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iMessage escluso dalle nuove norme UE, Google insoddisfatto

Tempo di lettura: < 1 minuto. La Commissione Europea esclude iMessage dalle regolamentazioni del DMA, provocando il disappunto di Google

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Apple non dovrà aprire iMessage ai servizi di messaggistica concorrenti, dopo che la Commissione Europea ha deciso che l’app, insieme a Bing e Edge di Microsoft, non sarà soggetta alle nuove e rigide regolamentazioni UE. Google ha espresso il suo disappunto per questa decisione.

Contesto e Decisione della Commissione

Dopo cinque mesi di indagini, la Commissione Europea ha concluso che queste proprietà digitali non sono abbastanza dominanti nei rispettivi mercati da richiedere una regolamentazione, evitando così le nuove regole del Digital Markets Act (DMA) che entreranno in vigore a marzo 2024.

Implicazioni per iMessage

In Europa, la popolarità di iMessage è inferiore rispetto ad altre app come WhatsApp, il che significa che iMessage non è considerato un “gatekeeper” e quindi non soggetto alle regolamentazioni del DMA. Questo non sorprende, data la situazione di mercato diversa rispetto agli Stati Uniti, dove iMessage ha una presenza significativa.

Reazioni e Implicazioni Future

Google, che ha chiesto all’UE di imporre ad Apple un gioco equo con i telefoni Android, è meno soddisfatto della decisione. Un portavoce di Google ha sottolineato che escludere questi servizi popolari dalle regole del DMA significa che i consumatori e le aziende non beneficeranno della varietà di scelte esistenti su altre piattaforme più aperte.

Nonostante questa decisione, Apple e Microsoft dovranno comunque apportare importanti modifiche ai loro sistemi operativi in Europa, come mostrato da iOS 17.4 e Windows 11, per conformarsi ad altre disposizioni del DMA.

La decisione della Commissione Europea di escludere iMessage, Bing e Edge dalle nuove regolamentazioni UE del DMA solleva questioni importanti sull’equilibrio tra innovazione, concorrenza e regolamentazione nel mercato digitale. Sebbene questa decisione possa sembrare un vantaggio per Apple e Microsoft, sottolinea la complessità di applicare regole uniformi in mercati diversificati e in rapida evoluzione.

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