiettivo è fornire un’esperienza più leggera rispetto a OxygenOS 16 Beta, garantendo maggiore stabilità e libertà da bloatware.

L’installazione segue la procedura standard con sblocco del bootloader, flash tramite ADB e recovery LineageOS, e verifica dell’integrità dei file via checksum. Il supporto arriva appena un mese dopo l’aggiunta di OnePlus 12, segno dell’impegno del team LineageOS verso i flagship cinesi.

Gli utenti possono contare su prestazioni ottimizzate per Snapdragon 8 Gen 4, un’interfaccia fluida in stile Pixel e la rinnovata app musicale Twelve, che migliora la riproduzione e l’equalizzazione audio. L’obiettivo è estendere la longevità software dei dispositivi OnePlus, notoriamente limitata rispetto ai cicli di aggiornamento Samsung.
Versioni LineageOS 23.0 e basi Android
La versione LineageOS 23.0 rappresenta una delle release più mature del progetto, unificando le esperienze tra Android 15 e Android 16. Per Pixel 9a, la base Android 16 garantisce accesso anticipato alle API e al nuovo framework di sicurezza, mentre per OnePlus 13, Android 15 assicura stabilità e compatibilità con i driver vendor.

La piattaforma offre aggiornamenti mensili di sicurezza, patch integrate direttamente nel kernel e un ecosistema di app ottimizzate. Oltre alla Twelve app, la ROM introduce ottimizzazioni grafiche, gestione energetica avanzata e personalizzazioni complete per launcher, quick settings e dark mode. Gli utenti possono installare GApps separatamente per integrare i servizi Google, mantenendo la possibilità di una configurazione privacy-first. Gli sviluppatori, invece, beneficiano di una struttura modulare che consente aggiornamenti incrementali e test rapidi sulle nightly builds.
Requisiti e procedure di installazione
Per entrambi i dispositivi, l’installazione richiede sblocco del bootloader, PC con driver USB e familiarità con ADB e fastboot. Le guide ufficiali sul wiki LineageOS illustrano i passaggi per il flashing e l’eventuale recovery in caso di errore. Il processo raccomanda un’installazione pulita (factory reset) per garantire stabilità e compatibilità. Dopo la configurazione iniziale, le build possono essere aggiornate over-the-air. Le ROM ufficiali sono firmate digitalmente, e il sistema di aggiornamento integrato riduce i rischi di brick o incompatibilità. Gli analisti consigliano prudenza ai meno esperti, poiché l’operazione comporta la perdita della garanzia in alcuni mercati, ma la community su XDA e Reddit fornisce ampio supporto e troubleshooting.
Feature e personalizzazioni principali
LineageOS offre un’esperienza profondamente personalizzabile e priva di software superfluo. Gli utenti possono modificare status bar, controlli rapidi, animazioni di sistema e profili batteria. Le gesture avanzate migliorano la navigazione, mentre il Privacy Guard limita i permessi delle app a livello granulare. Sul Pixel 9a, la ROM sfrutta parte delle ottimizzazioni Tensor, offrendo performance superiori rispetto alla stock, mentre su OnePlus 13 le ottimizzazioni per Snapdragon garantiscono latenze ridotte e stabilità costante. Le patch mensili di sicurezza e le feature multi-user consolidano la reputazione del progetto come soluzione sicura per utenti esperti e power user.
Ritardi nei sorgenti kernel e impatti
Il ritardo nel rilascio dei sorgenti kernel da parte di Google rappresenta una delle principali sfide per la comunità. La mancanza di aggiornamenti tempestivi per Android 16 ha rallentato l’inclusione di alcune feature QPR1, costringendo gli sviluppatori a basarsi su build precedenti. Nonostante ciò, il team LineageOS mantiene un ritmo di sviluppo costante, con build settimanali stabili e un lavoro attivo di integrazione patch. Gli analisti sottolineano che questi ritardi riflettono la crescente dipendenza dai vendor e la difficoltà di adattare ROM custom a framework sempre più complessi.
Longevità software e impatto ecologico
Con l’aggiunta di Pixel 9a e OnePlus 13, LineageOS conferma la sua missione di estendere la vita utile dei dispositivi Android oltre i cicli commerciali previsti dai produttori. Questo approccio riduce i costi per gli utenti e contribuisce alla sostenibilità tecnologica, evitando l’obsolescenza hardware prematura. Gli utenti beneficiano di aggiornamenti di sicurezza, compatibilità con le app moderne e performance ottimizzate anche su modelli meno recenti. La comunità open-source continua a essere un punto di riferimento per chi cerca un Android libero, efficiente e trasparente.