Sommario
In una recente puntata del podcast “Hard Fork” del New York Times, i conduttori Kevin Roose e Casey Newton hanno intervistato Sundar Pichai, CEO di Google, per discutere del chatbot AI dell’azienda, Bard, e del suo potenziale impatto sul panorama digitale. L’articolo riassume i punti salienti della loro conversazione.
Lancio di Bard e integrazione in Gmail
Sundar Pichai ha condiviso che Bard, una versione semplificata del modello IA di Google, LaMDA, è stato rilasciato per raccogliere feedback degli utenti e costruire fiducia. Bard è attualmente in fase di test in Gmail con un numero limitato di utenti fidati.
Chatbot AI vs ricerche tradizionali
Pichai ha spiegato che la tecnologia dei chatbot AI amplia le possibilità e gli utenti probabilmente adegueranno il loro comportamento in base alle capacità dei modelli IA. Prevede un processo di interazione con gli utenti per affinare e migliorare i modelli IA.
L’urgenza di innovare con LLM e AI generativa
Il CEO di Google ha confermato che sta incoraggiando i team a muoversi con urgenza e a sfruttare le risorse per innovare con modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) e AI generativa.
Bilanciare innovazione e responsabilità
Pichai ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra innovazione e responsabilità, affrontando le preoccupazioni sui rischi e i potenziali pericoli dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Impatto dell’IA su lavori e editoria
Il CEO di Google ha riconosciuto che le nuove tecnologie come l’IA richiederanno adattamenti e possibili correzioni di rotta nella società, incluso nel mercato del lavoro. Riguardo all’impatto dei chatbot IA sui publisher web, Pichai ha rassicurato gli ascoltatori che Google è impegnata a lavorare con l’ecosistema degli editori e a evolversi in modo ponderato in questo settore.
Futuro della ricerca Google
Nella discussione sul futuro della ricerca Google, è stato suggerito che la barra di ricerca potrebbe evolversi in un’interfaccia simile a una riga di comando per consentire agli utenti di eseguire varie attività. Pichai ha spiegato che l’obiettivo di Google è aiutare gli utenti nel modo che ha più senso per loro.