Apple Vision Pro aggiorna con chip M5: prestazioni superiori e maggiore autonomia

di Livio Varriale
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Apple rinnova il suo visore Vision Pro introducendo il chip M5, evoluzione diretta dell’M2 che equipaggiava il modello originale. Non si tratta di una seconda generazione, ma di un refresh tecnico mirato a migliorare fluidità, efficienza energetica e comfort, senza alterare l’hardware di base. Il nuovo processore, derivato dall’A19 Pro dell’iPhone 17 Pro e prodotto da TSMC a 3 nm N3P, segna un passo avanti in termini di prestazioni, autonomia e ottimizzazione AI, consolidando la piattaforma visionOS come architettura di riferimento per il futuro dell’ecosistema XR di Apple.

Vision Pro M5: architettura e chip di nuova generazione

Il chip M5 eredita la struttura a 10 core CPU (4 performance + 6 efficiency) con architettura GPU completamente rinnovata e acceleratori neurali Tensor integrati in ogni core grafico. Rispetto al M2, che si basava sull’A15 Bionic a 5 nm, il salto generazionale è netto: il nuovo processo produttivo a 3 nm migliora l’efficienza energetica del 20% e la densità transistor del 30%, con un bandwidth memoria LPDDR5X di 153 GB/s contro i 100 GB/s dell’M2.

Apple Vision Pro
Apple Vision Pro

Il supporto ad API Metal 4 con Tensor, il ray tracing di terza generazione e il dynamic caching di nuova implementazione trasformano il rendering spaziale, offrendo una risposta istantanea in scenari ad alta complessità grafica. Il motore display dedicato introduce la decodifica AV1 e un refresh rate che sale da 100 Hz a 120 Hz, con il 10% di pixel aggiuntivi renderizzati per una fluidità visiva superiore. Apple accompagna il nuovo chip con un adattatore da 40 W (contro i 30 W del modello M2) e ottimizza l’autonomia fino a 3 ore, contro le 2 – 2,5 del modello precedente. La produzione è ora spostata in Vietnam, scelta che diversifica la supply chain e riduce la dipendenza dagli impianti cinesi.

Prestazioni e miglioramenti tangibili

Le differenze tra M2 e M5 emergono soprattutto nei task che richiedono simultaneo impiego di CPU, GPU e NPU, come la creazione di foto spaziali, il rendering di ambienti complessi o la gestione di widget multipli in visionOS. Gli utenti riportano una latenza ridotta e una maggiore reattività nei movimenti, con una fluidità che rende l’esperienza più naturale.

Caratteristica Apple Vision Pro (2024) Apple Vision Pro (2025)
Chip Apple M2 Apple M5
Processo produttivo TSMC 5 nm di seconda generazione (N5P) TSMC 3 nm di seconda generazione (N3P)
Architettura di riferimento Basato su A15 Bionic (iPhone 13 – 2021) Basato su A19 Pro (iPhone 17 Pro – 2025)
CPU 8 core (4 performance + 4 efficiency) 10 core (4 performance + 6 efficiency)
GPU e accelerazione AI Nuova architettura GPU con Neural Accelerator integrato in ogni core Metal 4 API con Tensor API per la programmazione dei GPU Neural Accelerator
Motore grafico Ray tracing di terza generazione, mesh shading hardware, dynamic caching 2ª gen Stesse tecnologie, ma con caching e shading ottimizzati per Tensor API
Memoria LPDDR5 – 100 GB/s di banda LPDDR5X – 153 GB/s di banda
Multimedia e display Supporto AV1 decode, motore display dedicato, fino a 100 Hz Supporto AV1 decode, fino a 120 Hz, +10 % pixel renderizzati
Autonomia 2 – 2,5 ore 2,5 – 3 ore
Alimentatore 30 W incluso 40 W incluso
Fascia e comfort Solo Knit Band + Dual Loop Band Dual Knit Band contro-bilanciata per migliore distribuzione del peso
Peso 600 – 650 g 750 – 800 g
Produzione Cina Vietnam
Data di rilascio Febbraio 2024 Ottobre 2025
Prezzo di lancio ≈ 3.220 € (3.499 $ / £3.499) ≈ 3.220 € (3.499 $ / £3.199 / 3.700 €)

Il confronto tra Apple Vision Pro 2024 e Vision Pro 2025 mostra un’evoluzione mirata su potenza, efficienza e intelligenza artificiale. Il nuovo chip M5 basato su processo a 3 nm offre prestazioni superiori con CPU a 10 core e memoria LPDDR5X a 153 GB/s, migliorando l’elaborazione visiva e l’efficienza energetica. Il refresh rate sale a 120 Hz, l’autonomia cresce fino a 3 ore e la nuova fascia controbilanciata ottimizza il comfort d’uso. Apple sposta inoltre la produzione in Vietnam, segnale di una catena di fornitura più diversificata e resiliente.

Nei benchmark interni di Apple, il chip M5 registra incrementi significativi nelle operazioni multi-core, con miglioramenti fino al 25 % in elaborazione grafica e 15 % in AI inference. L’integrazione del ray tracing hardware e del mesh shading consente rendering più realistici, mentre il dynamic caching riduce i colli di bottiglia nella gestione delle texture e del calcolo spaziale. Queste ottimizzazioni, unite al refresh rate potenziato e al nuovo motore display, rendono il Vision Pro M5 ideale per designer, sviluppatori XR e creatori di contenuti 3D, mentre il modello M2 rimane più che sufficiente per utilizzi quotidiani come streaming, produttività leggera e consumo multimediale.

Design e comfort: evoluzione senza rivoluzione

Apple Vision Pro Dual Knit Band
Apple Vision Pro Dual Knit Band

Apple mantiene invariata la struttura esterna del visore, ma introduce una Dual Knit Band con contrappesi che bilancia meglio il peso complessivo, ora compreso tra 750 e 800 grammi contro i 600 – 650 grammi del M2. Il risultato è un comfort superiore nelle sessioni prolungate, con minore pressione frontale e distribuzione più uniforme del carico. Il design resta modulare e compatibile con le bande intercambiabili già offerte sul modello originale. Sensori, fotocamere e display micro-OLED restano identici, segno che il rinnovamento è mirato all’ottimizzazione interna piuttosto che a una riprogettazione radicale. La continuità hardware garantisce la piena compatibilità di accessori e applicazioni, mentre la nuova banda contrappesata migliora l’esperienza d’uso quotidiana.

Esperienza d’uso e visione immersiva

Con il chip M5, Apple punta sulla percezione di immediatezza: movimenti più fluidi, tempi di caricamento ridotti e rendering spaziali più coerenti migliorano il senso di presenza virtuale. L’audio spaziale resta invariato, ma beneficia indirettamente della riduzione della latenza. In ambito produttivo, il supporto a Metal 4 Tensor e alle nuove API AI consente lo sviluppo di applicazioni più complesse, come modelli di generazione 3D in tempo reale o ambienti collaborativi multi-utente. Per i creatori di contenuti XR, l’M5 offre margini più ampi per editing e simulazioni immersive, mentre l’M2 continua a rappresentare una piattaforma stabile per l’uso generalista. Apple posiziona chiaramente il Vision Pro M5 come dispositivo per power users e professionisti, garantendo compatibilità con le versioni future di visionOS e maggiore longevità d’investimento.

Prezzi e disponibilità internazionale

Il Vision Pro M5 mantiene un prezzo di partenza di 3.210 euro, in linea con il lancio dell’M2 nel 2024, ma con leggeri ribassi nei mercati europei: nel Regno Unito, ad esempio, il prezzo scende da 4.165 a circa 3.808 euro, mentre in altri Paesi dell’UE la media si attesta intorno ai 3.700 euro. Apple non introduce programmi di trade-in ufficiali, ma il mercato secondario favorisce la diffusione del modello M2 a prezzi più accessibili. Questo crea una fascia d’ingresso più ampia per nuovi utenti interessati all’ecosistema XR. Il M5, invece, punta su chi cerca prestazioni a lungo termine e compatibilità con i futuri aggiornamenti software. Il visore è disponibile dal mese di ottobre 2025 nei principali Apple Store fisici e online, con varianti di storage e bundle accessori dedicati. Apple garantisce la stessa copertura di garanzia e supporto tecnico per entrambe le versioni.

Quando scegliere il Vision Pro M5

Apple suggerisce l’upgrade a M5 per sviluppatori, designer e professionisti che operano in ambienti 3D o che sfruttano applicazioni complesse di realtà aumentata. L’M5 offre potenza aggiuntiva e maggiore efficienza nei task prolungati, risultando ideale per chi utilizza Vision Pro in contesti di lavoro creativo. Gli utenti occasionali o orientati all’intrattenimento possono invece mantenere il modello M2, che continua a garantire ottime prestazioni e compatibilità completa con visionOS. L’esperienza visiva resta molto simile, e la differenza di prezzo sul mercato secondario rende l’M2 ancora più competitivo. L’aggiornamento a M5 non rappresenta un salto generazionale, ma un raffinamento tecnico che consolida la piattaforma Vision Pro e ne estende la vita utile. Apple sceglie una linea evolutiva, investendo in architettura, comfort e integrazione AI, preparando il terreno per la prossima generazione di dispositivi spaziali.