Samsung si prepara al lancio della serie Galaxy S26 previsto per febbraio 2026, introducendo miglioramenti significativi in prestazioni fotografiche, autonomia e integrazione dell’ecosistema. La nuova generazione porta con sé la ricarica wireless Qi2 con magneti integrati, un ISP Exynos 2600 capace di gestire sensori fino a 320 megapixel e video 8K a 60 fps, oltre a un design più sottile e nuove funzioni software che consolidano l’esperienza utente. Parallelamente, Google collabora con Samsung per risolvere i problemi di drain batteria causati da app in background su dispositivi Galaxy, segnando un passo avanti nella gestione energetica dell’intera piattaforma Android.
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Ricarica wireless Qi2 e miglioramenti hardware
La serie Galaxy S26 adotta lo standard Qi2, evoluzione del protocollo di ricarica wireless con magneti integrati per allineamento ottimale tra smartphone e caricatore. I modelli S26 e S26 Plus raggiungono una potenza di 20W, mentre S26 Ultra spinge fino a 25W, permettendo di ricaricare completamente la batteria da 5.000 mAh in circa un’ora, dimezzando i tempi rispetto alla generazione S25 Ultra. Questa nuova tecnologia garantisce maggiore efficienza energetica e compatibilità con una gamma ampliata di accessori come stand magnetici, wallet, puck di ricarica e SSD portatili. Il supporto Qi2.2, confermato dai render interni e dai report di ETNews, allinea la serie Galaxy S26 ai più recenti standard di iPhone 17 e Pixel 10 Pro XL, offrendo agli utenti Samsung un’esperienza di ricarica finalmente paragonabile, se non superiore, a quella dei concorrenti.
Collaborazione Google-Samsung contro il drain batteria
Google e Samsung uniscono gli sforzi per combattere il battery drain cronico che affligge alcuni modelli Galaxy. L’iniziativa introduce una nuova metrica per i wake lock parziali eccessivi, ossia quei processi che mantengono la CPU attiva anche a schermo spento. A partire da marzo 2026, il Play Store mostrerà avvisi specifici alle app che superano le soglie di consumo in background, invitando gli utenti a disinstallarle o ottimizzarne l’uso.

Gli sviluppatori potranno utilizzare nuovi strumenti di debug e profiling energetico per ridurre il consumo non necessario, mentre le app che violano le soglie perderanno la raccomandazione nel Play Store. Samsung contribuisce con la propria expertise su telemetria e gestione energetica per affinare l’algoritmo, già testato in beta dall’aprile 2025. Questa collaborazione punta a migliorare la durata della batteria su scala di sistema, elevando lo standard Android in termini di efficienza e trasparenza.
Dimensioni e design della gamma Galaxy S26
Le dimensioni trapelate confermano un design più raffinato e sottile:
- Galaxy S26: 149,4 × 71,5 × 6,9 mm con display da 6,3 pollici (più sottile del S25 da 7,2 mm).
- Galaxy S26 Plus: 158,4 × 75,8 × 7,3 mm con display da 6,7 pollici.
- Galaxy S26 Ultra: 163,6 × 78,1 × 7,9 mm con display da 6,9 pollici, ridotto rispetto agli 8,2 mm del S25 Ultra.
Samsung abbandona la variante S26 Edge, in precedenza prevista come sostituta del Plus, dopo le vendite deludenti del S25 Edge e i ritardi della linea iPhone Air 2, che ne hanno influenzato la strategia. Nonostante ciò, la casa sudcoreana mantiene la configurazione a tre modelli, puntando su un equilibrio tra eleganza, prestazioni e compatibilità con la nuova tecnologia Qi2.
Fotocamera Exynos 2600: potenza e intelligenza
Il nuovo chipset Exynos 2600, adottato nei modelli base e Plus in diverse regioni globali, rappresenta il cuore dell’innovazione Galaxy S26. L’ISP (Image Signal Processor) integrato consente la gestione di una fotocamera singola da 320 MP o di tre sensori da 108 MP simultaneamente, con supporto alla cattura in burst mode di 30 immagini RAW da 108 MP al secondo. In modalità HDR, l’Exynos 2600 combina cinque frame simultanei, elaborando immagini RAW a 14 bit con un’efficienza energetica superiore del 30 per cento rispetto al precedente Exynos 2400. La registrazione video raggiunge 8K a 60 fps e 4K a 120 fps, con stabilizzazione ottica ed elettronica basata su intelligenza artificiale. Tra le funzionalità avanzate figurano la segmentazione delle scene, lo zoom a super risoluzione e le curve di tono adattive per oggetto, garantendo una resa fotografica più realistica in ogni contesto. Grazie a questi progressi, la serie Galaxy S26 mira a competere direttamente con i top di gamma nel segmento mobile imaging, offrendo prestazioni di livello professionale in uno smartphone più sottile e leggero.
Aggiornamenti SmartThings e integrazione con Apple
Samsung amplia l’interoperabilità del proprio ecosistema aggiornando SmartThings per iOS e watchOS. La versione 1.7.39 introduce Siri Shortcuts che consentono di attivare routine come accendere luci o avviare climatizzatori tramite comando vocale. Gli utenti iPhone possono inoltre gestire fino a cinque dispositivi smart direttamente dalla lock screen grazie a Live Activities, mentre l’app Apple Watch ora mostra l’intero elenco dei dispositivi collegati, offrendo controlli rapidi e supporto per routine multi-dispositivo. Questa integrazione consolida la strategia multipiattaforma di Samsung, che mira a rendere SmartThings un hub universale per la casa intelligente, indipendentemente dal sistema operativo. L’azienda sta anche lavorando per estendere queste funzioni al prossimo Galaxy Watch 8, che condividerà le routine Siri e Bixby in un unico sistema sincronizzato.
Visione futura e concorrenza
La serie Galaxy S26 incarna la filosofia “Secure, Smart, Seamless” che guida l’evoluzione del brand: sicurezza potenziata con Exynos 2600, intelligenza distribuita tra AI locale e cloud, e connettività estesa a tutti i dispositivi dell’ecosistema. L’adozione di tecnologie di ricarica rapida e imaging avanzato consolida la posizione di Samsung come innovatore nel segmento premium, mentre le partnership con Google e Apple rafforzano la sua competitività sul fronte software e servizi.