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Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha affermato che la decisione dell’autorità di regolamentazione del Regno Unito di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard, produttrice di “Call of Duty”, ha minato la fiducia nella Gran Bretagna come destinazione per le imprese tecnologiche.
Il ruolo della CMA nella decisione
La Competition and Markets Authority (CMA), che opera in modo indipendente dal governo, ha bloccato l’accordo mercoledì, sostenendo che potrebbe colpire la concorrenza nel nascente mercato del cloud gaming. Microsoft ha risposto giovedì, definendo la decisione “probabilmente il giorno più buio nei nostri quattro decenni in Gran Bretagna” e affermando che invia un messaggio sbagliato all’industria tecnologica globale riguardo al Regno Unito.
La reazione del governo britannico
Un portavoce del Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato che i commenti di Smith “non sono supportati dai fatti”. “Continuiamo a ritenere che il Regno Unito abbia un settore tecnologico estremamente attraente e un mercato dei giochi in crescita”, ha affermato. “Continueremo a interagire in modo proattivo con Microsoft e altre aziende”.
Il confronto con l’Unione Europea e l’atteggiamento della CMA
Smith ha affermato che Microsoft aveva lavorato efficacemente con i regolatori a Bruxelles, ma non a Londra, il che confutava l’affermazione della Gran Bretagna di essere più flessibile dopo la Brexit. La CEO della CMA, Sarah Cardell, ha invece sottolineato che il ruolo del regolatore è garantire che la Gran Bretagna sia un ambiente competitivo in cui le imprese possano crescere e prosperare.