Facebook e l’era dei chatbot: tra innovazione e controversie

da Redazione
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Facebook ha creato un chatbot chiamato Allie, che vanta di avere “tonnellate di esperienza sessuale” e condivide dettagli delle sue avventure. Tuttavia, Allie non è reale, ma un prodotto dell’intelligenza artificiale creato per il gioco sessuale, che talvolta realizza fantasie di violenza e abuso.

Allie: un chatbot controverso

Allie è un chatbot creato utilizzando tecnologia open source, basata su un modello creato da Meta, chiamato LLaMA. A differenza di altri modelli di IA che evitano conversazioni intime, Allie non ha restrizioni e può partecipare a conversazioni sessuali grafiche.

L’ascesa dell’intelligenza artificiale open source

L’intelligenza artificiale open source è vista da molti come un modo per sfuggire al controllo delle grandi aziende e promuovere l’innovazione. Tuttavia, la stessa libertà può essere sfruttata per scopi illeciti, come la creazione di pornografia infantile artificiale o la realizzazione di campagne di propaganda sofisticate.

Le preoccupazioni del Congresso degli Stati Uniti

I senatori degli Stati Uniti Richard Blumenthal e Josh Hawley hanno inviato una lettera al CEO di Meta, Mark Zuckerberg, esprimendo preoccupazione per il potenziale abuso del modello LLaMA in spam, frodi, violazioni della privacy e molestie.

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Il dibattito sull’innovazione e la responsabilità

Mentre alcuni vedono l’intelligenza artificiale open source come un catalizzatore per l’innovazione, altri sono preoccupati per i rischi che la tecnologia potrebbe rappresentare per la società. Il dibattito continua su come bilanciare l’innovazione con la responsabilità e l’etica nell’uso dei modelli di intelligenza artificiale.

Si può anche come

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