Meta e la fine della pubblicità comportamentale in Europa

da Redazione
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Meta, il gigante dei social network, ha ceduto ancora una volta di fronte all’Unione Europea, annunciando che fornirà agli utenti europei un modo per optare per la pubblicità comportamentale. Questo passo è stato probabilmente accelerato dalla minaccia di multe che potrebbero raggiungere i 100.000 dollari al giorno.

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Un lungo percorso verso la trasparenza

È stato un percorso lungo cinque anni di “contenzioso estensivo” per arrivare a questo momento storico. Due reclami del Centro Europeo per i Diritti Digitali (NYOB) nel 2018 hanno dato il via a questo processo. L’interesse aggiuntivo del Consiglio Europeo per la Protezione dei Dati e le decisioni prese dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CJEU) hanno aumentato la pressione su Meta, che ora cede.

Il futuro della pubblicità comportamentale

La pubblicità comportamentale coinvolge tipicamente la visualizzazione di annunci personalizzati in base alle abitudini di navigazione e/o all’uso dell’app di un utente. Meta potrebbe cercare di anticipare un “inevitabile realtà normativa a breve termine”, sembrando proattiva mentre ottiene il proprio lasso di tempo preferito per le modifiche.

Le implicazioni per gli utenti di Meta

Nonostante queste modifiche, molti utenti di Meta non ne vedranno il beneficio. Se ti trovi al di fuori dell’UE, dell’Area Economica Europea (EEA) o della Svizzera, allora purtroppo non avrai fortuna nel fronte dell’evitamento della pubblicità comportamentale. Tuttavia, ciò potrebbe creare ulteriori pressioni, dato che molte organizzazioni per la privacy e la sicurezza negli Stati Uniti staranno sicuramente guardando da vicino questi sviluppi per vedere cosa può essere replicato.

Si può anche come

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