Economia
Elon Musk minaccia di denunciare Microsoft per l’utilizzo dei dati di Twitter nella sua IA
Tempo di lettura: 2 minuti. Il CEO di Twitter ed imprenditore Elon Musk potrebbe intraprendere azioni legali contro Microsoft per l’utilizzo non autorizzato dei dati di Twitter per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale.
Introduzione: Elon Musk ha minacciato Microsoft di un’eventuale causa legale, sostenendo che il colosso del software abbia utilizzato illegalmente i dati di Twitter, azienda di cui è CEO, per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale (IA).
La denuncia di Musk su Twitter
La minaccia di Musk è emersa in seguito alle notizie, riportate da Mashable e altre testate, che Microsoft avrebbe intenzione di rimuovere Twitter dalla sua piattaforma pubblicitaria. In un tweet, Musk ha scritto: “Hanno addestrato [l’IA] illegalmente utilizzando i dati di Twitter. È ora di una causa legale”.
Proprietà dei dati e IA
La minaccia di Musk mette in luce le crescenti tensioni riguardo alla proprietà dei dati nel contesto dello sviluppo di modelli di IA avanzati, come GPT di OpenAI. Le grandi aziende tecnologiche lavorano per creare modelli di IA all’avanguardia, mentre i proprietari dei dati cercano di proteggerli o di far pagare per il loro utilizzo.
La situazione tra Twitter, Microsoft e OpenAI
Microsoft sviluppa i propri modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) e vende l’accesso ai modelli di OpenAI. Nel 2021, Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari in OpenAI in un accordo insolito. Elon Musk era un co-fondatore di OpenAI prima di lasciare il suo consiglio di amministrazione nel 2018 e ha recentemente criticato il passaggio dell’azienda da un modello no-profit a un’impresa altamente redditizia influenzata da Microsoft.
La crescente richiesta dei proprietari dei dati
Con l’ingresso di nuovi modelli di IA nel mondo aziendale, i proprietari dei dati stanno iniziando a porre delle richieste. Ad esempio, Reddit ha annunciato che farà pagare le aziende per l’accesso alla sua interfaccia di programmazione utilizzata per alimentare le conversazioni tra utenti nel software di addestramento IA. Anche Getty Images ha avviato un’azione legale contro Stable Diffusion, accusando l’azienda di aver copiato i suoi contenuti per addestrare il suo generatore di immagini basato su IA.
Economia
Spotify entra nel business dei corsi video nel Regno Unito
Tempo di lettura: < 1 minuto. Spotify testa corsi video nel Regno Unito, offrendo contenuti educativi su musica, creatività, business e stili di vita sani in collaborazione con noti fornitori di corsi.
Spotify sta ampliando i suoi orizzonti nel Regno Unito, introducendo corsi di apprendimento basati su video che coprono una varietà di argomenti, da musica e creatività a business e vita sana. La piattaforma di streaming musicale ha annunciato una collaborazione con fornitori di corsi educativi come BBC Maestro, PLAYvirtuoso, Skillshare e Thinkific per offrire questa nuova esperienza educativa.
Nuova frontiera per Spotify
Questa iniziativa segna l’entrata di Spotify nel settore dell’educazione digitale, permettendo agli utenti di accedere a contenuti formativi direttamente dalla piattaforma. I corsi sono disponibili sia per gli utenti gratuiti che per quelli Premium e si affiancano agli altri contenuti già presenti su Spotify.
Per questa fase di test, Spotify consente agli utenti del Regno Unito di provare gratuitamente almeno due lezioni per corso prima di decidere se acquistare lezioni aggiuntive. Questa opportunità permette di esplorare l’offerta formativa senza impegno immediato.
Come accedere ai corsi
Gli utenti mobili possono trovare i corsi nelle schede home e esplora dell’app Spotify, mentre gli utenti desktop dovranno visitare la pagina specifica Corsi su Spotify per accedere ai contenuti.
Prospettive Future
Al momento non è chiaro se Spotify estenderà questo test agli utenti negli Stati Uniti o in altre parti del mondo. Questo nuovo approccio riflette la crescente tendenza delle piattaforme di streaming a esplorare contenuti al di fuori della loro offerta tradizionale, arricchendo l’esperienza utente con opportunità di apprendimento e crescita personale.
Economia
Sanzioni USA colpiscono settore crypto per presunti legami con banche russe
Tempo di lettura: 2 minuti. Avrebbero favorito sistemi di elusione in favore dei sistemi finanziari russi
L’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha recentemente imposto sanzioni a 13 entità e due individui non nominati, accusati di sviluppare servizi crypto volti a facilitare l’elusione delle sanzioni da parte di cittadini russi. Queste misure intervengono in un momento in cui la Russia, secondo quanto affermato dall’OFAC, sta cercando sempre più di adottare meccanismi di pagamento alternativi per aggirare le sanzioni USA e continuare a finanziare il conflitto in Ucraina.
Servizi Crypto sotto la Lente
L’azione dell’OFAC si concentra su aziende che, attraverso i loro servizi o facilitando transazioni specifiche, hanno assistito altre entità già sottoposte a sanzioni nel tentativo di eludere le restrizioni imposte dagli Stati Uniti. Brian E. Nelson, Sottosegretario per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria, ha evidenziato l’impegno del Tesoro nel continuare a esporre e interrompere le attività di quelle compagnie che permettono a istituzioni finanziarie russe sanzionate di riconnettersi al sistema finanziario globale.
Tra le aziende crypto sanzionate, molte hanno avuto transazioni con banche russe proibite, piattaforme di scambio e mercati darknet, utilizzando criptovalute come mezzo di scambio. Secondo Chainalysis, un’importante azienda di analisi blockchain, la maggior parte delle entità e persone sanzionate sono collegate alla Russia attraverso i servizi offerti. In particolare, due aziende, Netex24 e Bitpapa, sono state identificate per aver facilitato significativi trasferimenti crypto a gruppi sanzionati negli ultimi due anni.
Netex24 e Bitpapa nel mirino
Netex24 è stata segnalata per offrire servizi di conversione da criptovaluta a moneta fiat a banche russe sanzionate, quali Tinkoff e Sberbank, mentre Bitpapa è stata evidenziata per il suo funzionamento come piattaforma di scambio peer-to-peer (P2P) accessibile ai cittadini russi. Entrambe le aziende sono state collegate a un aumento del valore trasferito a entità sanzionate e mercati darknet, specialmente dopo l’inizio del conflitto in Ucraina.
La strategia dell’OFAC sembra sempre più concentrata sul contrasto all’elusione delle sanzioni attraverso imprese crypto che facilitano i canali di entrata e uscita per le banche russe sanzionate. Questo approccio mira a tagliare i punti di accesso al sistema finanziario globale per coloro che sono oggetto di restrizioni, sottolineando l’importanza di una vigilanza costante nel settore delle criptovalute.
Economia
Cina ban semiconduttori USA dai PC governativi
Tempo di lettura: 2 minuti. Cina bandisce semiconduttori Intel e AMD nei PC governativi, promuovendo CPU nazionali per autonomia tecnologica e risposta a sanzioni USA
La Cina ha recentemente introdotto una serie di nuove linee guida che segnano una svolta significativa nella politica tecnologica del paese, con profonde implicazioni per l’industria globale dei semiconduttori e per le relazioni internazionali in ambito tecnologico. Al centro di questa mossa c’è la decisione di escludere i processori prodotti da giganti statunitensi come Intel e AMD dall’utilizzo nei computer e nei server governativi cinesi, favorendo invece l’adozione di alternative prodotte internamente.
Una mossa strategica
Queste linee guida, annunciate dal Ministero delle Finanze e dal Ministero dell’Industria e dell’Informazione Tecnologica cinese il 26 dicembre dell’anno scorso, sono parte di una strategia nazionale volta a ridurre la dipendenza della Cina dalle tecnologie estere, in particolare in risposta alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Le aziende statali sono state informate che la transizione verso soluzioni locali dovrà essere completata entro il 2027.
Implicazioni per i Giganti Tecnologici
La Cina rappresenta un mercato cruciale per molte aziende tecnologiche internazionali, inclusi AMD, Nvidia e Intel. Nel solo ultimo anno, il mercato cinese ha generato il 27% delle vendite globali, con entrate pari a 54 miliardi di dollari per Intel e 23 miliardi di dollari per AMD. Inoltre, si prevede che il governo cinese sostituirà anche il sistema operativo di Microsoft con alternative domestiche, influenzando una quota significativa delle entrate di quest’ultima.
Sfide e prospettive
Nonostante gli ambiziosi piani della Cina, la strada verso l’autosufficienza nei semiconduttori non è priva di ostacoli. La Cina dovrà investire miliardi in ricerca e sviluppo e affrontare sfide tecniche significative per colmare il divario tecnologico con i leader del settore. Anche con la tecnologia acquisita o reverse-engineered, le fabbriche di semiconduttori dipendono da materie prime e tecnologie provenienti da tutto il mondo.
Il futuro del Settore
Mentre la Cina avanza verso l’indipendenza tecnologica, le aziende di semiconduttori come TSMC e Intel stanno costruendo nuovi impianti di fabbricazione negli Stati Uniti, con il sostegno del governo guidato da Biden. Questo sottolinea un cambiamento nel panorama globale della produzione di semiconduttori, con potenziali ripercussioni sulle catene di approvvigionamento e sulla geopolitica tecnologica.
La mossa della Cina di favorire l’uso di processori domestici riflette una tendenza crescente verso il nazionalismo tecnologico e solleva interrogativi su come le economie e le aziende globali si adatteranno a questo nuovo paradigma. Mentre la Cina si sforza di consolidare la sua indipendenza nel settore dei semiconduttori, il mondo osserva attentamente le implicazioni di queste politiche per il futuro dell’innovazione tecnologica e della cooperazione internazionale.
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