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Adobe, Antitrust UE: arrivano le obiezioni all’acquisizione di Figma

Tempo di lettura: 2 minuti. L’UE solleva obiezioni antitrust sull’acquisizione di Figma da parte di Adobe, mettendo in dubbio l’operazione da 20 miliardi di dollari per potenziali riduzioni della concorrenza.

Tempo di lettura: 2 minuti.

L’Unione Europea ha emesso un reclamo formale antitrust contro Adobe per la sua offerta di acquisizione da 20 miliardi di dollari della piattaforma di progettazione di prodotti basata su cloud, Figma. Dopo un’indagine approfondita avviata il 7 agosto, la Commissione Europea ha raggiunto la conclusione preliminare che, se l’acquisizione dovesse andare avanti, potrebbe “ridurre significativamente la concorrenza nei mercati globali” per la fornitura di strumenti di progettazione di prodotti interattivi, strumenti di editing vettoriale e strumenti di editing raster.

Preoccupazioni per la concorrenza

La Commissione ha emesso una dichiarazione di obiezioni che evidenzia le sue preoccupazioni sulla concorrenza. Gli ufficiali dell’UE ritengono che Figma eserciti già un’influenza significativa sui tool di editing di Adobe, Illustrator e Photoshop, e sia “molto probabile” che cresca come forza competitiva nel mercato degli strumenti di editing vettoriale e raster senza la fusione.

Scadenza per la decisione finale

La Commissione Europea ha tempo fino al 5 febbraio per emettere una decisione finale riguardo la proposta di fusione tra Adobe e Figma. La dichiarazione di obiezioni non pregiudica l’esito dell’indagine dell’UE.

Risposta di Adobe e Figma

Adobe e Figma possono ora rispondere per iscritto alle obiezioni, offrendo concessioni che affrontino le precise preoccupazioni normative della Commissione e richiedere un’udienza, dopo la quale la Commissione deciderà se l’acquisizione infrange la legge antitrust. Un portavoce di Adobe ha dichiarato a Bloomberg: “Rimaniamo fiduciosi nei meriti del nostro caso, poiché il design dei prodotti di Figma è un’adiacenza ai prodotti creativi core di Adobe e Adobe non ha piani significativi per competere nello spazio del design dei prodotti”. Anche un portavoce di Figma ha detto a Bloomberg: “Siamo fiduciosi nella nostra capacità di risolvere le preoccupazioni dei regolatori e continueremo a impegnarci in conversazioni costruttive focalizzate sui benefici che questo accordo creerà per i consumatori e l’economia dell’innovazione europea”.

Altre preoccupazioni del Garante

Adobe e Figma non hanno ancora fornito soluzioni per affrontare le preoccupazioni antitrust sollevate dall’indagine. Adobe ha già iniziato a eliminare la disponibilità di Adobe XD, un’app di design UX/UI simile a Figma, all’inizio di quest’anno, dopo aver annunciato l’accordo. La Commissione ora sostiene che la cessazione di Adobe XD, insieme a qualsiasi prodotto successore, costituirebbe un “acquisto killer inverso”, una situazione in cui le aziende eliminano prodotti interni per rimuovere potenziali rischi competitivi per prodotti o servizi appena acquisiti.

Mentre Adobe affronta sfide normative in Europa, le sue difficoltà regolatorie non sono finite. L’Autorità per la Concorrenza e i Mercati del Regno Unito sta conducendo un’indagine simile, e si vocifera che anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti stia preparando una propria causa antitrust per bloccare l’accordo.

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