Categorie
Economia

G20 accelera verso un quadro internazionale delle criptovalute

Tempo di lettura: 2 minuti. Mentre il G20 accelera verso un quadro globale per gli asset criptovalutari, il mondo si prepara a un futuro di maggiore trasparenza e cooperazione nel settore delle criptovalute.

Tempo di lettura: 2 minuti.

I leader delle 20 economie più grandi del mondo, collettivamente noti come G20, stanno spingendo per una rapida implementazione di un quadro transfrontaliero per gli asset criptovalutari. Secondo quanto riportato da fonti locali a New Delhi, dove i membri del gruppo stanno partecipando a un vertice della durata di due giorni, il quadro faciliterà lo scambio di informazioni tra i paesi a partire dal 2027.

Dettagli del Crypto-Asset Reporting Framework (CARF)

Il G20 ha chiesto una rapida implementazione del Crypto-Asset Reporting Framework (CARF) e modifiche allo Standard di Segnalazione Comune (CRS). “Chiediamo al Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax Purposes di identificare una tempistica appropriata e coordinata per iniziare gli scambi da parte delle giurisdizioni pertinenti”, recita una dichiarazione di consenso firmata dai leader del G20.

Il quadro influenzerà diversi paesi, inclusi Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Corea del Sud, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, nonché l’Unione Europea. Due terzi della popolazione mondiale vive in un paese del G20.

Il CARF è stato introdotto per la prima volta nell’ottobre 2022 dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Il documento è stato progettato per fornire alle autorità fiscali una maggiore visibilità sulle transazioni criptovalutari e sui soggetti che stanno dietro ad esse.

Implicazioni del nuovo quadro

Sotto il quadro proposto, i paesi scambieranno automaticamente informazioni sulle transazioni criptovalutari tra le giurisdizioni annualmente, coprendo le transazioni su scambi criptovalutari non regolamentati e fornitori di portafogli. Le transazioni criptovalutari sono già soggette a nuovi standard di divulgazione in molti paesi. A maggio, l’Unione Europea ha approvato regole aggiornate per aderire al CARF, stabilendo procedure per lo scambio automatico di informazioni tra i governi europei a fini fiscali. Secondo le nuove regole, il trasferimento di asset digitali dovrebbe essere accompagnato dal nome del beneficiario, dall’indirizzo del registro distribuito del beneficiario, nonché dal numero di conto del beneficiario.

Il gruppo ha anche approvato le raccomandazioni del Financial Stability Board per la “regolamentazione, supervisione e controllo delle attività e dei mercati degli asset criptovalutari e degli accordi globali sulle stablecoin”, secondo l’annuncio. Pubblicate a luglio, le raccomandazioni stabiliscono standard simili per le stablecoin rispetto alle banche commerciali e sollecitano i regolatori a proibire qualsiasi attività che ostacoli l’identificazione dei partecipanti coinvolti, tra le altre raccomandazioni.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version