Il problema dell’iPhone Batterygate, risalente al decennio precedente, continua a creare problemi per Apple. La gigante della tecnologia non è riuscita a fermare una causa da 2 miliardi di dollari nel Regno Unito, che chiede risarcimenti per la controversa questione della limitazione delle prestazioni dell’iPhone.
Dettagli della causa
Secondo quanto riportato da Reuters, il Competition Appeal Tribunal ha respinto la richiesta di Apple di archiviare la causa presentata da Justin Gutmann. Tuttavia, nonostante la causa sembri destinata a procedere, ci sono ancora alcuni dettagli da risolvere. Il tribunale ha evidenziato “una mancanza di chiarezza e specificità” nella causa contro Apple. Inoltre, Gutmann potrebbe dover rivedere i suoi “accordi di finanziamento del contenzioso”, in seguito a una sentenza della Corte Suprema che ha dichiarato molti di questi accordi illeciti.
La risposta di Apple
Apple ha indirizzato Reuters alla sua dichiarazione ufficiale sull’argomento, sottolineando che non avrebbe mai fatto nulla per ridurre intenzionalmente la durata di un prodotto Apple o peggiorare l’esperienza dell’utente. La questione originale riguardava le prestazioni dell’iPhone che diminuivano a causa della limitazione delle prestazioni per i dispositivi con batterie più vecchie, al fine di prevenire spegnimenti inaspettati.
Misure adottate da Apple
Da allora, Apple ha introdotto misure di trasparenza riguardo alla salute della batteria. Queste includono informazioni sulle variazioni delle prestazioni massime e la possibilità per gli utenti di limitare la carica fino all’80% per estendere la durata della batteria. Apple ha anche implementato impostazioni di carica ottimizzate per monitorare il comportamento di carica durante la notte.
Mentre la causa procede, è evidente che Apple ha fatto passi avanti nel fornire maggiore trasparenza e controllo agli utenti riguardo alla salute della batteria dei loro dispositivi.