OpenAI sta aggiornando i suoi modelli di generazione di testo e riducendo i prezzi, in risposta alla crescente concorrenza nel settore dell’IA generativa. OpenAI ha annunciato il rilascio di nuove versioni di GPT-3.5-turbo e GPT-4, quest’ultimo essendo il suo ultimo AI di generazione di testo, con una funzionalità chiamata “chiamata di funzione”. Questa funzionalità permette ai developer di descrivere funzioni di programmazione a GPT-3.5-turbo e GPT-4 e avere i modelli che creano il codice per eseguire tali funzioni.
Utilizzo di ChatGPT
ChatGPT, con oltre 100 milioni di utenti, ha molteplici applicazioni. Le aziende IT lo stanno utilizzando per lo sviluppo di software, il debugging, i chatbot, l’analisi dei dati e altro ancora. Le aziende di servizi stanno ottimizzando le vendite, migliorando il servizio clienti e automatizzando compiti di routine. Il settore governativo e dei servizi pubblici vede benefici nella creazione di bozze di leggi e bollette e nella creazione di contenuti in più lingue. Innumerevoli individui stanno utilizzando l’app come strumento di produttività personale.
Problemi di sicurezza e proprietà intellettuale
Con l’arrivo dell’IA generativa, emergono nuovi problemi di sicurezza e proprietà intellettuale (IP) per le aziende. Se si rivendicano diritti di PI su qualcosa generato anche parzialmente da AI, è necessario assicurarsi prima della sua accuratezza. Inoltre, una grande questione rimane irrisolta riguardo alla PI generata da AI: la proprietà.
Chi possiede l’output di ChatGPT?
Secondo i termini di utilizzo attuali di ChatGPT, l’utente possiede l’input (come i prompt, le domande o i testi che inserisce quando cerca l’output dal tool). Sulla base del tuo input, il servizio fornisce un output. Collettivamente, l’input e l’output sono noti come “contenuto” secondo i termini di utilizzo. I termini affermano che OpenAI ti assegna tutti i suoi diritti, titoli e interessi in e per l’output.