Cina reprime il Mining di Criptovalute, USA e UE Nuove Regolamentazioni

da Redazione
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La Commissione per lo Sviluppo e le Riforme di Pechino ha aggiornato il suo piano di attuazione per frenare l’uso eccessivo di energia nel mining di criptovalute. Secondo il piano aggiornato, le attività di “mining” di valute virtuali saranno limitate, con le autorità che applicheranno classificazioni e sanzioni più severe per i trasgressori.

Le autorità cinesi sostengono che la mossa fa parte di un’iniziativa più ampia per migliorare l’efficienza energetica e promuovere gli sforzi del paese per raggiungere la neutralità carbonica, citando il potenziale danno ambientale derivante dal mining di criptovalute. Sebbene meno restrittiva del divieto totale del 2021 sul trading e mining di criptovalute in Cina, la mossa potrebbe spingere l’attività di mining di criptovalute sottoterra o all’estero senza necessariamente chiudere le aziende che operano in questo settore.

Bitmain, uno dei maggiori produttori di chip ASIC (circuiti integrati specifici per applicazione) progettati per il mining di criptovalute, ha cessato la consegna immediata delle vendite dei suoi prodotti in Cina dopo il divieto del 2021. Bitmain ha ancora la sua sede a Pechino e mantiene BTC.com e Antpool, due delle più grandi pool di mining di Bitcoin, attraverso le sue operazioni di mining al di fuori della Cina.

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Mentre algoritmi energeticamente efficienti come il proof-of-stake sono stati esplorati e implementati in blockchain come Ethereum, le preoccupazioni sull’impatto ecologico delle criptovalute continuano a crescere. Il proof-of-stake è considerato un’alternativa più sostenibile agli algoritmi di consenso proof-of-work trovati in blockchain come Bitcoin, Litecoin, Ethereum Classic e Monero.

Secondo i dati recenti dell’Indice di Consumo di Elettricità di Bitcoin di Cambridge (CBECI), il consumo annualizzato di Bitcoin è attualmente di 163,06 TWh (terawattora), con i dati storici che indicano una tendenza al rialzo dal 2022, tornando a livelli di domanda energetica paragonabili al 2021.

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Gli Stati Uniti hanno iniziato a valutare l’impatto energetico del mining di criptovalute. Una nuova iniziativa dell’Energy Information Administration raccoglierà dati sull’uso dell’energia nel mining commerciale. Le informazioni raccolte da questo “sondaggio di emergenza” potrebbero informare future regolamentazioni basate sull’impronta energetica nazionale del settore.

In Europa, una relazione non confermata indica che la Commissione Europea, in collaborazione con l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) e la Banca Centrale Europea (BCE), sta formulando nuove definizioni per il mining di criptovalute, con un potenziale divieto sul mining di Bitcoin previsto per il 2025.

Si può anche come

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