Apple ha concordato di pagare 14,4 milioni di dollari agli utenti iPhone in Canada per risolvere una class action legata alla controversia “Batterygate”. Gli utenti idonei riceveranno rimborsi variabili tra 17,50 e 150 CAD ciascuno, a seguito dell’approvazione della corte canadese.
Origine del controverso “Batterygate”
La class action ha accusato Apple di aver intenzionalmente ridotto le prestazioni degli iPhone man mano che le loro batterie si degradavano, senza informare adeguatamente gli utenti. Apple implementò questa limitazione delle prestazioni nel 2017 per prevenire spegnimenti improvvisi dell’iPhone, dovuti all’incapacità delle batterie di mantenere le prestazioni di picco con l’invecchiamento. Questa modifica fu introdotta con iOS 10.2.1 nel febbraio 2017, ma senza una comunicazione trasparente ai clienti.
Risposta di Apple e rimborsi
In risposta alle critiche, Apple si scusò formalmente, ridusse il costo delle sostituzioni della batteria e fornì agli utenti l’opzione di disabilitare la funzione di limitazione delle prestazioni. A gennaio, Apple iniziò a erogare rimborsi per un totale di 500 milioni di dollari agli utenti iPhone negli Stati Uniti, come parte della risoluzione di una class action simile.
Dettagli della risoluzione in Canada
Ora, con il regolamento in Canada, gli utenti iPhone idonei sono coloro che possedevano o avevano acquistato un iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus, SE, 7 o 7 Plus con iOS 10.2.1 o successivo (per iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus o SE) e/o iOS 11.2 o successivo (per iPhone 7 o 7 Plus) installato o scaricato prima del 21 dicembre 2017. Le istruzioni dettagliate per presentare una richiesta di rimborso saranno disponibili prossimamente sul sito web dedicato al regolamento.
Implicazioni e prospettive
Questa risoluzione sottolinea l’importanza della trasparenza e della comunicazione tra le aziende tecnologiche e i loro utenti, specialmente quando si tratta di modifiche che potrebbero influire sulle prestazioni dei dispositivi. La questione del “Batterygate” ha portato a un maggiore scrutinio sulle pratiche aziendali di Apple e ha stimolato discussioni più ampie sulla longevità e sulla manutenibilità degli smartphone e non solo in Canada.