Sommario
Numerosi utenti di siti di condivisione video come Onlyfans, Twitch e Snapchat trovano ostico accedere e comprendere le regole stabilite dalle piattaforme. Questa è la conclusione a cui è giunto Ofcom, l’ente di regolamentazione dei media.
Complessità delle condizioni di servizio
Dopo aver esaminato la facilità di accesso ai termini e condizioni di sei piattaforme, Ofcom ha scoperto che per comprenderli sono necessarie capacità di lettura avanzate. La loro complessità e lunghezza li rendono inadatti ai minori.
Jessica Zucker, direttrice della politica sulla sicurezza online di Ofcom, ha sottolineato l’importanza delle condizioni di servizio per proteggere gli utenti, inclusi i minori, dai potenziali pericoli. Ha aggiunto che la segnalazione di video potenzialmente dannosi e la loro moderazione efficace possono funzionare solo se esistono regole chiare e univoche.
Lunghezza dei termini di servizio
Ofcom ha rilevato che OnlyFans, con quasi 16.000 parole, ha i termini di servizio più lunghi, che richiederebbero più di un’ora per essere letti dagli utenti adulti. Seguono Twitch, Snapchat, TikTok, Brand New Tube e infine BitChute, che con 2.017 parole richiederebbe otto minuti per la lettura media di un adulto.
Comprensibilità dei termini
Tutti i termini di servizio, ad eccezione di quelli di TikTok, sono stati valutati come “difficili da leggere” e meglio compresi da chi ha completato gli studi superiori. Anche se le regole di TikTok potrebbero essere comprese da utenti senza un’istruzione universitaria, rimarrebbero comunque una sfida per i più giovani.
Accettazione implicita delle condizioni
Snapchat, TikTok e BitChute utilizzano accordi “click wrap”, in cui l’accettazione dei termini di servizio è implicita nel processo di registrazione. Questo rende più facile accettare le condizioni senza effettivamente leggerle.
Conseguenze della violazione delle regole
Mentre TikTok e Twitch forniscono informazioni dettagliate sulle sanzioni per la violazione delle loro regole, altri fornitori offrono poche informazioni sulle azioni che i moderatori potrebbero intraprendere. L’indagine di Ofcom ha anche rivelato che i moderatori delle sei piattaforme non ricevono sempre una formazione adeguata su come far rispettare i termini e le condizioni.
La ricerca di Ofcom evidenzia la necessità di maggiore chiarezza e trasparenza nelle condizioni di servizio delle piattaforme di condivisione video. Mentre queste piattaforme continuano a crescere in popolarità, è essenziale garantire che gli utenti siano adeguatamente informati e protetti.