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Generation Zoe: arrestato dall’Interpol il CEO della piattaforma cripto truffa legata a Zoe cash

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L’Interpol è riuscita ad arrestare Leonardo Cositorto, l’ex amministratore delegato di Generation Zoe, una delle più grandi presunte piattaforme finanziarie e cripto-truffa in Argentina. Cositorto è stato arrestato questa settimana nella Repubblica Dominicana, dove era responsabile di una piattaforma simile chiamata Sunrise Coach. Ora sarà estradato in Argentina.

Uno degli uomini più ricercati perchè legati al funzionamento di Generation Zoe, uno dei più grandi schemi piramidali presunti in Argentina, è stato finalmente localizzato. L’Interpol ha arrestato Leonardo Cositorto, l’ex amministratore delegato, nella Repubblica Dominicana come risultato di un’operazione di localizzazione condotta dalla polizia dominicana e dagli agenti della polizia internazionale (Interpol).

Le autorità sono state in grado di rintracciare la posizione di Cositorto utilizzando i record IP che ha lasciato quando usava i social network per promuovere una nuova iniziativa chiamata Sunrise Coach. Le autorità hanno rivelato che gli investigatori avevano sorvegliato le trasmissioni che Cositorto faceva quotidianamente per esaminare le immagini di sfondo in questi video. In questo modo, hanno potuto scoprire che i paesaggi mostrati erano coerenti con quelli di Santo Domingo, la capitale della Repubblica Dominicana.

Cositorto è stato trovato in un hotel della regione e dovrà affrontare le accuse di truffa legate al caso Generation Zoe. L’uomo era latitante da febbraio, quando ha abbandonato il paese ed è riuscito a entrare illegalmente nella Repubblica Dominicana.

L’avventura imprenditoriale di Generation Zoe, l’azienda a cui Cositorto è legato, è iniziata cinque anni fa come un centro di formazione per allenare le persone. L’organizzazione è cresciuta, e ha incluso un braccio finanziario, che ha utilizzato i fondi depositati dai sostenitori. Questi fondi generavano guadagni per loro, che erano pubblicizzati come “sicuri” dalla società. Questi guadagni provenivano presumibilmente da investimenti in diversi campi, tra cui l’estrazione mineraria, la vendita di auto, la salute, l’estetica, l’immobiliare e il calcio.

La società ha anche emesso la propria criptovaluta chiamata Zoe Cash, che è stata annunciata come sostenuta dall’oro. L’organizzazione ha inoltre creato la propria chiesa, chiamata Aviva Zoe, e molte altre propaggini, compreso un franchising di fast-food chiamato Zoe Burger.

Ignacio Trimarco, uno degli avvocati che rappresenta più di 70 utenti colpiti da Zoe, ha qualificato questa situazione come “una delle più grandi truffe nella storia dell’Argentina“. Sono stati arrestati anche altri promotori dell’azienda, tra cui Maximiliano Javier Batista, il secondo in comando di Zoe, e Gabriela Alvarez, una delle promotrici dell’organizzazione.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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