Il mondo delle criptovalute ha subito un’altra scossa dopo il fallimento di FTX. Uno degli imprenditori più stimati dalle nuove generazioni che hanno fatto sognare tantissimi investitori rendendo il mercato simile o uguale agli altri, fornendogli maggiore credibilità. Per quanto concerne l’immagine descritta in questi anni di breve durata del successo della nota piattaforma di exchange non si può non evidenziare come il giovane imprenditore abbia più volte promosso il modello di finanza decentralizzata utile anche alla società grazie ad un millantato reinvestimento dei profitti. Un filantropo del nuovo millennio che non ha fatto i conti con la volatilità del mercato e con la presenza degli squali che ruotano intorno ad un mondo che ha dimostrato tanti punti deboli una volta che è entrato parallelamente nella finanza che conta.
Con FTX svariati milioni di utenti hanno perso un capitale di 30 miliardi di dollari, che è stato in parte, 500 milioni, sottratto da un attacco hacker di cui non si sa ancora molto o conviene non parlarne per evitare ulteriori problemi con la giustizia. Ad aver fatto il gioco del leone è stato CZ di Binance, da sempre competitor di FTX, che ha manifestato l’intenzione di voler rilevare la piattaforma. La puzza di bruciato era talmente così evidente che anche colui che si è sempre dichiarato un sostenitore della finanza decentralizzata, tanto da investire molti dei suoi capitali in un momento di difficoltà congiunturale, ha fatto un passo indietro. Il mondo delle criptovalute a questo punto, così come è avvenuto in passato per altri fallimenti come ad esempio quello della piattaforma Celsius, e stato protagonista di ulteriori difficoltà e un’altra piattaforma molto attiva nel settore delle sponsorizzazioni come Crypto.com ha iniziato a traballare dinanzi alle richieste di riscossione da parte dei suoi utenti. Quello che ha fatto la differenza in questa vicenda è stato sicuramente l’approccio di mister Binance con la sua operazione trasparenza nei confronti dei clienti ed ha pubblicato la lista di tutti gli indirizzi dove sono conservate sia le criptovalute sia le stable Coin, rassicurando allo stesso tempo sulla copertura in caso di fail. Ha anche consigliato a molti di tenere fuori dagli Exchange, stoccandoli su chiavi private, i propri asset di criptovalute. Quanto fatto da CZ è stato scimmiottato dalla stessa Crypto.com che ha fornito i suoi assett seppur sembrino pochini e che confermano le difficoltà odorate già nel secondo trimeste di quest’anno quando ha rinunciato a molte sponsorizzazioni importanti.
L’ennesima storia sul travagliato mondo delle criptovalute dell’ultimo periodo è stato sicuramente il fatto che ancora una volta si è dato modo e luogo alla finanza decentralizzata di poter essere incisiva rispetto a quella di nuova generazione ed ha fatto in modo che ci fossero maggior investimenti dei grandi della finanza che hanno approfittato di un calo del valore delle criptovalute in generale. JP Morgan ha annunciato diversi investimenti nel settore, valutando addirittura la possibilità di paragonare il Bitcoin ad una garanzia di ricchezza simile a l’oro, ed ha utilizzato la blockchain di Polygon per effettuare delle operazioni così come sempre con la stessa tecnologia sono state annunciate da Meta operazioni simili, fatte già dalla borsa di Singapore.
Con questa crisi sono molti, forse troppi ancora una volta, a dover ritirare i loro risparmi uscendo in perdita facendo intendere che oltre al sistema quotato in borsa di Coinbase sono poche le piattaforme che riescono a tenere il mercato sulla base delle forti oscillazioni che da un anno a questa parte stanno rendendo sempre meno conveniente investire nel mondo delle criptovalute per chi ovviamente si aspettava dei guadagni superiori alla media di mercato nel minor tempo possibile. C’è anche un modello di imprenditoria e di nuove leve del mondo della finanza che sta iniziando a traballare ed il caso di FTX non è altro che una dimostrazione di come la ricchezza nella finanza decentralizzata sia ancora volatile e che molti imprenditori che ne hanno fatto un successo personale siano stati troppo avventati nell’attuare attività di diversificazione non potendo contare su un core business utile a ripianare eventuali perdite. Anche il creatore della criptovaluta Luna è stato non solo protagonista di un grande fallimento che ha portato molte persone che credevano in quello che era il maggior progetto dopo Bitcoin ed Ethereum di criptovalute a vivere momenti di panico simili a quelle delle crisi nere borse, dove alcune persone addirittura si sono suicidate per la disperazione e la vergogna. Anche in questo caso c’è un riflettore dell’Interpol acceso che ha notificato un allarme rosso sulla figura di Do Kwon per non parlare del già vissuto fallimento di Lady cripto anche lei attenzionata dalla polizia internazionale per truffa.
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L’unico suggerimento che è possibile dare a coloro che in questa fase sono dentro il mercato della finanza decentralizzata è sicuramente quello di iniziare a valutare dei sistemi di conservazione fisica che possano garantirli da eventuali perdite del proprio capitale investito sotto forma di monete virtuali, così come dovrebbero valutare una migrazione da una piattaforma all’altra qualora ravvedano maggiore solidità di un prodotto di scambio rispetto a quello dove si trovano attualmente. Esistono altre piattaforme di finanza decentralizzata che producono servizi paralleli a quelli delle grandi piattaforme di scambio e che ancora resistono perché completamente slegate dal mondo della finanza centralizzata ed in molti casi non sono ancorati ai sistemi delle valute digitali normate e riconosciute a livello internazionale. È vero che qui abbiamo a che fare con un triste periodo dell’Orso, ma non è escluso che in questa fase siano molti a cavalcare invece il momento del Toro grazie alle forti oscillazioni che variano dal 10 al 30% a distanza di pochi giorni dove il prezzo del Bitcoin risulta in discesa rispetto ai massimi storici che secondo le previsioni più ottimiste dovrebbe riuscire a raggiungere picchi di 50 o 100 mila nei prossimi anni. Il problema è che secondo molte stime, nel 2022 doveva aver raggiunto anche i 250 mila. Meglio andarci piano, altrimenti si può perdere salute, pazienza e soldi in poco tempo.