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Epic Games, la casa editrice di Fortnite, sta per portare Google in tribunale, accusando il suo app store mobile di essere un monopolio illegale. Questa mossa arriva dopo una battaglia legale simile contro Apple, che si è conclusa con una vittoria parziale per la mela morsicata. Epic ora punta i riflettori su Google, sostenendo che le pratiche dell’azienda ostacolano la concorrenza e mantengono alti i prezzi delle app.
Il cuore del contendere
Epic sostiene che Google rende estremamente difficile per sviluppatori e utenti aggirare il suo app store e le relative commissioni standard, creando un monopolio illegale che arricchisce ingiustamente Google e gonfia artificialmente i prezzi delle app. Big G, d’altra parte, difende la sua posizione sostenendo che la concorrenza proviene da Apple e che una vittoria di Epic potrebbe compromettere la sicurezza degli smartphone Android.
Le strategie di Google sotto accusa
Prima del processo, sono emerse accuse che Google avrebbe pagato sviluppatori e produttori di telefoni per non abbandonare il suo app store, con somme che arrivano a centinaia di milioni di dollari. Inoltre, si è scoperto che Google avrebbe persino considerato l’acquisto di Epic per prevenire una fuga di sviluppatori di giochi.
Testimoni di alto profilo nel processo Epic contro Google
Il processo vedrà lo scontro e la partecipazione di testimoni di alto livello, tra cui il CEO Sundar Pichai e Tim Sweeney. Si prevede che anche altri rappresentanti di aziende come Apple, Netflix, Motorola e AT&T saranno chiamati a testimoniare.