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Neuralink primi studi clinici su esseri umani per testare l’impianto cerebrale N1

Tempo di lettura: 2 minuti. Neuralink, l’azienda di Elon Musk, è pronta a iniziare il suo primo studio clinico su esseri umani, segnando un passo significativo nella realizzazione delle ambiziose promesse di Musk nel campo delle interfacce cerebro-computer.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Dopo aver ottenuto l’approvazione della FDA per i test su esseri umani alcuni mesi fa, Neuralink, l’azienda di Elon Musk, è alla ricerca dei primi soggetti per il suo studio clinico, denominato “PRIME Study”. Questo studio, della durata iniziale di sei anni, mira a testare la tecnologia Neuralink progettata per aiutare le persone paralizzate a controllare i dispositivi.

Dettagli sullo studio PRIME

Lo studio PRIME, che sembra essere l’acronimo di “Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface” (anche se l’acronimo non ha un senso logico), intende esplorare tre aspetti contemporaneamente. Il primo è l’impianto N1, il dispositivo cerebro-computer di Neuralink. Il secondo è il robot R1, il robot chirurgico che effettua effettivamente l’impianto del dispositivo. Il terzo è l’applicazione N1 User App, il software che si connette all’N1 e traduce i segnali cerebrali in azioni del computer. Neuralink prevede di testare sia la sicurezza che l’efficacia di tutte e tre le parti del sistema.

Va precisato che questo non è il computer cerebrale globale di cui Musk ha parlato per anni. Nonostante Musk abbia discusso per anni del potenziale della telepatia e dell’utilizzo di Neuralink per aiutare gli esseri umani a stare al passo con l’IA, il sistema che Neuralink prevede di testare è molto lontano da quella ambizione.

Tuttavia, lo studio rappresenta un grande passo avanti per Neuralink, che ha ottenuto l’approvazione della FDA a maggio, dopo essere stata respinta dall’agenzia all’inizio del 2022.

Controversie e prospettive future

Nel corso degli anni, Neuralink è stata al centro di numerose controversie, sia a causa delle promesse eccessive di Musk sia per le pratiche interne dell’azienda. Ad esempio, il trattamento delle scimmie durante i test è stato più volte un problema. Nonostante Musk abbia recentemente affermato che i test sono stati effettuati solo su “scimmie terminali” e che nessuna scimmia è mai morta a causa di un impianto Neuralink, i regolatori hanno riscontrato numerosi problemi nel trattamento degli animali da parte dell’azienda. Neuralink è anche sotto indagine per il trasporto illegale di dispositivi contaminati da patogeni rimossi dalle scimmie.

Per quanto riguarda lo studio PRIME, i partecipanti dovranno prima prendere parte a uno studio della durata di 18 mesi che prevede nove incontri con i ricercatori. Successivamente, dedicheranno almeno due ore a settimana a sessioni di ricerca sull’interfaccia cerebro-computer, seguite da altre 20 visite nel corso dei successivi cinque anni. Neuralink non ha specificato né il numero di soggetti che sta cercando né quando prevede di iniziare lo studio, ma ha dichiarato che intende compensare solo “i costi relativi allo studio”, come il viaggio da e per il luogo dello studio.

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