Sommario
Durante il processo antitrust statunitense contro Google, Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha testimoniato ammettendo che il motore di ricerca Bing non è all’altezza di Google. Nonostante ciò, ha sottolineato l’importanza della concorrenza nel mercato della ricerca, definendo la ricerca come la più grande categoria di software esistente. Nadella ha discusso dell’importanza di diventare il motore di ricerca predefinito su dispositivi come quelli di Apple, sottolineando come ciò potrebbe cambiare il gioco per Bing, nonostante le perdite economiche previste.
La lotta per diventare il motore di ricerca predefinito
Nadella ha espresso la sua volontà di nascondere il marchio Bing e rispettare le esigenze di privacy di Apple pur di ottenere più dati. Ha sottolineato l’importanza dei valori predefiniti nel cambiare il comportamento degli utenti e ha descritto la difficoltà di competere con Google, che è il motore di ricerca predefinito su molti dispositivi.
L’importanza dei dati e della distribuzione
L’aumento della distribuzione, secondo Nadella, darebbe a Bing un aumento del “flusso di query”, portando più persone a effettuare più ricerche. Questo significherebbe più dati per migliorare il motore di ricerca Bing e più motivi per gli inserzionisti di venire sulla piattaforma, creando un ciclo virtuoso che potrebbe aiutare Bing a raggiungere la qualità di Google.
Tentativi falliti e la paura di perdere Google
Nonostante gli sforzi di Microsoft per diventare il motore di ricerca predefinito di Apple, Nadella ha ammesso che non è andata bene. Ha suggerito che Apple potrebbe temere cosa farebbe Google se perdesse lo status predefinito, come promuovere attivamente il download di Chrome, insegnando così alle persone a bypassare completamente il browser Safari.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Durante la testimonianza, è stato anche discusso il ruolo dell’intelligenza artificiale e della partnership di Microsoft con OpenAI nel cambiare il mercato della ricerca. Nadella ha espresso preoccupazione per il fatto che i motori di ricerca potrebbero diventare dipendenti da accordi esclusivi con editori e piattaforme, che permetterebbero solo a Google di utilizzare i loro dati, schiacciando essenzialmente ogni altro motore di ricerca sul mercato.
Nel complesso, Nadella ha sottolineato l’importanza dei valori predefiniti nel mercato dei motori di ricerca e ha espresso preoccupazione per il potenziale dominio continuo di Google a scapito della concorrenza e dell’innovazione.