Apple entra in una nuova fase di evoluzione tecnologica integrando Google Gemini nel suo ecosistema e progettando l’arrivo dell’iPhone Air 2026, un dispositivo ultra-sottile con doppia fotocamera e funzioni avanzate di intelligenza artificiale. La partnership con Google rappresenta uno dei più significativi cambiamenti nella strategia AI dell’azienda, aprendo un’inedita collaborazione tra due giganti storicamente rivali. La nuova versione di Siri, prevista con iOS 26.4 nella primavera del 2026, sarà alimentata da Gemini 1.2T, un modello linguistico da 1,2 trilioni di parametri. Questa integrazione permetterà all’assistente di gestire riassunti contestuali, compiti multi-step e analisi di contenuti complessi, mantenendo comunque la privacy come priorità assoluta. Il modello di Google verrà infatti eseguito sui server Private Cloud Compute di Apple, senza trasferimento di dati esterni. L’accordo prevede un pagamento annuale stimato di 917 milioni di euro, cifra che riflette il valore strategico della collaborazione e l’importanza di Gemini nell’infrastruttura AI di Cupertino.
Cosa leggere
Aggiornamenti iOS e funzionalità utente
La roadmap software di Apple per il 2025–2026 mostra un’accelerazione verso un ecosistema più aperto e regolato. L’aggiornamento iOS 26.1 introduce gesture migliorate per la gestione degli allarmi, una nuova impostazione per la funzione Liquid Glass, e lingue aggiuntive per Apple Intelligence. Gli utenti possono ora arrestare un allarme con uno slide dalla schermata di blocco, evitando disattivazioni accidentali, mentre la funzione “Prefer Single-Touch Actions” consente un ritorno al comportamento precedente. Apple ha inoltre interrotto la firma di iOS 26.2 beta 1 per dispositivi con modem C1 e C1X, dopo segnalazioni di malfunzionamenti e avvii in modalità recovery. Gli utenti interessati rimarranno su iOS 26.1 in attesa del fix ufficiale. Nel frattempo, iOS 26.2 introduce una schermata di scelta dei motori di ricerca Safari in Giappone, in risposta al Mobile Software Competition Act. Gli utenti possono ora selezionare Bing, Google, DuckDuckGo, Yahoo Japan o Ecosia durante la configurazione iniziale. La stessa release abilita anche app store terziari, permettendo l’installazione di marketplace alternativi come AltStore PAL o Epic Games Store. È una mossa storica per Apple, che apre per la prima volta a una distribuzione di app esterna in conformità con la legge giapponese che entrerà in vigore il 18 dicembre 2025. Parallelamente, Shazam riceve un redesign completo con interfaccia Liquid Glass, Google Chrome su iOS introduce una modalità AI potenziata da Gemini per ricerche complesse e Nintendo lancia il suo App Store dedicato a Switch e Switch 2, integrando notifiche, wishlist e sincronizzazione con gli account utente.
Partnership e accordi strategici
L’integrazione tra Siri e Gemini è il risultato di una lunga fase di test condotta da Apple su modelli proprietari e di terze parti, tra cui Anthropic e OpenAI. Le soluzioni alternative sono state scartate per motivi economici e di privacy. Apple ha scelto Gemini per la sua capacità di gestire task conversazionali complessi e per la compatibilità con l’architettura Apple Intelligence, pur mantenendo il controllo sui dati degli utenti.

Secondo le fonti interne, Apple intende utilizzare Gemini solo come soluzione transitoria, sviluppando in parallelo un proprio modello AI da un trilione di parametri, previsto per la fine del 2026. Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha confermato che l’accordo prevede l’esecuzione esclusiva del modello su infrastruttura Apple, senza accesso ai dati di training.

In parallelo, Google risolve la disputa antitrust con Epic Games, accettando di consentire pagamenti esterni e store alternativi su Android. La decisione riduce le fee di Play Store al 9–20% e apre alla concorrenza diretta nel settore delle app mobile. Apple, invece, rimane coinvolta in un contenzioso con Epic, nonostante la vittoria su gran parte delle accuse di monopolio. L’azienda contesta ancora l’injunction che impone l’apertura del sistema a metodi di pagamento alternativi. Questi accordi segnano un punto di svolta: Google guadagna visibilità come partner AI strategico, Apple mantiene il controllo della privacy, ed Epic conquista terreno nella distribuzione di contenuti digitali, ridefinendo l’equilibrio competitivo tra i grandi attori del software globale.
Hardware futuro e nuovi dispositivi
Apple prepara il lancio della seconda generazione di iPhone Air, prevista per marzo 2026. Il nuovo modello, più sottile e leggero, adotterà una doppia fotocamera posteriore con sensori Fusion da 48MP (principale e ultra-wide). L’obiettivo è mantenere la linea minimalista, offrendo al tempo stesso un salto qualitativo nelle immagini grazie all’elaborazione neurale del chip A19 Fusion.

La serie sarà accompagnata da un nuovo hub smart home con display da 7 pollici, disponibile in versioni da parete e da tavolo, dotato di sensori di presenza e interfaccia dinamica. Il dispositivo mostrerà informazioni contestuali come meteo, notifiche o controlli HomeKit, e includerà una fotocamera integrata per videochiamate. Il prezzo di lancio stimato è di circa 321 euro, con debutto previsto tra marzo e aprile 2026.
Implicazioni regolatorie e mercato globale
Le modifiche introdotte in iOS 26.2 segnano l’adattamento di Apple ai nuovi contesti normativi internazionali. Il Giappone, dopo l’Unione Europea, impone maggiore apertura delle piattaforme digitali attraverso il Fair Trade Commission Act, costringendo Apple a consentire store alternativi e motori di ricerca selezionabili. In questo scenario, Google continua a pagare 18,3 miliardi di euro annui per restare motore di ricerca predefinito su Safari, mentre Apple equilibra i rapporti con le autorità regolatorie, presentando il cambiamento come un passo verso una maggiore trasparenza. Negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission mantiene l’attenzione sull’ecosistema delle app, mentre in Asia l’adozione di marketplace indipendenti potrebbe favorire una nuova competizione tra Epic Games, AltStore, Tencent e SoftBank. Apple, pur preservando la sicurezza di iOS, è costretta ad adottare un approccio più flessibile e conforme alle direttive globali.
Trend AI e integrazioni future
L’integrazione di Gemini in Siri segna un’evoluzione verso un’intelligenza context-aware capace di gestire pianificazioni complesse, interpretare conversazioni, recuperare file da email o eseguire modifiche su foto e documenti in tempo reale. Siri potrà analizzare schermate, riconoscere contenuti visualizzati e coordinare azioni tra più app. Apple utilizzerà una struttura Mixture-of-Experts, che attiva solo una porzione del modello in base alla richiesta, riducendo il consumo energetico e migliorando i tempi di risposta.

In parallelo, Google Chrome su iOS introduce un pulsante AI Mode che consente ricerche avanzate potenziate da Gemini, mentre Nintendo e Shazam espandono le rispettive app con design e funzioni più intelligenti. Questi sviluppi confermano una tendenza chiara: Apple, pur rimanendo fedele alla propria filosofia di controllo dell’ecosistema, si apre a una collaborazione pragmatica con Google e agli equilibri di un mercato sempre più regolato, dove l’intelligenza artificiale diventa il principale fattore di competitività.