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Flare presenta il suo assistente basato sull’Intelligenza Artificiale per la Cybersecurity

Tempo di lettura: 1 minuto. Scopri come Flare sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per migliorare la sicurezza informatica e contrastare le minacce online

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Il mondo dell’intelligenza artificiale generativa sta cambiando il modo in cui affrontiamo le sfide della cybersecurity. Flare ha recentemente lanciato il suo assistente basato sull’intelligenza artificiale, che permette ai team di sicurezza e intelligence di creare report informativi, sintetici e tradotti dal web chiaro e dal dark web, superando le barriere linguistiche e terminologiche.

Intelligenza artificiale generativa e cybersecurity

Le tendenze attuali nell’intelligenza artificiale generativa stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo gli uni con gli altri e con il nostro ambiente. La cybersecurity non fa eccezione, poiché l’IA può supportare gli strumenti esistenti, rendendoli più veloci e sofisticati. Tuttavia, queste innovazioni possono trasformarsi anche in una spada a doppio taglio: gli attori minacciosi possono sfruttarle per scopi illeciti e l’IA generativa non è immune da questi rischi.

Usi negativi dell’intelligenza artificiale generativa

Alcuni esempi di utilizzi negativi dell’IA generativa includono spear phishing su larga scala e truffe di spoofing vocale. Gli attori minacciosi possono sfruttare le tecniche di IA per produrre massicce quantità di email di phishing e per creare voci convincenti, talvolta imitando persone specifiche per ingannare le vittime e ottenere informazioni sensibili o codici di accesso.

L’IA generativa al servizio del bene

Per contrastare gli attori minacciosi che già utilizzano l’IA generativa nelle loro operazioni, è fondamentale che i team di cybersecurity si evolvano insieme alla tecnologia. L’assistente basato sull’IA di Flare rappresenta un passo avanti in questa direzione, offrendo un’arma in più nella lotta contro le minacce informatiche.

Flare e il suo assistente basato sull’IA in azione

Flare sfrutta i modelli di IA di ultima generazione nella sua piattaforma di rilevamento delle esposizioni. L’assistente può sintetizzare rapidamente le informazioni, superare le barriere linguistiche e spiegare eventi complessi in modo semplice, aiutando i team di cybersecurity a prendere decisioni più informate e a proteggere le loro organizzazioni.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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