Categorie
Economia

Nintendo sotto attacco: class action per le loot box in Mario Kart Tour

Tempo di lettura: < 1 minuto. Nintendo potrebbe trovarsi di fronte a una nuova class action per le sue loot box nel gioco Mario Kart Tour, lanciato nel settembre 2019.

Tempo di lettura: < 1 minuto.

L’azienda di videogiochi giapponese Nintendo è stata colpita da un’azione legale riguardante il suo popolare gioco Mario Kart Tour. La controversia riguarda l’uso delle cosiddette “loot box”, oggetti acquistabili all’interno del gioco che contengono premi casuali.

Il cuore della questione: le “loot box”

La causa è stata avviata da un tutore legale in rappresentanza di un minore, che chiede a Nintendo di rimborsare tutti gli acquisti di loot box effettuati da minori dal lancio del gioco. Secondo l’accusa, Nintendo utilizza “dark patterns”, ossia elementi di progettazione del gioco che potrebbero favorire la dipendenza, per spingere i giocatori a comprare frequentemente le “Spotlight Pipes”, le loot box presenti in Mario Kart Tour.

Le “loot box” e l’attrazione per i minori

Questi “dark patterns” sarebbero particolarmente efficaci nei confronti dei minori. L’emozione di ottenere premi a sorpresa e l’entusiasmo nel scoprire nuovi oggetti in-game mantengono alto l’interesse dei più giovani e rafforzano il loro desiderio di continuare a giocare e a ottenere premi.

Controversie e cause legali: le loot box sotto accusa

La controversia sulle loot box non riguarda solo Nintendo: questi meccanismi di gioco sono sempre più al centro di dibattiti riguardanti l’etica e la legalità nel mondo dei videogiochi. Negli ultimi anni, molte aziende sono state criticate per il loro uso delle loot box, viste come un modo per incitare i giocatori, in particolare i più giovani, a spendere denaro in acquisti in-game.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version