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Celsius ha già saldato debiti per 700 milioni

Tempo di lettura: 2 minuti. Tagli del personale, blocco dei prelievi e nuove forze lavoro per ristrutturare il debito: la ricetta per uscire dallo spettro del fallimento?

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Celsius Network, il prestatore di criptovalute in crisi che sta affrontando problemi di liquidità, ha saldato completamente il suo debito residuo nei confronti del protocollo di prestito di finanza decentralizzata (DeFi) Compound, liberando quasi 200 milioni di dollari di garanzie in pegno.

L’azienda ha versato 50 milioni di dollari a Compound all’inizio di mercoledì e ha recuperato 10.000 wrapped bitcoin (wBTC), un token bitcoin-replica adattato alla blockchain di Ethereum. La quota di wBTC vale circa 195 milioni di dollari ai prezzi attuali.

I dati del tracciatore di transazioni della blockchain Etherscan mostrano che un portafoglio collegato a Celsius ha trasferito 50 milioni di token DAI – la stablecoin di MakerDAO ancorata al dollaro – a Compound in due istanze. Dopo il pagamento degli acconti, Compound ha rilasciato a Celsius 6.900 e poi 3.100 gettoni wBTC che erano stati bloccati nel protocollo come garanzia.

Successivamente, Celsius ha trasferito 10.000 wBTC allo stesso indirizzo di portafoglio non etichettato dove il giorno prima era finita la quota di 416.000 stETH dell’azienda, circa 435 milioni di dollari ai prezzi attuali.

La manovra ha seguito una tattica simile di gestione della tesoreria che Celsius ha usato di recente per pagare completamente e chiudere i suoi prestiti dai protocolli di prestito DeFi Aave e Maker. I prestiti su questi protocolli sono sovracollateralizzati, il che significa che il mutuatario deve bloccare più beni digitali del valore del prestito.

L’estinzione dei prestiti sovracollateralizzati è teoricamente positiva per la liquidità di Celsius, perché la mossa sblocca più asset di valore rispetto a quelli necessari per estinguere i prestiti.
Celsius è tra i prestatori di criptovalute paralizzati dalla recente crisi di liquidità delle società di criptovalute. Il Dipartimento di regolamentazione finanziaria del Vermont, uno stato americano, ha dichiarato che il prestatore è “profondamente insolvente”. L’azienda ha sospeso i prelievi, tagliato posti di lavoro e assunto consulenti per la ristrutturazione.

Tuttavia, Celsius ha ripagato il suo debito con i protocolli DeFi. Dall’inizio di luglio ha rimborsato 223 milioni di dollari a Maker, 235 milioni di dollari ad Aave e 258 milioni di dollari a Compound.

Di conseguenza, ha recuperato più di un miliardo di dollari di asset crittografici, per lo più in wBTC e in un tipo di token derivato dell’etere (ETH) chiamato stETH, che erano stati bloccati sui protocolli come garanzia.

Dopo aver estinto il prestito di Maker, i dati della blockchain hanno mostrato che l’azienda ha inviato quasi 500 milioni di dollari in wBTC precedentemente reclamati come garanzia alla borsa cripto FTX.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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