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Europa, Microsoft modifica le policy di Windows 11

Tempo di lettura: < 1 minuto. Microsoft modifica la politica di Windows 11 nell’EEA, permettendo agli utenti di aprire i link nel browser predefinito, in risposta alle regolamentazioni dell’UE.

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Microsoft ha recentemente apportato modifiche alla sua politica per Windows 11 nell’Area Economica Europea (EEA). Queste modifiche permetteranno agli utenti dell’EEA, nonché di Islanda, Liechtenstein e Norvegia, di aprire tutti i link nel loro browser predefinito invece che in Microsoft Edge. Questa decisione è stata presa a causa delle regolamentazioni dell’UE, in particolare dell’Atto sui Servizi Digitali.

Il contesto

In precedenza, Microsoft aveva annunciato che Windows 11 avrebbe permesso agli utenti di aprire i link solo in Microsoft Edge, anche se un altro browser era impostato come predefinito. Questa decisione aveva suscitato l’indignazione degli utenti al di fuori dell’EEA, che la ritenevano anticoncorrenziale e limitativa. Tuttavia, nell’EEA, la decisione era stata accolta con favore, poiché veniva vista come un modo per conformarsi alle regolamentazioni dell’UE.

Il cambiamento

In risposta all’Atto sui Servizi Digitali, Microsoft ha ora invertito la sua decisione per gli utenti nell’EEA, permettendo loro di aprire i link nel browser predefinito. L’Atto mira a creare condizioni di parità per i servizi digitali nell’UE, includendo disposizioni che obbligano le aziende a permettere agli utenti di scegliere le proprie applicazioni predefinite, inclusi browser e motori di ricerca. Questo cambiamento avrà un grande impatto sugli utenti nell’EEA, che potranno ora utilizzare il browser preferito per aprire i link in Windows 11. Tuttavia, gli utenti al di fuori dell’EEA continueranno ad essere limitati all’uso di Microsoft Edge per aprire i link in Windows 11.

Ulteriori modifiche

Oltre alla modifica della politica sui browser, Microsoft ha anche apportato altre modifiche a Windows 11 nell’EEA. Ad esempio, Windows ora richiederà il consenso per condividere dati tra Windows e altri servizi Microsoft in cui l’utente ha effettuato l’accesso. Questa modifica è stata effettuata in risposta alle regolamentazioni dell’UE, in particolare al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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