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DeFi Credix apre un pool di crediti in stablecoin da 150 milioni a Clave

Tempo di lettura: 2 minuti. La pool sarà utilizzata per creare prestiti a imprese e consumatori dell’America Latina.

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Credix Finance, un mercato del credito decentralizzato, ha presentato un pool di credito in stablecoin da 150 milioni di dollari a Clave, una piattaforma di prestito digitale, per creare prestiti a imprese e consumatori in America Latina, hanno dichiarato martedì le due società.
La linea di credito si aprirà nel 2023 e il debito sarà denominato nella stablecoin USDC, che è ancorata al dollaro, secondo quanto dichiarato. Come tutti i pool di credito Credix, il pool di debito Clave sarà suddiviso in vari fondi più piccoli, chiamati “tranche”, per offrire opportunità di investimento agli investitori istituzionali con diversi profili di rendimento/rischio; le tranche con un rischio inferiore, ad esempio, pagheranno un rendimento minore. Clave riceverà i fondi tramite transazioni on-chain e contratti intelligenti in USDC nel portafoglio crittografico dell’azienda, che potrà convertire in qualsiasi tipo di valuta tradizionale per concedere prestiti ai propri mutuatari, ha dichiarato a CoinDesk Chaim Finizola, Chief Growth Officer di Credix. Credix mette in contatto le società fintech e i prestatori non bancari che hanno bisogno di capitali per creare prestiti ai loro utenti con investitori istituzionali come gli hedge fund e i family office a caccia di rendimento. L’azienda belga ha un credito in essere di 26 milioni di dollari utilizzando USDC sulla blockchain Solana, secondo i dati della piattaforma di dati finanziari decentralizzati DefiLlama.

Clave eroga prestiti a imprese e consumatori in Argentina e Colombia, con l’intenzione di espandersi in Messico l’anno prossimo. La partnership arriva in un momento in cui i mercati del debito crittografico e tradizionale si stanno sempre più mescolando, in quanto le società crittografiche portano e tokenizzano beni del mondo reale come prestiti tradizionali, mutui e titoli di Stato sulla blockchain. Maker, uno dei più grandi protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) in cripto, ha recentemente incorporato 500 milioni di dollari in obbligazioni del Tesoro degli Stati Uniti nella sua riserva che sostiene la stablecoin DAI. Il debito di Clave dal pool di crediti Credix è collateralizzato dai crediti dei mutuatari che contraggono prestiti, ha detto Finizola. Tecnicamente, tuttavia, il debito è non garantito, il che significa che il debitore garantisce il prestito con la sua reputazione e la sua buona situazione finanziaria e non dà in pegno alcun bene il cui valore coprirebbe il prestito in caso di inadempienza. Il prestito non garantito è una procedura standard nella finanza tradizionale e sta diventando sempre più popolare nei protocolli di prestito della DeFi, ma i recenti default dimostrano che ci sono diverse sfide e rischi nell’implementarlo in un mercato nuovo e volatile come quello delle criptovalute.


Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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