Categorie
Economia

La Russia intende lanciare una “borsa nazionale delle criptovalute”

Tempo di lettura: 2 minuti. I legislatori locali stanno lavorando agli emendamenti della legislazione esistente “sugli asset finanziari digitali” in consultazione con gli stakeholder del mercato.

Tempo di lettura: 2 minuti.

I legislatori russi stanno lavorando agli emendamenti per lanciare una borsa nazionale delle criptovalute. Questo sforzo sarebbe sostenuto sia dal Ministero delle Finanze che dalla Banca Centrale della Russia, che hanno una lunga storia di disaccordo sulla regolamentazione delle criptovalute nel Paese. Come riportato dai media locali il 23 novembre, i membri della Camera bassa del Parlamento russo, la Duma, hanno discusso con gli stakeholder del mercato gli emendamenti alla legislazione vigente sulle criptovalute “sugli asset finanziari digitali”. Gli emendamenti, che definirebbero un quadro giuridico per una borsa nazionale, saranno prima presentati alla banca centrale.

Leggi la previsione di Matrice Digitale ad inizio conflitto: Può la finanza decentralizzata salvare l’economia Russia dalla guerra contro l’Ucraina?

Sergey Altuhov, membro del Comitato di politica economica della Duma, ha sottolineato la sensibilità fiscale di tali misure: “Non ha senso negare l’esistenza delle criptovalute, il problema è che circolano in un grande flusso al di fuori della regolamentazione statale. Si tratta di miliardi di rubli di mancato gettito fiscale per il bilancio federale”.

A giugno, il capo della commissione per il mercato finanziario della Duma, Anatoly Aksakov, ha suggerito che una borsa nazionale di criptovalute in Russia potrebbe essere lanciata come parte della Borsa di Mosca, “un’organizzazione rispettabile con lunghe tradizioni”. A settembre, la Borsa di Mosca ha redatto una proposta di legge per conto della banca centrale per consentire la negoziazione di attività finanziarie digitali. All’inizio del mese è stato presentato alla Duma un disegno di legge che legalizzerebbe il mining di criptovalute e la vendita delle criptovalute estratte. Il disegno di legge prevede la creazione di una piattaforma russa per la vendita di criptovalute, ma i minatori locali potranno utilizzare anche piattaforme straniere. In quest’ultimo caso, i controlli e i regolamenti russi sulle valute non si applicheranno alle transazioni, ma queste dovranno essere segnalate al servizio fiscale russo.


Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version