AIIP aderisce alla lettera globale per difendere la crittografia end-to-end

di Redazione
0 commenti
AIIP aderisce alla lettera globale per difendere la crittografia end-to-end

L’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) firma una lettera internazionale sottoscritta da sessanta organizzazioni per difendere la crittografia end-to-end, strumento essenziale per la sicurezza dell’economia digitale. Il documento, datato 18 novembre 2025, ribadisce che la crittografia protegge privacy utente, dati sensibili e integrità delle transazioni online, opponendosi a qualsiasi tentativo di introdurre backdoor o meccanismi che ne indeboliscano l’efficacia. AIIP, unica realtà italiana tra i firmatari, sottolinea con il presidente Giuliano Peritore che la crittografia costituisce un presidio del diritto costituzionale alla segretezza delle comunicazioni, fondamento imprescindibile della società digitale. L’appello arriva in un momento critico, segnato dal rischio di un’inversione nel Consiglio dell’Unione Europea sul regolamento CSAM, che potrebbe reintrodurre ipotesi di scansione obbligatoria nei servizi di messaggistica. La lettera avverte che ogni indebolimento della crittografia genera vulnerabilità sistemiche, mina la fiducia degli utenti e frammenta l’economia digitale globale, chiedendo ai governi politiche solide che rafforzino e non compromettano la sicurezza delle comunicazioni moderne.

Importanza della crittografia nell’economia digitale

La crittografia costituisce la base tecnica su cui poggia l’intera struttura dell’economia digitale. Operazioni quotidiane come consultare il saldo bancario, acquistare biglietti o completare pagamenti elettronici si fondano su connessioni protette che garantiscono confidenzialità e integrità. La lettera firmata da AIIP e dalle altre organizzazioni mette in evidenza come la crittografia tuteli dati personali, transazioni e comunicazioni private, generando fiducia nei servizi online. Il documento chiarisce che ogni tentativo di indebolire questa protezione introduce rischi sistemici: backdoor o accessi privilegiati trasformano la crittografia in una barriera fittizia, sfruttabile da criminali e attori ostili. Una tecnologia indebolita produce anche effetti indiretti, come la migrazione degli utenti verso soluzioni non sicure o non regolamentate, danneggiando crescita economica, interoperabilità e mercati digitali. La lettera insiste sulla necessità di politiche coerenti e coordinate, poiché approcci nazionali divergenti generano frammentazione e deteriorano un ecosistema che vive di collaborazione transfrontaliera. AIIP ribadisce che la crittografia garantisce l’attuazione del principio costituzionale dell’inviolabilità della corrispondenza, un fondamento non negoziabile nell’architettura dello Stato di diritto.

Contesto del regolamento CSAM e preoccupazioni per l’inversione europea

Il regolamento CSAM rappresenta oggi uno dei punti di maggiore tensione tra tutela dei minori e salvaguardia delle libertà fondamentali. In passato, il Consiglio dell’Unione Europea sembrava orientato ad abbandonare proposte che prevedessero scansioni obbligatorie dei contenuti nelle piattaforme di messaggistica, considerate un rischio per la privacy globale. La percezione di un cambio di rotta solleva ora forte preoccupazione tra provider e associazioni della società civile. AIIP, fin dall’inizio tra i sostenitori della lettera, esprime contrarietà verso soluzioni che impongano misure intrusive nelle comunicazioni private, ricordando che strumenti pensati per la tutela dei minori possono trasformarsi rapidamente in meccanismi di sorveglianza generalizzata. La lettera sottolinea come interventi di questo tipo minino la fiducia nelle piattaforme digitali e stabiliscano precedenti pericolosi, soprattutto in un momento in cui tecnologie di intelligenza artificiale amplificano rischi di abuso. Il documento richiama i governi a ricercare forme di law enforcement proporzionate e tecnologicamente adeguate, evitando scorciatoie che compromettano la sicurezza delle comunicazioni e introducano vulnerabilità che rimarrebbero aperte anche a soggetti ostili.

Dichiarazioni del presidente Peritore sulla posizione di AIIP

Giuliano Peritore - Presidente Associazione Italiana Internet Provide
Giuliano Peritore – Presidente Associazione Italiana Internet Provide

Secondo il presidente Giuliano Peritore, l’adesione alla lettera globale rappresenta un segnale chiaro di tutela del diritto alla segretezza delle comunicazioni, sancito dall’articolo 15 della Costituzione italiana. Peritore osserva che l’apparente inversione europea rispetto alla precedente ritirata dalle misure intrusive del CSAM comporta rischi concreti per i diritti fondamentali dei cittadini. La crittografia end-to-end, dichiara, costituisce un elemento strutturale della vita digitale, poiché protegge comunicazioni personali, strumenti di messaggistica, firme digitali, certificazioni e pagamenti elettronici. Introdurre controlli obbligatori nelle conversazioni comprometterebbe l’affidabilità degli strumenti digitali e danneggerebbe la capacità degli utenti di comunicare in modo sicuro. Peritore sottolinea che la questione non riguarda solo aspetti tecnici ma impatta direttamente la vita quotidiana. Gli utenti devono poter confidare in sistemi di comunicazione affidabili senza dover comprendere complessità crittografiche. Tutti hanno diritto a utilizzare servizi digitali sicuri senza timore di sorveglianza o diffusioni non autorizzate delle proprie informazioni.

Panoramica dei firmatari della lettera internazionale

La lettera è firmata da una rete ampia e diversificata di organizzazioni internazionali, tra cui ACT The App Association, Center for Democracy & Technology, Internet Society e numerose associazioni regionali impegnate nei diritti digitali e nella tutela della privacy. AIIP è l’unico rappresentante italiano a sottoscrivere l’appello, rafforzando la sua posizione come punto di riferimento nazionale nel dibattito sulla sicurezza digitale. La natura globale dei firmatari riflette la consapevolezza che la crittografia rappresenti un bene comune internazionale. Indebolirla in un paese significa renderla vulnerabile ovunque, con ripercussioni globali su commercio, fiducia e sicurezza.

Impatto di un eventuale indebolimento sulla sicurezza e sulla privacy degli utenti

L’introduzione di backdoor o sistemi equivalenti costituirebbe una minaccia diretta alla sicurezza informatica, poiché qualsiasi accesso privilegiato rischia di essere sfruttato da criminali informatici. Un indebolimento della crittografia produrrebbe una perdita di fiducia nei servizi digitali, spingendo utenti e aziende verso soluzioni non regolamentate e frammentando l’ecosistema globale. La lettera ribadisce la centralità dell’encryption come strumento di fiducia nelle comunicazioni e nei servizi digitali. Una crittografia forte garantisce interoperabilità, stabilità dei mercati digitali, innovazione e crescita economica. Minarla significa ostacolare lo sviluppo di un ambiente digitale sicuro dove utenti, imprese e istituzioni possano operare con serenità.

Ruolo e rilevanza di AIIP nel contesto italiano

Fondata nel 1995, AIIP rappresenta operatori italiani nel settore delle telecomunicazioni, con oltre sessanta imprese consorziate, centinaia di migliaia di clienti business e più di un milione di utenti residenziali. L’associazione sostiene da anni un mercato innovativo e competitivo e difende diritti digitali fondamentali, inclusa la necessità di mantenere una crittografia forte come garanzia per la società connessa. L’adesione alla lettera internazionale conferma la volontà di AIIP di proteggere l’affidabilità delle comunicazioni digitali e prevenire obblighi normativi che introdurrebbero rischi sistemici e ridurrebbero la fiducia degli utenti nei servizi online.