Editoriali
Flashpoint e la scoperta sugli hacker

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Flashpoint, una società di sicurezza per la ricerca, ha scoperto che gli hacker hanno compromesso oltre 35.000 protocolli desktop remoti (RDP) e li stanno utilizzando come un modo per rendere anonimi gli attacchi informatici, incluso l'accesso diretto alla rete della vittima.
In un'analisi pubblicata il 24 ottobre, Flashpoint ha dichiarato che oltre 35.000 server che ospitano desktop remoti per varie aziende sono stati compromessi da un gruppo dell'Europa orientale e stavano vendendo l'accesso ai computer privati per un minimo di $ 15 ciascuno. Ulteriori rapporti hanno definito il gruppo Ultimate Anonymity Services (UAS), un gruppo russo che ha un mercato nel dark web.
I server RDP (Remote Desktop Protocol) che sono stati compromessi consentono a un gruppo di hacker di offrire servizi anonimi e di accedere a qualsiasi tipo di informazioni sui server. Il protocollo desktop remoto (RDP) è stato sviluppato da Microsoft e aiuta ad accedere al sistema di un altro utente attraverso un sistema di rete. Un client RDP viene utilizzato dalle macchine che effettuano la connessione, con quelle che accedono utilizzando un server RDP.
È anche un modo comune in cui le aziende offrono accesso desktop remoto.
Ma quando gli aggressori compromettono il server e l'autenticazione a 2 fattori non è abilitata, il software RDP diventa fondamentalmente un virus Trojan remoto e ottiene l'accesso alle aree più protette della macchina.
In un post sul blog dell'azienda che dettaglia la ricerca, l'analista di Flashpoint Olivia Rowley e il direttore della ricerca Vitali Kremez hanno spiegato che:
“Ciò potrebbe potenzialmente consentire agli attori di accedere a documenti o risorse interni proprietari, nonché punti di ingresso in cui lasciare cadere vari carichi utili.”
“Tutti i tipi di dati possono essere rubati tramite RDP compromessi. I cyber-estorsori hanno probabilmente utilizzato i PSR al fine di sottrarre informazioni personali identificabili e altri dati sensibili da parte di clienti di una varietà di aziende “, ha aggiunto Olivia Rowley.
Cina, India e Brasile erano i tre paesi che rappresentavano i server più compromessi, con quasi il numero di server compromessi. Gli Stati Uniti avevano anche centinaia di server che erano stati compromessi.
“I server RDP compromessi sono utilizzati sia come strumenti di anonimato che, spesso, come mezzo per fornire accesso diretto alle reti delle vittime”, ha continuato Rowley nel blog online. “Negli ultimi anni, gli analisti di Flashpoint hanno scoperto che vari servizi di ospitalità, vendita al dettaglio e servizi di pagamento online sono stati violati a causa di organizzazioni criminali che utilizzano accessi RDP ottenuti in modo fraudolento.”
Tuttavia, molti di loro avevano gli stessi codici postali, il che faceva nascere il sospetto che gli hacker sfruttassero il protocollo desktop remoto (RDP) di una società specifica all'interno di una determinata area geografica.
Le aziende sanitarie, le istituzioni educative e le agenzie governative avevano i server più infetti.
Inoltre, un ricercatore di IBM ha raccontato come il suo ufficio di casa sia stato quasi violato a causa di questo attacco.
“Se non fossi stato lì per contrastare l'attacco, chissà cosa sarebbe stato realizzato. Invece di discutere di come sono stato quasi hackerato, parlerei delle gravi implicazioni della perdita di dati personali “, ha affermato.
Il post sul blog online ha anche detto che Flashpoint ha scoperto decine di migliaia di server RDP compromessi che stavano vendendo a $ 3- $ 10 ciascuno di UAS con server appena compromessi o con una porta aperta 25 che costava un po ‘di più. Nessuno dei prezzi, tuttavia, ha superato $ 15.
I rapporti hanno anche affermato che UAS era nuovo nel gioco e solo a partire da febbraio hanno iniziato a vendere l'accesso ai server RDP compromessi. Il blog online ha descritto che i prezzi degli UAS sono inferiori a quelli di un altro marketplace russo dark xDedic, che è uno dei principali attori del settore. I loro prezzi variavano da $ 10 a $ 100, un importo significativamente più alto di quello di UAS.
“Complessivamente, Flashpoint valuta con moderata fiducia che i prezzi bassi degli UAS possono contribuire alla crescente popolarità del negozio tra i criminali informatici”, hanno affermato Rowley e Kremez.
“In effetti, la previsione predittiva degli analisti di Flashpoint ha determinato che l'interesse dei cybercriminali negli UAS probabilmente continuerà a crescere”.
Editoriali
Zelensky fa uso di cocaina? I dubbi e le paure su un alleato “tossico”
Tempo di lettura: < 1 minuto. Una diceria argomentata da un video verificato, fa cadere ombre sulla stabilità mentale del leader ucraino.

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Un alleato che chiede soldi in continuazione per comprare armi che servono ad un esericto sempre meno numeroso di un paese sempre più vuoto delle generazioni future. Un video di giugno, verificato da Matrice Digitale, ritrae il leader ucraino in un dialogo bilaterale con il premier inglese Sunak.
La sensazione che hanno avuto in molti è quella di un Zelensky accelerato ed abbastanza frenetico nei movimenti. Questo fa preoccupare il suo stato mentale, non è facile vedere il proprio popolo morire ogni giorno in numeri maggiori, ma apre uno scenario abbastanza rischioso per il futuro dell'Ucraina e della stessa Europa ricattata già più volte sul gas, sul grano e su eventuali attentati terroristici se dovesse venire meno l'aiuto all'Ucraina.
La fonte del video integrale fa intendere che si tratta di un premontato istituzionale.
Inoltre, sei mesi fa circa, un cartone animato vicino la propaganda russa faceva intendere le dipendenze di Zelensky da alcool e droga, cocaina nello specifico. Ecco l'integrale.
Editoriali
Vannacci è diventato ricco grazie alle armi spuntate del Mainstream
Tempo di lettura: 3 minuti. Se gli italiani sono scettici su vaccini e guerra è merito della scarsa credibilità della stampa, stesso motivo per cui Vannacci è ricco

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Il generale Vannacci ha fatto fessi tutti quanti. Così si direbbe a Napoli dopo l'operazione che ha sorpreso il mainstream, che da grande detrattore del generale ne è diventato il maggiore sponsor a costo zero. Perché se l'operazione Vannacci è riuscita, ampliamente affrontata da Matrice Digitale con indiscrezioni esclusive che sono emerse nei giorni successivi, è grazie proprio alla pubblicità negativa a costo zero su cui il pubblico ha deciso di orientarsi nei consigli per gli acquisti. Perché il libro di Roberto Vannacci, scritto male o impaginato peggio, è stata l'occasione persa per tantissimi editori che non riescono a vendere il quantitativo di copie vendute dal generale nemmeno con nomi di grosso calibro come Roberto Saviano e Gianrico Carofiglio. Non è un caso che il Corriere della Sera ha dedicato un approfondimento in cui si evince che il libro di Vannacci, che pare vendere ad un ritmo di 10 000 copie al giorno, è stato un traino per l'intero settore dell'editoria. Peccato che nessun editore ha avuto l'opportunità e nemmeno il coraggio di cavalcare questo testo, salvo Morgante ma a giochi fatti, mentre i librai più perspicaci lo hanno accolto nelle loro librerie vendendo un volume fuori la catena di distribuzione del settore.
L'operazione di marketing dell'anno
Una vera operazione di marketing che ha confermato un tendenza spesso associata a quella dei guru, o fuffa guru, con dei libri orientati a presentare dei metodi per fare soldi o utili a gestire al meglio le proprie attività commerciali – imprenditoriali. C'è solo un dettaglio: Vannacci è riuscito a raggiungere risultati di vendita eccezionali su un testo ideologico e politico che già reclama tanti corteggiatori nella politica che conta.
Lo spettro dell'operazione politica
Non è un caso che il generale in questo mese sia stato contattato dalla Lega di Salvini e non è un caso che sia stato ammaliato da Donzelli di Fratelli d'Italia dopo che Guido Crosetto , Ministro della Difesa italiana abbia preso fermamente le distanze dal contenuto del testo su indicazione dell'ala progressista e di sinistra del paese. Ci ha provato anche il comunista Rizzo e c'è qualcosa che forse in realtà nasconde l'operazione Vannacci ed è emersa nei giorni successivi agli scandali e riguarda una presunta ombra di Gianni Alemanno intenzionato a creare un partito con l'obiettivo di recepire voti dagli scontenti di Fratelli d'Italia che oramai non si riconoscono più in una destra progressista o vicina a posizioni che ricordano la Democrazia Cristiana dei tempi d'oro.
E' possibile a questo punto immaginare una discesa in campo di Vannacci in politica?
Questo non è dato saperlo ed il fatto che il generale abbia smentito non vuol dire che alle prossime Europee del 2024 ci troveremo l'uomo dello Stato in qualche lista.
L'operazione Vannacci è stata di tipo populista?
Se per populismo intendiamo una parte del paese ancorata degli schemi cattolici è conservatori, possiamo ampiamente ragionare sul fatto che per fare i voti è necessario essere populisti da qualche anno a questa parte: vedi le promesse elettorali del Movimento 5 Stelle, vedi quelle della stessa Fratelli d'Italia e della Lega di Matteo Salvini.
Le armi spuntate della stampa
Ancora una volta, dopo la propaganda sanitaria e bellicistica, c'è da evidenziare come la stampa abbia perso ancora più credibilità in virtù del fatto che il parlar mal male di Vannacci abbia in realtà ottenuto l'effetto inverso proprio perché la maggior parte del pubblico non ha una considerazione di una stampa obiettiva e quindi la polemica scaturita è sembrata troppo strumentale a cavalcare un pensiero da molti definito unico e convergente verso la disgregazione dei valori cristiani, italiani e tradizionali. Sono bastati articoli di opinionisti o giornalisti ben identificati in una porzione ideologica, considerata fallace ed allo stesso tempo privilegiata dalla massa incredula, per fornire uno scatto d'orgoglio a quegli italiani che paradossalmente hanno votato Giorgia Meloni per ottenere un cambiamento radicale del paese restando traditi da una destra europeista e filo atlantista.
Una riflessione per il mondo della bistrattata editoria
Intanto si fa la conta dei soldi che Vannacci abbia già racimolato dalla vendita del suo libro e se gli acquisti sono genuini, non si è comprato le copie da solo per intenderci, se il costo di realizzazione è realmente prossimo allo zero per quanto concerne la produzione, l'incasso del generale corrisponde ad almeno 700.000 euro puliti. Altro che Generale di corpo d'armata e incarichi d'oro con rilevanza zero così come gli era stato dato in precedenza all'istituto militare di Firenze. Chi esce sconfitto dall'operazione Vannacci è l'industria dell'editoria ed emerge il ruolo di Amazon che, ricordiamolo per evitare di trovarci tutti scrittori domani, è nullo dinanzi ad attività di marketing e di comunicazione in supporto alla pubblicazione di un libro che ha intenzione di vendere senza la distribuzione ordinaria. Proprio per questo motivo potremmo parlare nel settore dell'editoria di un metodo Vannacci per fare soldi.
C'è una domanda che corre e ricorre: siamo sicuri che in questa operazione non ci sia stato un mediatore influente che abbia saputo unire il mondo della stampa mainstream ed il suo lato al contrario rappresentato dalle teorie “omofobe”, “populiste” e “anticostituzionali” del generale Vannacci?
Editoriali
Sull’Intelligenza Artificiale la scienza ha dimostrato di essere corrotta
Tempo di lettura: < 1 minuto. Dopo le ricerche farlocche nel periodo pandemico, con l’Intelligenza Artificiale sì è provato a fermare un competitor attraverso un “senato accademico” composto da menti con grandi conflitti d’interesse, dove la politica Italiana ha fatto la sua parte.

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Elon Musk lancia la sua Intelligenza Artificiale dopo pochi mesi che ha proposto insieme ad una pletora di scienziati e top manager il blocco dell'apprendimento di modelli superiori a ChatGPT 4
Non solo l' Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha bloccato l'unica azienda da abbattere presente nel manifesto sottoscritto dai suoi competitor, ma ha favorito l'esplosione delle tecnologie di #Microsoft e #Google nel silenzio istruttorio.
Un suo componente ha firmato la lettera di Musk e company credendo si trattasse di un manifesto scientifico.
Visto come stanno le cose, però, non ha fatto altro che dare al buon Elon il tempo di accelerare con la sua #intelligenzaartificiale.
In #xAI c'è un po' di miopia della Pubblica Amministrazione italiana che involontariamente ha colpito un concorrente e non un intero mercato …
C'è anche un sistema accademico che ha dimostrato di essere collegato a interessi particolari e non a quelli strettamente scientifici.
Ed oggi è stato tradito, siamo buonisti, dalla presentazione di un modello di #AI sviluppato da chi ha illuso che questa tecnologia doveva essere fermata.
Il tempo è galantuomo, sempre, e vale anche per le nostre analisi spesso fastidiose perchè in controtendenza.
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