Samsung prepara il terreno per una nuova ondata di hardware premium e software intelligente. Il Galaxy S26 adotta Snapdragon nelle versioni di punta e la RAM LPDDR6, che promette prestazioni superiori del 20 percento rispetto a LPDDR5X a beneficio di multitasking e AI on-device. Il design dell’S26 Ultra evolve con un cutout Infinity-O più ampio per ospitare sensori avanzati, mentre One UI 8 si espande su smartphone e wearable, portando editing foto con intelligenza artificiale e ottimizzazioni di batteria. In parallelo, spyware persistenti hanno preso di mira telefoni Samsung per oltre un anno, spingendo l’azienda a rafforzare patch e controlli. Nel 2026 debuttano i pannelli OLEDoS per Galaxy XR, frutto della collaborazione con Sony, e proseguono i piani di servizi dal credito negli USA alla warranty estesa in India. Il lancio di Galaxy S26 resta fissato per gennaio 2026, senza ritardi annunciati, in un ecosistema che integra AI e sicurezza come priorità assolute.
Cosa leggere
Strategia processori e memoria per Galaxy S26
Il cuore della nuova generazione è la scelta di Snapdragon per il Galaxy S26 Ultra in tutti i mercati, con varianti Exynos previste solo per S26 e S26 Plus in alcune aree, così da bilanciare costi e prestazioni senza sacrificare l’esperienza di punta. Questa mappa silicon consente di mantenere prestazioni consistenti dove richiesto e di sperimentare ottimizzazioni software sui SoC di casa in mercati selezionati, seguendo una logica di approvvigionamento flessibile e resilienza della supply chain. L’arrivo della LPDDR6 introduce una larghezza di banda più elevata e latenze ridotte, con vantaggi misurabili nell’elaborazione generativa, nella segmentazione semantica delle immagini e nella traduzione on-device, che beneficiano di buffer più rapidi e di un’allocazione della memoria più aggressiva. Nel quotidiano si traduce in app che si riaprono istantaneamente, switch tra giochi e fotocamera senza stutter e un motore AI che può tenere in RAM modelli più capienti. L’integrazione LPDDR6 + UFS di ultima generazione riduce i colli di bottiglia tra archiviazione e memoria, favorendo caricamenti più corti e inferenze AI con tempi di “warm-up” inferiori.
Design e fotocamere: Infinity-O più ampio e sensori pronti per l’AI
L’Infinity-O più largo dell’S26 Ultra non è un vezzo estetico ma una scelta mirata a sensori frontali di nuova generazione e a pipeline AI capaci di riconoscere scena, luce e tonalità della pelle con maggiore precisione. La maggiore superficie del cutout consente di integrare sensori 3D o moduli IR utili a un sblocco sicuro anche in condizioni di luce difficile, oltre a favorire stabilizzazione elettronica avanzata per vlog e streaming.
La computational photography si sposta sempre di più “sotto pelle”: fusione multi-frame, riduzione del rumore neurale e ricostruzione dei dettagli vengono orchestrate in tempo reale, mentre l’utente percepisce tempi di scatto ridotti e color science più coerente tra camera principale e sensori secondari. La fotocamera frontale beneficia della LPDDR6 per buffer più ampi in ritratto video e auto-framing durante le videochiamate, con tracking più stabile dei volti in presenza di movimenti rapidi.
Perché LPDDR6 cambia il profilo della AI on-device?
La LPDDR6 non è solo “più veloce”: il controller di memoria aggiornato gestisce burst più lunghi con efficienza energetica migliore per tokenizzazione, attenzione multi-testa e filtri neurali in fotografia. Nei carichi generativi la riduzione delle stall tra cache L3 e DRAM abbassa la latenza token-per-token, rendendo assistenti locali e riassunti a bordo più fluidi. Nelle pipeline video la memoria sostiene super-resolution temporale, debanding e denoise in tempo reale, mentre nel gaming consente stream di asset a latenza inferiore con shader complessi. Per questo l’adozione su S26 non incide solo sui benchmark ma rimodella l’esperienza d’uso con AI sempre disponibile, reattiva e, soprattutto, sicura perché locale.
One UI 8 sugli smartphone: AI utile, batteria più longeva, sicurezza rafforzata
L’aggiornamento One UI 8, basato su Android 16 nelle ultime build, raggiunge Galaxy S22, S22 Plus e S22 Ultra, riportando feature d’intelligenza artificiale oggi tipiche dei modelli recenti. L’editing foto con AI consente di rimuovere oggetti, ricomporre sfondi e migliorare i dettagli senza ricorrere a servizi esterni, preservando la privacy con elaborazione locale quando possibile. Il risparmio energetico adattivo modula i carichi in background in funzione degli schemi d’uso, con un guadagno di autonomia percepibile soprattutto nei dispositivi con batterie più “anziane”. La sicurezza riceve un ruolo centrale: patch mensili accelerano l’arrivo di fix per vulnerabilità Android sfruttate da spyware, e i controlli app avvisano su permessi anomali o sideloading rischioso. Funzioni come Circle to Search si arricchiscono con riconoscimento contestuale a schermo intero e con risposte sintetiche locali, mentre il multitasking evolve con split-screen più intuitivo e drag-and-drop che riconosce oggetti complessi come indirizzi e IBAN, riducendo gli errori di copia.
One UI 8 Watch su Galaxy Watch: salute, usabilità e stabilità in primo piano
La piattaforma One UI 8 Watch, basata su Wear OS 6, arriva in beta su Galaxy Watch 5 Pro e in versione stabile su Watch 6 Classic, con un percorso di rollout graduale. Il monitoraggio del sonno integra pattern di respirazione e variabilità cardiaca per suggerire routine personalizzate, mentre le notifiche intelligenti aggregano conversazioni e appuntamenti in timeline leggibili al volo. La criticità della beta viene mitigata da hotfix rapidi, ma restano possibili instabilità nelle prime settimane, in particolare con watch face complesse e complicazioni meteo. Migliorano Bluetooth e handoff verso lo smartphone, le gesture diventano più affidabili e la gestione energetica guadagna minuti preziosi a fine giornata grazie a scheduler neurali che limitano i wakelock superflui. Il pacchetto si completa con pagamenti contactless più veloci e con la sincronizzazione dei profili fitness tra wearable e telefoni, utile a chi alterna più dispositivi.
Minacce spyware e risposta di sicurezza: patch, hardening e consapevolezza
Le indagini su spyware persistenti che hanno colpito dispositivi Samsung per oltre un anno mostrano come exploit a catena possano raggiungere il sistema anche attraverso app terze e componenti di sistema non aggiornati. La risposta passa da patch tempestive, restrizioni ai permessi e hardening dei servizi di sistema, con One UI 8 che introduce verifiche in tempo reale su API sensibili come microfono, fotocamera e accessibilità. L’utente viene guidato con alert più chiari quando una app tenta di registrare audio o leggere contenuti a schermo, e con scansioni automatiche che sfruttano modelli su-dispositivo per riconoscere pattern di abuso senza inviare dati personali al cloud. Il consiglio operativo resta invariato ma oggi più efficace: aggiornare appena possibile, evitare repository non ufficiali, verificare le richieste di permessi e utilizzare Secure Folder per isolare documenti sensibili. In ambito aziendale, l’adozione di Knox con policy MDM riduce drasticamente la superficie d’attacco, bloccando sideload e debug non autorizzati.
OLEDoS e Galaxy XR: display compatti ad altissima densità
Il 2026 segna l’arrivo dei pannelli OLEDoS di Samsung Display per l’ecosistema Galaxy XR, in collaborazione con Sony. La tecnologia sposta il pannello OLED su wafer di silicio, permettendo densità di pixel elevatissime, luminanza più alta e latenze ridotte rispetto ai microdisplay tradizionali. Per realtà estesa e mixed reality significa testi più nitidi, aliasing ridotto e tracking visivo più stabile, condizioni necessarie per UI complesse e rendering neurale di ambienti 3D. La pipeline AI — dal foveated rendering alle upscaler neurali — sfrutta la LPDDR6 dei device host e modelli compatti addestrati per ricostruire dettagli in zone periferiche, con un impatto diretto su consumi e temperature. L’obiettivo è una visione naturale con motion-to-photon sempre più basso, requisito chiave per gaming VR e workstation virtuali.
Televisori 2025 con AI: upscaling e audio adattivo in salotto
Le TV Samsung evolvono in hub domestici dove l’AI cura upscaling 8K, tone mapping per HDR10+ e audio immersivo con beamforming virtuale. L’analisi scena-per-scena regola nitidezza, gestione del rumore e contrasto dinamico, mentre l’audio adatta la firma sonora alla stanza e alle abitudini di ascolto. Per lo streaming l’AI riconosce film, sport, documentari e applica preset sottili, evitando la sensazione artificiale di un’elaborazione troppo aggressiva. La latenza ridotta e il Game Mode migliorato rendono le TV adatte anche a cloud gaming e console, con pass-through per soundbar e set multicanale.
Convergenze competitive e calendario di lancio
Il settore foldable continua a convergere, con indiscrezioni sull’iPhone pieghevole che adotterebbe una camera sotto-display in stile Galaxy Z Fold 6, segno che la maturità tecnologica sta delineando standard comuni. In questo scenario il Galaxy S26 mantiene il debutto a gennaio 2026, in linea con il ciclo storico della serie, mentre l’ecosistema si amplia verso XR, AI distribuita e servizi finanziari. Il messaggio è chiaro: prestazioni, autonomia, sicurezza e continuità d’uso diventano filari di uno stesso traliccio, sostenuti da LPDDR6, Snapdragon nelle configurazioni di riferimento e un software che mette AI e protezioni al servizio dell’utente.